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In wiaggio by wizz 2013: Nordkapp, solo io e la mia moto!

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  • #91
    Dopo un'ora e mezza ho percorso 94 chilometri, tra foto e avvistamenti di renne.
    Vedo delle nubi dense in lontananza, diventano sempre più nere, fino a quando non inizia a piovigginare: mi fermo quindi giusto per mettere la copertura impermeabile sulla borsa da serbatoio.

    Apro la borsa ma... "CAZZiO!" - La copertura non c'è!
    Riavvolgo il nastro dei pensieri e, sì, l'avevo appoggiata sulla sella passeggero! Appena uscito dal campeggio pensavo di montarla sulla borsa visto che sembrava andasse a piovere, invece deve essere volata via col vento senza che me ne sia accorto!

    Via, giro la moto e riparto verso il campeggio a tutto gas: a costo di perdere due ore e fare 200 chilometri per nulla, quella copertura mi serve!

    Percorro i primi 50 chilometri a circa 120 km/h, quando mi accorgo che il livello della benzina si sta abbassando di molto e sono vicino alla riserva. Avrei dovuto fare benzina a Jokkmokk, appena 60 chilometri più avanti di dove mi ero fermato, ma ormai ne ho già fatti 50 a tornare indietro e l'unica cosa che mi conviene fare è rallentare e sperare di non finire la benzina.
    90... 80... 70 chilometri orari. La rabbia per questa disattenzione sale ancora di più, sto rischiando di buttare un'intera giornata di viaggio, se rimango senza benzina è la fine.
    I chilometri sembrano scorrere lentissimi, senza fine, in mezzo alla solita foresta... Quando ecco che all'improvviso, a 30 chilometri da Arvidsjaur, appare l'indicazione per un distributore! A pochi chilometri, in un paesino che raggiungo in pochi chilometri.
    Finalmente indicata la svolta, sulla destra, davanti ad una specie di supermercato chiuso.
    Una pompa piccolissima, con benzina e diesel. Un po' cara rispetto a tutte le altre pompe (1.82 €/litro invece di 1.70), ma al momento non mi interessa!
    Non c'è anima viva, però c'è la macchinetta automatica.
    Inserisco la carta di credito. Codice PIN. Transizione accettata. Selezionare la pompa. Selezionare la pompa. Selezionare la pompa.
    "L'ho selezionata la pompa del cazzio, me la dai sta benzina o no?!"
    Selezionare la pompa.
    Ok, provo di nuovo. Stesso problema. Cambio carta di credito. Idem.

    Vaffanchiulo te, la tua benzina, il tuo diesel e l'ingannevole sensazione di sollievo che mi hai regalato per nemmeno un minuto!

    Riparto, sentendomi ancora più spacciato, e approfittando delle forti discese di questo tratto per farle a moto spenta.

    Raggiungo finalmente la rotonda che porta all'ingresso della città.
    "Grande, se rimanessi a piedi adesso, dovrei spingere la moto per soli 2-3 chilometri!"
    La lancetta della riserva ormai picchia pesantemente contro il fermo di minimo, ma riesco a fare rifornimento senza dover spingere nemmeno per un metro!

    Ma ora torniamo al problema che ha scaturito questa sfrenata corsa all'indietro: la copertura della borsa da serbatoio.
    Arrivo al campeggio, per fortuna il codice di ingresso al cancello è lo stesso di ieri, così posso andare a controllare nella zona della tenda. Niente.
    Torno davanti alla reception.
    Niente.
    Poi mi volto verso i tappeti elastici, dove c'è la costruzione in ferro (che somiglia lontanamente a quella di Capo Nord), noto una palizzata di legno: il vento ha spazzato via la copertura, ma è lì che mi aspetta incastrata sotto la palizzata.

    Due sfighe, due grandi fortune: spero di essere a posto con le cazzate almeno fino a domenica!!!

    Torno a ripercorrere la mia strada verso Nord...
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    • #92
      Il numero di renne suicide cala sensibilmente, così posso godermi a pieno i bei paessaggi che offre la strada; come questa diga, appena fuori da una delle tantissime centrali idroelettriche:



      O questo laghetto dai colori bellissimi...


      Fatto sta che tra una cazzata e l'altra sono quasi le 15 e non ho ancora messo niente sotto i denti, così approfitto di una sosta rifornimento per mangiare qualcosa: le solite gallette svedesi con affettati e gli ultimi chicchi d'uva rimasti dall'altra sera.


