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  • #61
    Originariamente inviato da paolo2145 Visualizza il messaggio

    Un aiutino non guasta mai.

    A parte le solite lamentele comuni ai pensionati (in verità quando conobbi l'importo dovuto a me ci restai un po' deluso) mi sto rendendo conto di quanto cambi la vita una volta cessato il lavoro: per due persone anziane le esigenze calano drasticamente, si sa su quanto poter contare mese per mese per cui ci si può programmare in modo da non aver sorprese, insomma poter avere una rendita mensile adeguata al tenore di vita tenuto nella vita lavorativa dovrebbe assicurare una certa tranquillità.
    Se non che, vivendo in un paese in cui ti vengono cambiate le regole di gioco durante la partita, addirittura retroattivamente, vien da chiedersi su cosa poter contare come sicurezza futura.
    Basti pensare allo scherzetto IMU: chi aveva investito in immobili si è svegliato un mattino con la metà di ciò che aveva la sera prima.
    Per non parlare dello scherzetto Fornero.
    Paolo, le nostre pensioni professionali pur finanziate interamente di tasca nostra senza il pesante intervento del datore di lavoro, come accade per i subordinati, non sono certamente paragonabili, soprattutto sino ad alcuni anni fa, con quelle dei lavoratori dipendenti.
    Vado contro corrente affermando, a ragion veduta, che il folle calcolo con il metodo retributivo unito all'allungarsi della vita media ha costretto il Legislatore ad un (tardivo) intervento (vedasi legge Fornero) per limitare la spesa pensionistica ormai fuori controllo ed anche per ripristinare un minimo d'equità. Il metodo contributivo, almeno, lega l'importo delle pensioni all'entità dei contributi versati da ciascuno mentre il retributivo ribaltava gli ultimi stipendi (spesso gonfiati), all'inizio addirittura quelli dei tre anni finali, su tutta la carriera lavorativa.
    Capisco come la mia affermazione sia impopolare ma corrisponde alla realtà dei fatti, uscendo per un attimo dal proprio orticello.

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    • #62
      Luca, noi ex-professionisti riceviamo in base a quanto abbiamo denunciato e di conseguenza versato. Poi lamentarsi è lo sport nazionale.

      Riguardo a Fornero e a tanti altri provvedimenti presi nel tempo la logica direbbe: abbiamo fatto un patto (lavoratore e Stato) con inizio il primo giorno di lavoro, questo patto ha valore fino a che non giunga l'ultimo giorno, senza modifiche unilaterali.

      Invece non solo le regole vengono cambiate durante la durata del patto, ma vengono cambiate anche sul passato.

      Pertanto si è arrivati a un punto tale che da un lato soggetti che hanno lavorato un giorno vengono strapagati dai 36 anni in poi, altri che hanno fatto il loro dovere per quarant'anni si ritrovano a dover lavorare altri anni per avere ciò che già dovrebbero avere.

      Sarebbe così sta democrazia di cui tanto si parla?
      paolo

      "Ogni tanto una zingarata fa bene al cuore". (Giorgio)

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      • #63
        Originariamente inviato da Saudade Visualizza il messaggio

        Paolo, le nostre pensioni professionali pur finanziate interamente di tasca nostra senza il pesante intervento del datore di lavoro, come accade per i subordinati, non sono certamente paragonabili, soprattutto sino ad alcuni anni fa, con quelle dei lavoratori dipendenti.
        Vado contro corrente affermando, a ragion veduta, che il folle calcolo con il metodo retributivo unito all'allungarsi della vita media ha costretto il Legislatore ad un (tardivo) intervento (vedasi legge Fornero) per limitare la spesa pensionistica ormai fuori controllo ed anche per ripristinare un minimo d'equità. Il metodo contributivo, almeno, lega l'importo delle pensioni all'entità dei contributi versati da ciascuno mentre il retributivo ribaltava gli ultimi stipendi (spesso gonfiati), all'inizio addirittura quelli dei tre anni finali, su tutta la carriera lavorativa.
        Capisco come la mia affermazione sia impopolare ma corrisponde alla realtà dei fatti, uscendo per un attimo dal proprio orticello.
        Saudade, non sei il solo a pensarla così, tranquillo.
        Condivido anche le virgole del tuo scritto.
        Credere cose diverse significa non rendersi conto che la realtà è totalmente cambiata. Anzi, di più; che si è.....scialato per troppo, troppissimo tempo. Ricordate gli "scivolamenti" o le baby pensioni, p.e. ?
        Figuratevi che ci sono ancora miei vecchi Clienti che si incaxxano di brutto perché i Titoli di stato non rendono più il 20% annuo, (e senza neppure pagare imposte sulle plusvalenze), come nei primi anni 80.
        Ed è duro spiegare che..........lo Stato "bancomat" non esiste più.

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        • #64
          Parliamo della Cb500x, che è meglio.

