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In wiaggio by wizz 2013: Nordkapp, solo io e la mia moto!
Ultimamente mi sono perso un pò di bei thread sul forum e questo report infatti l'ho scoperto solo ora.
Davvero bello raccontato in questo modo e pieno di particolari.
Un sentito grazie e un invito ad andare avanti a raccontare, che è davvero piacevole.
Domenica 21 Luglio
Day 09
Drin. Driin. Driiiin!
Sono le 9. Il cellulare cerca di svegliarmi, ma stamattina non se ne parla dopo le ore piccole di questa notte. Lo spengo, tanto il check-out è alle 12.
Mi alzo dure ore più tardi, e con calma faccio colazione e sistemo le mie borse per ricaricare tutto sulla moto.
Fuori continua a piovere senza sosta: peccato, avrei voluto fare un'altra passeggiata in città e visitare alcuni musei, tra cui quello dell'Università e quello sulla II° Guerra Mondiale, oltre a fare un salto sul Monte Storsteinen (421m), l'altura con veduta sulla città e i suoi dintorni.
Pazienza: sono le 12 e mi metto in strada, sotto l'acqua.
Non ho voglia di prendere traghetti, e decido quindi di riprendere strada principale per la E6, una sorta di statale che però rimane sempre a due sole corsie, scorrendo in mezzo a continue curve e bei panorami.
Le cuffie nelle orecchie allietano il mio viaggio e accompagnano i continui pensieri che non mi mollano mai. Scene positive la maggior parte delle volte, ma interrotte spesso dagli aspetti negativi che la vita di tutti i giorni ci propina continuamente, e che spesso ci andiamo proprio a cercare.
Dopo 80 chilometri raggiungo l'incrocio sulla E6, e mi fermo a far benzina. La pioggia non accenna a smettere, e ho pure dimenticato a casa lo spray per far scivolare l'acqua dalla visiera, così che devo continuamente pulirla con il guanto. Per fortuna i miei nuovi Dainese con membrana in Goretex stanno svolgendo alla perfezione il loro lavoro. E vorrei anche vedere, con quello che sono costati!
Faccio benzina, bevo l'ultimo goccio di succo d'arancia e butto via il cartone. Ma riapro il bidone per pescare qualcosa di interessante che ho visto tra la spazzatura! È incredibile come ci stessi pensando proprio negli ultimi chilometri!
Tiro fuori il coltellino, ne taglio un pezzo, e faccio due fessure, prendo due fascette dalla sacca degli attrezzi et...
Voilà!
Tergidito da wiaggio!
Mentre finisco di pastrocchiare, mi parcheggia davanti un signore di una settantina d'anni in sella alla sua elegantissima BMW R65GS verde chiaro. Attacca bottone chiedendomi da dove vengo, dove sono diretto, dicendomi che lui sta andando a trovare il padre ad Hammerfest, poco più lontano.
Mentre gli rispondo, ad ogni mia frase risponde con un respiro veloce, come se fosse stupito da ciò che sto dicendo. Non capisco se sia stupito veramente o abbia qualche problema di respirazione.
Mi chiede se voglio fare un po' di strada con lui, che tra un centinaio di chilometri si fermerà per preparare il caffè.
Mi piacerebbe, ma sinceramente è tardi e sono già stato fermo troppo tempo.
Lo saluto, ringraziandolo, e riparto.
Ho letto che, nei paesi nordici, è bene rispettare con precisione i limiti di velocità, dato che i controlli delle forze dell'ordine sono presenti ovunque, e le eventuali multe pare siano salatissime.
Sulle strade extraurbane riesco sempre a tenere velocità da codice, vista anche la paura che mi sono preso con tutti gli attraversamenti di renne non regolamentati. Ma non gliel'ha detto mamma renna che si guarda a destra e a sinistra prima di attraversare?