      Inizia un po' di sali scendi, e la temperatura si fa ancora più fresca dei 14°C di stamattina, fino a 10°C.
      In cima ad una collina vedo che il cielo diventa nero o aperto a tratti, e più avanti sta scaricando un po' d'acqua.


      Per fortuna è solo pioggerella e non devo nemmeno mettere la tuta impermeabile.

      La Lonely Planet consiglia una breve sosta nelle due cittadine di Gallivare e Malmberget; circodate dalla foresta, all'ombra della collina di Dundret, sono sede del secondo principale sito minerario di ferro, dopo Kiruna; tutti questi scavi a destra e a manca hanno fatto sì che le fondamenta delle due città siano state irreparabilmente danneggiate, facendo sì che gli edifici stiano venendo spostati di volta in volta lontano dai luoghi di scavo.

      In realtà la città non ha molto da offrire, a parte una visita al vecchio sito minerario, e alla cittadella di Kakstan, una sorta di baraccopoli che funge da città-museo, che riporta alla memoria i tempi della corsa all'oro.
      Peccato che qui chiuda tutto molto presto nel pomeriggio e che quindi sia tardi per una visita.

      Kakstan, Museo a Gallivare, Svezia


      Forse per stanotte potrei cercare alloggio in questa vecchia casa disabitata. O forse è meglio di no...


      Faccio un giretto in moto fino a Malmberget, ma la desolazione è così straziante che non scendo nemmeno dalla moto, salvo riuscire a beccare una chiesa con un bel campanile in legno.

      Malmberget, Svezia
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      • #93
        Rimangono gli ultimi 120 chilometri da percorrere per arrivare a Kiruna, l'unica cittadina un po' grande presente in zona, ma sono piuttosto stanco avendone percorsi già 500.
        A una trentina di chilometri dalla città il mio fisico sta per arrendersi, la mia testa non riesce a concentrarsi e si fa distrarre dalle visioni di ciò che sto maggiormente desiderando: un posto dove dormire, un pasto caldo, qualcosa di buono da bere...

        Mi fermo in quel che sembra un campeggio ma è abbandonato; proseguo, ne trovo un altro, ma versa in codizioni pietose: erba alta, sporcizia, un paio d'auto abbandonate.
        Scendo comunque dalla moto per andare sentire prezzi e disponibilità, ma per fortuna la porta è chiusa e non mi caga nessuno.

        Forza, rimangono solo 30 chilometri, che saranno mai?

        Lungo la strada, a 18 chilometri da Kiruna, scorgo l'indicazione per Jukkasjarvi: qui è dove ogni inverno viene costruito l'Ice Hotel, completamente di ghiaccio, con le camere ad una confortevole temperatura di -5°C! Decisamente calda rispetto ai 30 gradi sotto zero che si troverebbero fuori dalla struttara.
        La guida segnala un campo di renne, dove una guida Sami può insegnare qualcosa riguardo l'allevamentto delle renne e la cultura Sami. Potrei andarci domani mattina, ma purtroppo non trovo nessun posto dove dormire (a parte la costosissima struttura estiva dell'Ice Hotel), è quindi la volta definitiva in cui mi arrendo per dirigermi verso Kiruna.

        La foresta inizia ad aprirsi sempre di più, fino a quando raggiungo le porte di Kiruna: non capisco se abbia sbagliato direzione o mi sia infilato in un portale di trasporto, fatto sta che sembra di essere in Russia! Trattandosi di una regione mineraria, il profilo del paesaggio è lo stesso che si vede nel Nord-Ovest Russo o anche in Siberia, oppure sugli Urali.
        Attraversando la periferia noto diversi extracomunitari, mai visti fin'ora in questo paese, e un po' di degrado. Anche questa città ha rischiato di essere inghiottita dalle cavità di anni e anni di scavi minerari, al punto che è in programma lo spostamento della ferrovia, la chiesa e circa 450 case!

        Trovo il campeggio della città, ma questa notte non ho alcuna intenzione di dormire in tenda: penso di essermi agghiacciato e poi fa freddo, oltre al fatto che ho ancora la tenda fradicia! Mi dirigo quindi verso il Yellow House Hostel, ottimamente recensito sulla guida e non molto lontano dal centro.
        Purtroppo ha solo una doppia disponibile, ma che gli è stata prenotata da una coppia di amici che è andata a fare hiking: provo ad insistere, visto che sono le 20, e mi promette che se non arrivano entro le 21 la darà a me.

