Dopo un'ora e mezza ho percorso 94 chilometri, tra foto e avvistamenti di renne.
Vedo delle nubi dense in lontananza, diventano sempre più nere, fino a quando non inizia a piovigginare: mi fermo quindi giusto per mettere la copertura impermeabile sulla borsa da serbatoio.
Apro la borsa ma... "CAZZiO!" - La copertura non c'è!
Riavvolgo il nastro dei pensieri e, sì, l'avevo appoggiata sulla sella passeggero! Appena uscito dal campeggio pensavo di montarla sulla borsa visto che sembrava andasse a piovere, invece deve essere volata via col vento senza che me ne sia accorto!
Via, giro la moto e riparto verso il campeggio a tutto gas: a costo di perdere due ore e fare 200 chilometri per nulla, quella copertura mi serve!
Percorro i primi 50 chilometri a circa 120 km/h, quando mi accorgo che il livello della benzina si sta abbassando di molto e sono vicino alla riserva. Avrei dovuto fare benzina a Jokkmokk, appena 60 chilometri più avanti di dove mi ero fermato, ma ormai ne ho già fatti 50 a tornare indietro e l'unica cosa che mi conviene fare è rallentare e sperare di non finire la benzina.
90... 80... 70 chilometri orari. La rabbia per questa disattenzione sale ancora di più, sto rischiando di buttare un'intera giornata di viaggio, se rimango senza benzina è la fine.
I chilometri sembrano scorrere lentissimi, senza fine, in mezzo alla solita foresta... Quando ecco che all'improvviso, a 30 chilometri da Arvidsjaur, appare l'indicazione per un distributore! A pochi chilometri, in un paesino che raggiungo in pochi chilometri.
Finalmente indicata la svolta, sulla destra, davanti ad una specie di supermercato chiuso.
Una pompa piccolissima, con benzina e diesel. Un po' cara rispetto a tutte le altre pompe (1.82 €/litro invece di 1.70), ma al momento non mi interessa!
Non c'è anima viva, però c'è la macchinetta automatica.
Inserisco la carta di credito. Codice PIN. Transizione accettata. Selezionare la pompa. Selezionare la pompa. Selezionare la pompa.
"L'ho selezionata la pompa del cazzio, me la dai sta benzina o no?!"
Selezionare la pompa.
Ok, provo di nuovo. Stesso problema. Cambio carta di credito. Idem.
Vaffanchiulo te, la tua benzina, il tuo diesel e l'ingannevole sensazione di sollievo che mi hai regalato per nemmeno un minuto!
Riparto, sentendomi ancora più spacciato, e approfittando delle forti discese di questo tratto per farle a moto spenta.
Raggiungo finalmente la rotonda che porta all'ingresso della città.
"Grande, se rimanessi a piedi adesso, dovrei spingere la moto per soli 2-3 chilometri!"
La lancetta della riserva ormai picchia pesantemente contro il fermo di minimo, ma riesco a fare rifornimento senza dover spingere nemmeno per un metro!
Ma ora torniamo al problema che ha scaturito questa sfrenata corsa all'indietro: la copertura della borsa da serbatoio.
Arrivo al campeggio, per fortuna il codice di ingresso al cancello è lo stesso di ieri, così posso andare a controllare nella zona della tenda. Niente.
Torno davanti alla reception.
Niente.
Poi mi volto verso i tappeti elastici, dove c'è la costruzione in ferro (che somiglia lontanamente a quella di Capo Nord), noto una palizzata di legno: il vento ha spazzato via la copertura, ma è lì che mi aspetta incastrata sotto la palizzata.
Due sfighe, due grandi fortune: spero di essere a posto con le cazzate almeno fino a domenica!!!
Torno a ripercorrere la mia strada verso Nord...
Vedo delle nubi dense in lontananza, diventano sempre più nere, fino a quando non inizia a piovigginare: mi fermo quindi giusto per mettere la copertura impermeabile sulla borsa da serbatoio.
Apro la borsa ma... "CAZZiO!" - La copertura non c'è!
Riavvolgo il nastro dei pensieri e, sì, l'avevo appoggiata sulla sella passeggero! Appena uscito dal campeggio pensavo di montarla sulla borsa visto che sembrava andasse a piovere, invece deve essere volata via col vento senza che me ne sia accorto!
Via, giro la moto e riparto verso il campeggio a tutto gas: a costo di perdere due ore e fare 200 chilometri per nulla, quella copertura mi serve!
Percorro i primi 50 chilometri a circa 120 km/h, quando mi accorgo che il livello della benzina si sta abbassando di molto e sono vicino alla riserva. Avrei dovuto fare benzina a Jokkmokk, appena 60 chilometri più avanti di dove mi ero fermato, ma ormai ne ho già fatti 50 a tornare indietro e l'unica cosa che mi conviene fare è rallentare e sperare di non finire la benzina.
90... 80... 70 chilometri orari. La rabbia per questa disattenzione sale ancora di più, sto rischiando di buttare un'intera giornata di viaggio, se rimango senza benzina è la fine.
I chilometri sembrano scorrere lentissimi, senza fine, in mezzo alla solita foresta... Quando ecco che all'improvviso, a 30 chilometri da Arvidsjaur, appare l'indicazione per un distributore! A pochi chilometri, in un paesino che raggiungo in pochi chilometri.
Finalmente indicata la svolta, sulla destra, davanti ad una specie di supermercato chiuso.
Una pompa piccolissima, con benzina e diesel. Un po' cara rispetto a tutte le altre pompe (1.82 €/litro invece di 1.70), ma al momento non mi interessa!
Non c'è anima viva, però c'è la macchinetta automatica.
Inserisco la carta di credito. Codice PIN. Transizione accettata. Selezionare la pompa. Selezionare la pompa. Selezionare la pompa.
"L'ho selezionata la pompa del cazzio, me la dai sta benzina o no?!"
Selezionare la pompa.
Ok, provo di nuovo. Stesso problema. Cambio carta di credito. Idem.
Vaffanchiulo te, la tua benzina, il tuo diesel e l'ingannevole sensazione di sollievo che mi hai regalato per nemmeno un minuto!
Riparto, sentendomi ancora più spacciato, e approfittando delle forti discese di questo tratto per farle a moto spenta.
Raggiungo finalmente la rotonda che porta all'ingresso della città.
"Grande, se rimanessi a piedi adesso, dovrei spingere la moto per soli 2-3 chilometri!"
La lancetta della riserva ormai picchia pesantemente contro il fermo di minimo, ma riesco a fare rifornimento senza dover spingere nemmeno per un metro!
Ma ora torniamo al problema che ha scaturito questa sfrenata corsa all'indietro: la copertura della borsa da serbatoio.
Arrivo al campeggio, per fortuna il codice di ingresso al cancello è lo stesso di ieri, così posso andare a controllare nella zona della tenda. Niente.
Torno davanti alla reception.
Niente.
Poi mi volto verso i tappeti elastici, dove c'è la costruzione in ferro (che somiglia lontanamente a quella di Capo Nord), noto una palizzata di legno: il vento ha spazzato via la copertura, ma è lì che mi aspetta incastrata sotto la palizzata.
Due sfighe, due grandi fortune: spero di essere a posto con le cazzate almeno fino a domenica!!!
Torno a ripercorrere la mia strada verso Nord...
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