Il problema si presenta quando arrivi nei paesini. SBAM! Limite netto di 50 km/h dopo aver corso ai 90. Ok, inizio a rallentare, intimorito da un velox fisso posto poco dopo l'inizio del paese. Mantengo poi circa i 60 km/h di tachimetro, certo della tolleranza dello strumento. E proseguo così, ti paese in paese, confortato dal fatto che anche gli altri utenti della strada si comportano nello stesso modo, non vengo superato da nessuno. "Bene", penso, "la civiltà qui è di casa!"
Fino a quando non mi trovo su una strada dove non capisco bene quale sia il limite. La carreggiata è piuttosto ampia, le case sono distanti, non vedo cartelli. Procedo a 70 km/h.
Poi, il panico!
Intravedo dallo specchietto dei lampeggianti blu (la storia si ripete... Vedi San Pietroburgo 2012...), rallento e mi sposto a destra pronto al peggio...
L'automobile della polizia corre all'impazzata, mi supera a sinistra, ma continua la sua corsa... Più avanti vedo che supera altre auto...
Bene, mi sono solo preso un colpo!
La strada si apre finalmente a qualche scorcio interessante. Le cime continuano ad essere coperte dalle dense nubi, ma si intravede comunque qualche basso ghiacchiaio.
I fiordi sono davvero fantastici: viaggiare in mezzo alle montagne con il mare al proprio fianco. Impagabile!
E riprende a piovere, ma io ho fame e mi fermo a dare qualche morso ad un panino, sfruttando una comodissima fermata dell'autobus.
Il percorso continua a farsi interessante, con la strada che inizia a salire mezzo a tanto bel verde.
La temperatura scende ancora ma senza mettermi in crisi, in fondo siamo appena sotto i 10°.
(trova l'intruso :P )
La strada sale ancora, facendosi ripida e lasciando spazio a qualche largo curvone.
Negli sperduti prati ai lati della strada compare qualche ammasso di neve e molte renne, alcune con dei cuccioli.
Fino allo svalico, che rivela uno spettacolo quasi indescrivibile: il mare a ridosso del fiordo è pieno di isolotti, di cui alcuni con la vetta innevata!
La strada prosegue tra le montagne, il verde e gli incontri ravvicinati con il mondo animale.
Incontro di nuovo qualche paesino, che riempie il paesaggio di un forte contrasto di colori: il rosso delle case di legno, il bianco delle chiese, il verde dell'erba e il blu delle montagne lontane.
Scusate, oggi pomeriggio non sono riuscito a finire la "puntata"...
Vediamo se riesco a non fare le ore piccole alla clubhouse per cercare di finire stasera!
La strada continua, seguendo l'andatura della costa che affianca i magnifici fiordi.
La distanza percorsa in linea d'aria non è molta, ma la strada segue l'andatura della costa affiancando i magnifici fiordi. Ogni tanto qualche ponte o tunnel accorcia il tragitto di qualche chilometro, per accorciare così il percorso di chi su queste strage guida ogni giorno.
Se ne vedono spesso di nuovi in costruzione.
Ha finalmente smesso di piovere. Per oggi prevedo di fermarmi ad Alta, in modo da poter visitare il famoso museo delle iscrizioni rupestri.
Purtroppo, tra una foto e l'altra, arrivo in città quando il museo è già chiuso, decido quindi che lo visiterò domattina.
Mi fermo per cercare qualche offerta su internet per il pernottamento, ma non trovo nulla a meno di 70-80€. La guida mi segnala un buon campeggio lì vicino, e decido che è la volta buona per provare le famosse hytte, i bungalow tipici di questa zona.
Raggiungo Ovre Alta, dove ci sono ben tre struttute di campeggio differenti, ma i prezzi delle abitazioni in legno mi fanno cambiare idea: 50€ per un'abitazione da due, contro i 20€ della piazzola per la tenda. Guardo il cielo e non minaccia di piovere, e visto che sembra fare meno freddo dei giorni scorsi decido di tornare a dormire in tenda.
Et-voilà, in meno di 15 minuti il mio giaciglio è già pronto per la notte.