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          • #65
            Originariamente inviato da GrandeFred Visualizza il messaggio
            Parliamo della Cb500x, che è meglio.
            Esco fra poco per raggiungere i mille, sono a 750, domattina tagliando.
            paolo

            "Ogni tanto una zingarata fa bene al cuore". (Giorgio)

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            • #66
              Originariamente inviato da paolo2145 Visualizza il messaggio
              Luca, noi ex-professionisti riceviamo in base a quanto abbiamo denunciato e di conseguenza versato. Poi lamentarsi è lo sport nazionale.

              Riguardo a Fornero e a tanti altri provvedimenti presi nel tempo la logica direbbe: abbiamo fatto un patto (lavoratore e Stato) con inizio il primo giorno di lavoro, questo patto ha valore fino a che non giunga l'ultimo giorno, senza modifiche unilaterali.

              Invece non solo le regole vengono cambiate durante la durata del patto, ma vengono cambiate anche sul passato.

              Pertanto si è arrivati a un punto tale che da un lato soggetti che hanno lavorato un giorno vengono strapagati dai 36 anni in poi, altri che hanno fatto il loro dovere per quarant'anni si ritrovano a dover lavorare altri anni per avere ciò che già dovrebbero avere.

              Sarebbe così sta democrazia di cui tanto si parla?
              La democrazia, in questo caso, c'entra nulla. Le regole pensionistiche pregresse più eclatanti (anzianità e metodo retributivo commisurato agli ultimi tre anni di retribuzione) sono state adottate in un periodo storico, la seconda metà degli anni '60, nel quale era presente una notevole spinta demagogica ed il sistema industriale ed economico italiano sembrava solido per i secoli a venire. Tali regole erano molto favorevoli ai lavoratori che, come peraltro avviene anche oggi, con una modesta trattenuta previdenziale in busta paga, integrata dal datore con un versamento almeno triplo a proprio carico, ottenevano una pensione in età effettiva piuttosto acerba e d'un importo, grazie al metodo di calcolo, soddisfacente in proporzione alla loro retribuzione.
              Mutate completamente le premesse nell'ultimo trentennio, i governi succedutisi ed i sindacati non hanno messo mano ad una graduale riforma per il timore, gli uni e gli altri, di perdere consensi presso i lavoratori. S'è giunti, così, ad una situazione finanziariamente insostenibile, anche per il progredire della vita media, quindi è stato giocoforza ricorrere ad una riforma drastica, attuata peraltro da un governo tecnico costituito ad hoc, per evitare il tracollo dello Stato.
              Mi pare una necessità per riparare agli errori sopra esposti, non un'azione antidemocratica.

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              • #67
                Originariamente inviato da Saudade Visualizza il messaggio

                La democrazia, in questo caso, c'entra nulla. Le regole pensionistiche ......
                Le regole dovevano essere adeguate al momento giusto ma solo per quelli a venire, come del resto si sarebbe dovuto fare ai tempi Fornero.
                Democrazia, quando studiavo greco antico due secoli fa significava il potere in mano al popolo, ora significa il potere in mano a pochi che decidono che deve fare il popolo e che devono fare quelli eletti dal popolo. E anche cosa non fare.
                paolo

                "Ogni tanto una zingarata fa bene al cuore". (Giorgio)

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                • #68
                  Originariamente inviato da GrandeFred Visualizza il messaggio

                  Saudade, non sei il solo a pensarla così, tranquillo.
                  Condivido anche le virgole del tuo scritto.
                  Credere cose diverse significa non rendersi conto che la realtà è totalmente cambiata. Anzi, di più; che si è.....scialato per troppo, troppissimo tempo. Ricordate gli "scivolamenti" o le baby pensioni, p.e. ?
                  Figuratevi che ci sono ancora miei vecchi Clienti che si incaxxano di brutto perché i Titoli di stato non rendono più il 20% annuo, (e senza neppure pagare imposte sulle plusvalenze), come nei primi anni 80.
                  Ed è duro spiegare che..........lo Stato "bancomat" non esiste più.
                  Adesso esiste il cittadino bancomat
                  - Honda Goldwing 1800, 2013 - 135.000 km -

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                  • #69
                    Originariamente inviato da paolo2145 Visualizza il messaggio

                    Le regole dovevano essere adeguate al momento giusto ma solo per quelli a venire, come del resto si sarebbe dovuto fare ai tempi Fornero.
                    Democrazia, quando studiavo greco antico due secoli fa significava il potere in mano al popolo, ora significa il potere in mano a pochi che decidono che deve fare il popolo e che devono fare quelli eletti dal popolo. E anche cosa non fare.
                    Il potere in mano al popolo, anche nei modi e nelle forme previste dalla Costituzione, non s'é mai visto. La riforma Fornero, ripeto, è stata dettata da un'assoluta emergenza provocata dell'ignavia e dalla volontà di mantenere la "poltrona" di politici e sindacalisti protrattasi per trent'anni per cui non sarebbe stato possibile limitarsi a coinvolgere i "nuovi" iscritti con il rischio di vanificare tutta la manovra.
                    D'altra parte, per quanto riguarda i "vecchi" iscritti, il metodo retributivo è stato mantenuto, per coloro che avessero maturato 18 anni d'anzianità contributiva al 31/12/1995 sino al 31/12/2011 poichè dal primo gennaio successivo (finalmente) è avvenuto il passaggio totale al contributivo. C'è anche da dire che la riforma Fornero ha impedito il tracollo, almeno temporaneamente, ma la spesa pensionistica rimane molto, troppo, elevata e si riequilibrerà, forse, allorché la nostra generazione sarà scomparsa. Resta comunque l'assoluta necessita, per i giovani, se vorranno mantenere un tenore di vita dignitoso, di provvedere ad una qualche forma di previdenza integrativa che, personalmente, ritengo avrebbe dovuto essere creata dirottando, obbligatoriamente, l'ormai anacronistico Tfr a queste forme complementari oppure, meglio, all'Inps. L'iniziativa non può essere lasciata nelle mani del singolo, altrimenti ci si troverebbe (ci si troverà...) tra alcuni decenni con una pletora d'indigenti cicale, muniti peraltro di Iphone, che reclameranno a gran voce l'intervento dello Stato avendo dilapidato ogni risorsa in beni di consumo non essenziali.