        Nel frattempo provo a dirigermi nel campeggio poco distante, ma purtroppo non hanno hytte disponibili. Diamine, ma sono tutti a Kiruna stanotte? Se non si libera la singola, sono di nuovo nella mierda, non posso proprio dormirci in tenda stanotte.
        Provo in un altro albergo, ma il cartello posto fuori è un po' truffaldino, niente da fare.
        Via, tanto manca una mezz'oretta e ne approfitto almeno per fare la apsesa.

        Torno al Yellow House Hostel. Alle 20:55 il proprietario ha pena di me e mi da la camera; è una doppia quindi starò bello largo, me la riserva comunque al prezzo della singola (40€).

        Scarico subito tutti i bagagli per fare le scale una volta sola, ma una volta in camera mi accorgo di aver lasciato giù la busta con la spesa. Mentre varco l'uscita incrocio una coppia che sta entrando nella reception abbastanza sicura di se; sono le 21:02, il proprietario se l'è già filata e io vedo bene di scappare in camera senza profilare parola con i due sconosciuti...

        Yellow House Hostel, Kiruna, Svezia
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        • #94
          In camera c'è un armadio altissimo, così ne approfitto per appendere la tenda a scolare; metto il riscaldamento al massimo così da farla asciugare insieme a qualche calzino e mutanda, approfittando del bel lavandino pulito per lavarle.

          La cucina è bella grande e visto l'orario sono già tutti in camera, così posso cucinarmi la mia pasta senza nessuno tra le balle e cenare in tutta tranquillità.


          Sveliamo qualche trucco del wiaggio in solitaria: che grande invenzione il gorillapod!
          E grazie a KIWI99 che me ne ha suggerito l'acquisto! Ora è sempre con me!


          Mi preparo un bel piattone di pasta, seguito da qualche affettato e un po' di formaggio.
          Prendo anche una pillolina per il mal di testa e prevenire il raffreddore, sperando domani di stare meglio. Al supermercato ho preso anche qualche vustina di te in modo da prepararmi una bella bevanda calda da tenere nel bauletto grazie alla sacca termica.

          Approfitto ancora del bel tavolo per sistemare gli appunti e rileggere un po' la guida. Mi accorgo che sono le 23:45 e il sole non accenna a calare. Salgo quindi all'ultimo piano dell'ostello, dove c'è una lobby in ristrutturazione con un balcone.
          Oltre i tetti delle case mi si presenta uno spettacolo imperdibile: il cielo è coperto da nuvoloni scuri, ma in lontananza si vedono spiragli di luce arancione che illuminano le cime innevate della Norvegia.

          Kiruna è un paese industriale, piccolo e piuttosto maltenuto, che non ha granchè da offrire se non un paesaggio fatto di miniere e grandi antenne (un amico mi ha scritto che è sede di un centro di studio spaziale Svedese). Ma domattina mi metterò in direzione di quelle montagne, con l'obiettivo di raggiungere la Norvegia!

          Sole di mezzanote a Kiruna, Svezia


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          Riepilogo - Day 07 - 19 Luglio 2013
          Distanza percorsa: 619 km
          Spese
          Rifornimenti: 48.80€ (1.72 €/lt)
          Pasti: 7.40€
          Pernotto: 40.30 €
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          • #95
            Sabato 20 Luglio
            Day 08

            Tra un chilometro e l'altro è già passata una settimana!
            Mi alzo con calma nel tepore della camera, una notte al caldo mi ha fatto proprio bene. Mannaggia a me e l'aver portato il sacco a pelo leggero.

            La tenda si è asciugata alla perfezione, così come mutande e calzini.
            Carico la moto in un battibaleno, e dopo una veloce colazione sono pronto a ripartire.

            La temperatura è già fresca (12°C), ma le imbottiture di giubbotto e pantaloni mi fanno da scudo.
            La strada si fa interessante appena uscito dalla città, portandomi verso le alture del confine con la Norvegia: finalmente!



            Inizia qualche curva ad ampio raggio, la strada inzia a salire con una pendenza quasi impercettibile. Sulla destra scorgo un bel gruppo di rocce da cui scattare qualche bella foto, mi fermo nella prima piazzola libera e faccio una breve camminata a piedi.