Sfrutto la solita cucina del campeggio per cucinarmi un piatto di pasta e bollire un po' di te; chiamo un amico, sistemo un po' gli appunti di wiaggio e passo così un'altra serata tranquilla, mentre mi rendo conto che ormai manca poco: sono a meno di 500 chilometri da Capo Nord!
Lungo la strada del campeggio ho notato un centro di cultura Sami, con un bel tendone e qualche recinto. Decido quindi di fare una passeggiata dopo cena. Il centro è chiuso, ma dentro al recinto sono presenti alcune renne che posso fotografare in tutta la loro tranquilla maestosità!
Si è fatta ora di andare a letto, domani voglio svegliarmi presto per visitare il museo con calma per poi mettermi in strada subito dopo pranzo!
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Riepilogo - Day 09 - Domenica 21 Luglio 2013
Distanza percorsa: 421 km
Spese
Rifornimenti: 51.00€ (1.99 €/lt - NORVEGIA)
Pasti: 10.90€
Pernotto: 20.30 €
Meteo: 9-12°C, Nuvoloso, Pioggia a tratti
Mi è capitato raramente di leggere report scritti in modo così coinvolgente e dinamico. Ti rinnovo i complimenti e resto in attesa del seguito.
Grazie Blues, davvero grazie!
Beh, dinamico, ci credo: con tutte le sfighe che mi capitano!
PS: ho trovato il modo di mandare ogni immagine direttamente alla corrispondente ad alta risoluzione. Ora basta cliccarci sopra! Cercherò di modifare i post indietro in modo che facciano la stessa cosa!
Lunedì 22 Luglio
Day 10
Questa notte ho dormito davvero bene! Tutto merito di una stratagemma venutomi in mente grazie al bollitore per il tè e a una bottiglia da mezzo litro, che riempita d'acqua calda mi ha fatto ottima compagnia dentro al sacco a pelo, avvolta dentro un'asciugamano.
Ma poche ciance, oggi è un giorno importante: ho in programma di visitare finalmente il museo di Alta, una delle tappe fondamentali del wiaggio, dopodichè mi rimetterà in marcia per quella che potrebbe essere l'ultima tappa verso Nord, perchè più a Nord di così non troverò nulla sulla terraferma o collegato agilmente da ponti e gallerie subacquee.
Carico la moto in un battibaleno, e dopo una veloce colazione in un supermercato sono pronto a raggiungere il museo, alle porte del paese.
Nel parcheggio sono presenti diverse moto, alcune con targa italiana.
C'è un monumento, qualche panchina. Tutto è ricoperto con dei bollini colorati con disegnata una delle incisioni rupestri, la scritta "Alta Museum" e un numero progressivo. Penso si tratti del bollino di identificazione per entrare nelle aree del museo dopo aver pagato il biglietto, con i turisti che si divertono ad attaccarlo in giro una volta usciti (per la gioia di Trottalemme )
Il mio ho preferito appiccicarlo sulla guida come ricordo
Arrivo alla cassa, e un giovane ragazzo con la barba foltissima mi spiega, in un inglese perfetto come si compone il complesso. Pago il biglietto, piuttosto salato (11.40 €) e mi consegna anche una miniguida in italiano, con spiegata la storia dei ritrovamenti e le teorie sulle iscrizioni rupestri trovate in tutta la Norvegia, con particolare riferimento ad ogni "tavola" presente in questo museo.
Faccio un giro veloce delle sale presenti all'interno, per poi spostarmi nell'area esterna dove è possibile prendere parte a due percorsi: uno corto, di circa 800 metri, percorribile in 45 minuti, che si collega poi a uno più lungo per un totale di circa 2 chilometri da percorrere in due ore, considerando anche il tempo necessario a visionare le iscrizioni.
Appena usciti dal retro del museo, l'area esterna si presenta con una vista magnifica.
Buonasera a tutti!
Non mi sono dimenticato di voi, e nemmeno del report! Ma due settimane di lavoro, sperduto tra Messico e Perù sono state lunghe... Sono tornato e recupererò presto, anche perchè questo report devo finirlo... Sto già programmando il prossimo wiaggio!
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