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                    • #70
                      E qui il Professionista subentra al Pilota.
                      paolo

                      "Ogni tanto una zingarata fa bene al cuore". (Giorgio)

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                      • #71
                        Oggi fatto tagliando. Km. 966. Ho fatto montare la presa 12 Volt nel posto dedicato, sotto chiave.
                        In tutto ho speso € 220 e considerando che il pezzo è stato fatturato € 20,00 + IVA mi è sembrato di non aver speso poi tanto poco per un cambio olio/filtro.

                        Filtro olio 20,63
                        Tagliando 127,51
                        Olio Genuine Honda 10W-30 MA DL 27 € 54,02
                        Presa accendisigari da manubrio € 20,00

                        Mi consolo facendo un confronto con BMW.
                        paolo

                        "Ogni tanto una zingarata fa bene al cuore". (Giorgio)

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                        • #72
                          togliamo pure la presa, ma 200 euro per un primo tagliando di una moto che a regola dovrebbe mantenersi con poco non mi pare una cifra buonissima, mi sarei aspettato meno
                          Moto Guzzi Breva 1200 "cigno nero" (200.000km). club degli illusi tessera n. 92 BFS n 13
                          è severamente vietato dare da mangiare alle scimmie altrui....

                          Commenta


                          • #73
                            Originariamente inviato da paolo2145 Visualizza il messaggio
                            Oggi fatto tagliando. Km. 966. Ho fatto montare la presa 12 Volt nel posto dedicato, sotto chiave.
                            In tutto ho speso € 220 e considerando che il pezzo è stato fatturato € 20,00 + IVA mi è sembrato di non aver speso poi tanto poco per un cambio olio/filtro.

                            Filtro olio 20,63
                            Tagliando 127,51
                            Olio Genuine Honda 10W-30 MA DL 27 € 54,02
                            Presa accendisigari da manubrio € 20,00

                            Mi consolo facendo un confronto con BMW.
                            Intanto ti faccio i complimenti per questa Tua nuova cavalcatura, che ti farà riassaporare la guida con cambio tradizionale.
                            Riguardo al tagliando dei 1000 km posso dirti in tutta sincerità che presa 12V a parte, poco non hai speso.

                            Con la Africa Twin 1000 in occasione del tagliando dei 1000 spesi sè non mi ricordo male 170 euro, e sinceramente non lo trovai caro, visto e considerato come saprai la versione DCT (che hai avuto, Integra) prevede la sostituzione di 2 filtri olio, il classico a barilotto in metallo, in + quello piccolo di cartone che serve al cambio.

                            Lo scorso anno in Kawasaki per la Z 1000 SX al tagliando dei 1000 spesi "solo" 140 euro filtro olio e 4 litri di Motul 7100, magari non c'entra niente, come infatti dovrebbe essere, ma per lo meno nel mio caso, entrambe le moto erano state tagliandate nella stessa concessionaria dell'acquisto..

                            Paolo mi sento di dirti, che avendo avuto BMW in passato, e il fatto che tutti parlino di tagliandi cari per le moto Tedesche, personalmente credo essere solo un luogo comune, infatti leggendo in giro, le critiche riguardo hai costi degli interventi ufficiali BMW, nessuno e dico nessuno! Menziona mai, il fatto che la casa Tedesca, è l'unica nel panorama motociclistico, che prevede il primo tagliando gratis.

                            Mi raccomando, quando puoi e ne hai voglia, vogliamo un paio di foto classiche, sulle rive del Reno, stavolta tinte di rosso...
                            Kawasaki Z 1000 SX

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                            • #74
                              Pure io mi aspettavo di meno, visto anche che per Integra lo scorso anno a gennaio spesi € 150,00 nella stessa officina.
                              paolo

                              "Ogni tanto una zingarata fa bene al cuore". (Giorgio)

                              Commenta


                              • #75
                                20 euro per la presa sarà solo il costo del pezzo e immagino che parte dei 127,51 euro siano dedicati al montaggio della presa.
                                O no?
                                Carlo, bighellone su Maxxina, Transalp 750
                                Il "cosa" più che "con cosa" - BFS n°8 dal 08/10/16
                                https://dagasse69.blogspot.com/

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