            Quando torno alla moto inizia a piovigginare, ma posso ancora proseguire senza indossare la tuta antiacqua. Costeggio il lunghissimo lago fino ad Abisko, località sciistica con diversi impianti sportivi, ovviamente chiusi al momento.

            Abisko, Svezia


            Le curve iniziano a farsi più strette, mentre le larghe vedute sulla pianura lasciano spazio ad una strada che fiancheggia le rocce muschiose, con l'acqua piovana che scorre in mezzo creando tante piccole cascate.
            Pochi chilometri e... Raggiungo il confince con la Norvegia!

            Foto di rito con il cartello Svedese, che non ho potuto immortalare all'andata

            Confine Svezia-Norvegia tra Abisko e Narvik


            Questi cartelli sono veramente altissimi, non c'è alcun modo di attaccarci uno dei miei adesivi, mi accontento quindi di attaccarlo sul forzuto palo di sostegno.
            Risalgo in sella per superare il confine e la pioggia inizia a farsi battente.

            Prima però devo immortalarmi con il cartello Norvegese!

            Confine Svezia-Norvegia tra Abisko e Narvik
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            • #96
              La pioggia inizia a scendere senza sosta, così indosso la tuta antiacqua prima di ripartire.
              Appena passato il confine mi ritrovo in un paesino con le tipiche case norvegesi di legno verniciate di rosso porpora. Un segnale turistico mi indica una deviazione verso un sito riguardante la battaglia di Narvik. Mi infilo per questa stradina fangosa che dopo pochi metri diventa piena di buche colme d'acqua, che continua a scendere senza sosta.

              Tornato sulla strada principale, mi fermo in una piazzola per fare uno spuntino, approfittando anche di una bella vista su un ponte molto scenografico.



              Insieme a me si ferma anche un furgoncino targato Russia, scendono un uomo e due donne. Mi salutano in inglese e rispondo in russo, generando così la loro curiosità e attacchiamo bottone. Sono geologi di San Pietroburgo in vacanza, parliamo un po' dei viaggi che ho fatto in Russia, sia in moto che per lavoro, e rimangono affascinati dal mio gilet pieno di patch: l'uomo mi scatta pure una foto di nascosto! Gli ho chiesto se poteva inviarmela via mail, visto che era venuta molto bene, ma chissà se la vedrò mai...
              Rimagono affascinati quando gli parlo del mio wiaggio a Kaliningrad in moto, in quanto anche loro la ritenevano una località sconosciuta alla maggior parte degli europei.

              Ci salutiamo e continuo la mia discesa verso Narvik, per poi deviare verso Tromso, la città universitaria più a Nord d'Europa!
              Visto che è sabato decido di passare lì la notte, in modo che potrò avere una buona scelta per passare la serata.

              Continua a piovere in maniera davvero snervante. I limiti di velocità norvegese non permetterebbero comunque un passo veloce, e quindi cerco di guidare con tranquillità.
              Manca un'oretta di strada per arrivare in città, così mi riposo un attimo sotto una fermata dell'autobus, dando un'occhiata alla guida per vedere cosa trovo come alberghi.
              Quelli indicati sono tutti molto cari, così mi collego con il cellulare al sito di booking.com per trovare qualche camera scontata.
              Il centro città è molto piccolo, così scelgo la più economica camera d'ostello a 5 minuti a piedi sopra una collinetta, per la sconvolgente cifra di 58€ per una sola notte!

              La pioggia smette di attanagliarmi proprio quando sto per entrare in città, così posso fotografarmi davanti al cartello di benvenuto.

              Tromso, Norvegia
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              • #97
                Per trovare l'ostello mi affido al GPS del cellulare; la città non è molto grande, ma trovare la via giusta sarebbe comunque un'impresa.
                Alla reception mi aspetta una biondissima ragazza cortese e molto bella, che mi assegna una camera singola al secondo piano. Ne approfitto per chiedergli se ci sia qualcosa di interessante in città questa sera, e mi parla di un interessante festival rock giù al porto dopo la mezzanotte, secondo lei un evento da non perdere: perfetto!

                Mi fiondo in camera per una meritata doccia bollente, per poi fare un po' di spesa e prepararmi la cena: sono già le 22. Fuori continua a piovere, ma non rinuncio ad un giretto in città: visto che non fa buio, ne approfitto per fare qualche foto nella zona del porto.

                Tromso, Norvegia


                In quel momento arriva una grossa nave turistica, che attracca e inizia a scaricare passeggeri e veicoli, tra i quali scorgo una vecchia Transalp 600 stacarica di bagagli.
                Questa si ferma a poche decine di metri da me, e non posso fare a meno di osservarla da lontana. Anche il suo pilota si accorge di me e della mia felpa Honda, così richiama la mia attenzione. Mi avvicino e vedo che la moto ha targa Norvegese, il conducente si toglie il casco rivelando una testa senza traccia di capelli e un'età di 60 anni abbondanti.
                Mi chiede qualcosa in Norvese, ma appena capisce che sono straniero inizia a parlarmi in un inglese perfetto:
                "Anche tu guidi una Honda?"
                "Sì, vengo dall'Italia con un CBF 600 S"
                "Wow, bel giro! Io vengo da Oslo, sto cercando lavoro sulle navi mercantili girando per le città. Sai se pioverà stanotte?"
                "No, non guardo mai le previsioni meteo, perchè?"
                "Perchè dovrò passare la notte in città e devo cercare un posto dove piazzare la mia tenda. Vedi, qui puoi campeggiare ovunque, basta che non sia un'area recintata o coltivata e rispettando una distanza dagli edifici. Entriamo in quell'albergo, avranno sicuramente un pc da cui poter navigare su internet e verificare il meteo"

                Ed
                entrammo nella reception di questo albergo a 5 stelle. Saluta e si dirige verso un pc a disposizione degli ospiti. Controlla il sito del meteo, mette acqua fino a domattina.
                "Dannazione. Beh, poco male, avevo proprio voglia di dormire in un letto stanotte. Fumi?"
                "No..."
                "Ok... Ho bisogno di comprare delle sigarette... Hai visto qualche tabaccheria qui vicino?"
                "No, vedi, non fumando non ci faccio troppo caso"


                Torniamo alla moto, parliamo un po' della sua vecchia Transalp 600, carica di bagagli neanche dovesse fare il giro del mondo; utilizza la moto anche durante l'inverno, con le gomme chiodate, perchè non gli piace usare la macchina per tragitti lunghi. Vedo che abbiamo già diverse cose in comune.
                Ci sediamo in un bar e ci mettiamo a parlare un po' di tutto: economia, la crisi, mi chiede della mafia e di Berlusconi, mi racconta di aver combattutto in guerra negli anni '60.
                È quasi mezzanotte, si è fatto tardi per entrambi, così ci salutiamo: lascio a Morten un paio dei miei adesivi, dopodichè salta in sella mentre io mi avvio a piedi verso l'albergo. Nel frattempo ha ripreso a piovere.

                Tromso, Norvegia


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                Riepilogo - Day 08 - 20 Luglio 2013
                Distanza percorsa: 421 km
                Spese
                Rifornimenti: 27.90€ (1.69 €/lt - SVEZIA) + 26.60 (1.98 €/lt - NORVEGIA)
                Pasti: 6.70€
                Pernotto: 58.30 €
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                • #98
                  Paura!
                  Tra abbigliamento pesante (sottocasco!!!) e cielo grigio plumbeo....sembra che ci sei andato in autunno!!!!

                  P.s.: giro i ringraziamenti all' harleysta Ferruccio, arriva tutto da lui!!!!
                  Daniele su Transalp 600 del '92
                  __________________________________________________ ________________
                  Attento a ciò che desideri....perchè potresti ottenerlo ! (cit. O.W.)

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                  • #99
                    Originariamente inviato da KIWI99 Visualizza il messaggio
                    Paura!
                    Tra abbigliamento pesante (sottocasco!!!) e cielo grigio plumbeo....sembra che ci sei andato in autunno!!!!

                    P.s.: giro i ringraziamenti all' harleysta Ferruccio, arriva tutto da lui!!!!
                    Considera che la temperatura è rimasta tutto il giorno tra i 10 e i 12 gradi, con pioggia battente per tutto il tempo! Tra l'altro i miei stivali non tenevano più l'acqua, così che avevo i piedi piuttosto bagnati.

                    È di sicuro un viaggio da affrontare con della buona attrezzatura (poi volendo ci si arriva anche in Vespa con giubbotto estivo vestiti a cipolla, ma dopo dipende tutto da persona a spersona )
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                    • Originariamente inviato da wizz Visualizza il messaggio
                      Tra l'altro i miei stivali non tenevano più l'acqua, così che avevo i piedi piuttosto bagnati.


                      Però ti tiro le orecchie!!!
                      Una foto al Transalp e al norvegese potevi farla!!!!!!
                      Daniele su Transalp 600 del '92
                      __________________________________________________ ________________
                      Attento a ciò che desideri....perchè potresti ottenerlo ! (cit. O.W.)

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                      • Originariamente inviato da wizz Visualizza il messaggio
                        Considera che la temperatura è rimasta tutto il giorno tra i 10 e i 12 gradi, con pioggia battente per tutto il tempo! Tra l'altro i miei stivali non tenevano più l'acqua, così che avevo i piedi piuttosto bagnati.

                        È di sicuro un viaggio da affrontare con della buona attrezzatura (poi volendo ci si arriva anche in Vespa con giubbotto estivo vestiti a cipolla, ma dopo dipende tutto da persona a spersona )
                        Sei stato abbastanza sfortunato per l'acqua, le temperature invece le hai avute abbastanza favorevoli.
                        I piedi bagnati sono una cosa sgradevole veramente, in passato (anni 70/80) era quasi una regola, si calzavano dei soprastivali a tenuta, piuttosto scomodi da mettere/togliere.
                        Anche per le mani era un po' un problema che tuttavia neppur oggi è pienamente risolto stando tutto il giorno sotto la pioggia e col freddo.

                        Mi piace il tuo resoconto, si legge con piacere.
                        paolo

                        "Ogni tanto una zingarata fa bene al cuore". (Giorgio)

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                        • Originariamente inviato da KIWI99 Visualizza il messaggio

                          Però ti tiro le orecchie!!!
                          Una foto al Transalp e al norvegese potevi farla!!!!!!
                          Effettivamente ce la saremmo potuta far scattare, ma è una cosa che faccio di molto rado quella di fotografarmi insieme ad altre persone... A meno che non sia l'altro a chiedermi di farlo
                          Comunque aveva un vero Transalp da battaglia, con carene in vetroresina riverniciate monocolore (una sottospecie di beige - marroncino chiaro) e, visto che ti sei lamentato del mio volume di borse, lui aveva con se:
                          - un bauletto gigante, con sopra legata borsa impermeabile
                          - due enormi valigie laterali in alluminio, anche queste con sopra due bei borsoni impermeabili, legati, leggi bene, con delle corda!!
                          - borsa da serbatoio strapiena.

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                          • Originariamente inviato da paolo2145 Visualizza il messaggio
                            Sei stato abbastanza sfortunato per l'acqua, le temperature invece le hai avute abbastanza favorevoli.
                            I piedi bagnati sono una cosa sgradevole veramente, in passato (anni 70/80) era quasi una regola, si calzavano dei soprastivali a tenuta, piuttosto scomodi da mettere/togliere.
                            Anche per le mani era un po' un problema che tuttavia neppur oggi è pienamente risolto stando tutto il giorno sotto la pioggia e col freddo.

                            Mi piace il tuo resoconto, si legge con piacere.
                            Ciao Paolo,
                            alla fine questo è il primo vero giorno d'acqua che prendo, quindi per ora su 8 giorni posso ritenermi fortunato. L'anno scorso, quando sono andato in Russia, è stato molto peggio: 10 giorni d'acqua su 14 di viaggio... Non ha piovuto solo i primi e gli ultimi due giorni!

                            Riguardo i piedi, avevo con me le ghette della Tucano Urbano, ma dopo 3 anni non sono più perfettamente impermeabili, ma sono comunque state d'aiuto, almeno a fare arrivare meno aria.

                            Per le mani invece ho deciso di pensionare i miei vecchi Spidi H2Out proprio prima di questo wiaggio, visto che ormai la loro tenuta all'acqua era più che altro un ricordo. Ho preso dei Dainese con interno in Goretex, scontati a 70€, che si sono rivelati perfetti, mai una goccia d'acqua dentro la mano!
                            Ma di questo ne parlerò meglio nella prossima puntata...

                            Grazie per i complimenti, spero di riuscire ad andare avanti così.... Per poi recuperare gli arretrati (Russia 2012, Australia-Thailandia 2012, Polonia-Kaliningrad 2013)
                            --------------------------------------------------------------
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                            • La notte dell'ottavo giorno... Saturday Night Fever in Tromso
                              Dopo aver salutato Morten e la sua vecchia Transalp 600, mi dirigo a piedi verso l'albergo passando per il centro.
                              Continua a piovere, quindi accantono l'idea di prendere la moto per andare al rock festival, anche perchè la cartina che mi ha fatto la bionda della reception non è poi così chiara.
                              Mentre cammino con il mio ombrellino nero cerco di adocchiare qualche locale, ma noto solo ristoranti o bar, nessun pub o disco-pub. Eppure è quasi mezzanotte!

                              Un po' sconsolato arrivo in albergo. Non faccio in tempo a metter la mano sulla maniglia che la porta viene aperta da una ragazza, con indosso giubbotto impermeabile, col cappuccio sulla testa, e zaino da trekking: sta andando a fare una passeggiata notturna, da sola.
                              Quanto la invidio, se potessi mi aggregherei all'istante, ma non mi sembra il caso di chiederle se vuole uno sconosciuto ad accompagnarla.

                              Vado in camera, ma i pensieri mi assalgono: è il primo sabato notte del wiaggio, mi sono fermato in questa città apposta perchè dovrebbe essere piena di giovani e localini dove poter passare la serata, è da una settimana che ho contatti umani solo sporadicamente con le persone incrociate per strada o scrivendo su Facebook, non vorrò veramente andare a dormire?! E mi tornano in mente alcune parole del Vichingo...
                              "Ok" penso "Ora vado di nuovo a farmi un giro giù; se non trovo niente che mi ispiri, sarò giustificato ad andare a letto."

                              Indosso il giubbotto da moto e lascio l'ombrellino in camera. Carta di credito, cellulare, e via che torno giù.
                              Sono le 00:30. "A quest'ora non ci sarà nessuno per strada, se già prima c'era il deserto."
                              Svolto verso il centro e... Sorpresa!
                              Molti locani che non avevo neanche intravisto hanno aperto i battenti, con lunghe fila di gente in attesa di entrare! Ce ne sono due nella via più vicina al mio albergo, e proseguendo ne trovo altri tre!
                              La maggior parte delle persone è di età compresa tra i 20 e i 30 anni e parla norvegese, ma sento qualche gruppetto di giovani parlare in inglese, forse ragazzi in Erasmus.
                              Decido di seguire uno di questi gruppetti per vedere in che locale si mettono in fila, così magari posso chiedergli informazioni, ma scelgono proprio il locale più fighetto, che proprio non mi ispira.
                              Noto poi un locale vicino dove la fila piuttosto corta. La gente è vestita normalmente, così mi accodo.
                              "Scusate ragazzi, come funziona qui l'ingresso? Quanto costa?"
                              "Hey amico, per entrare non paghi nulla ma serve un documento. Una volta dentro paghi quello che bevi ma è piuttosto caro.... Fai tu!"


                              Ok, almeno posso dare un'occhiata dentro senza spender nulla. Appena entrato cerco il bagno per asciugarmi i capelli con un po' di carta, sono fradicio così come tutti gli altri, che però non sembrano dargli peso.
                              Vado direttamente al piano superiore: dopo le scale si apre un salone con bar centrale, affiancato da una piccola pista da ballo tutta illuminata. Poco più avanti c'è un'altra sala più tranquilla, con un altro bar lungo la parete e dei divanetti con i tavolini.
                              Torno di sotto e il resto del locale è una specie di pub, pieno di tavoli e panche; nell'ultima sala ci sono due lunghissimi tavoli di legno, con sopra un vetro e della sabbia: è un gioco, come una specie di curling da tavolo! Si può giocare in coppie o uno contro uno.

                              Mi avvicino al tavolo e...

                              (immagini prese da Google)

                              --------------------------------------------------------------
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                              • Originariamente inviato da wizz Visualizza il messaggio
                                visto che ti sei lamentato del mio volume di borse, lui aveva con se:
                                - un bauletto gigante, con sopra legata borsa impermeabile
                                - due enormi valigie laterali in alluminio, anche queste con sopra due bei borsoni impermeabili, legati, leggi bene, con delle corda!!
                                - borsa da serbatoio strapiena.

                                ma no dai, lamentato no.
                                era più che altro...giusto per movimentare un pò il REPORT e fare da "zanzara fastidiosina" e saccente da dietro la tastiera!(mi viene di un bene...)
                                E cmq il Norvegese era giustificato: per me non ce l' aveva una casa! Aveva tutto lì!!
                                Daniele su Transalp 600 del '92
                                __________________________________________________ ________________
                                Attento a ciò che desideri....perchè potresti ottenerlo ! (cit. O.W.)

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