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Transalpina 2021
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Originariamente inviato da mod4ever Visualizza il messaggiose passate dalle parti di celes, chiedetegli di offrirvi un bicchierino di sciroppo di sambuco
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E così oggi sono tornato a casa, ma prima ho scroccato una bevuta a Blue Winger! Scrocca una bevuta di qua, scrocca una bevuta di la, mi sa che la prossima volta che parto in viaggio vi chiudete tutti in casa e staccate i telefoni! Nei prossimi giorni completerò il racconto con qualche altra foto!
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LA VITA È UN VIAGGIO E CHI VIAGGIA VIVE DUE VOLTE!
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Bravo Fabio , hai fatto proprio un bel giro .
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...ah e mi sono scordato di dire che ho provato a scroccare il pieno di benzina anche a Toni66 il benzinaio di Manerbio e membro del forum , ma li mi è andata male ed ho dovuto pagare!!! scherzi a parte, mi ha fatto piacere conoscere un altro mototuristaforumista!LA VITA È UN VIAGGIO E CHI VIAGGIA VIVE DUE VOLTE!
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Purtroppo tutte le cose belle finiscono. Meno male che si pensa subito alla prossima!
Attendo ovviamente il report. Grande Fabio!Il mondo è troppo bello per sbirciarlo dal finestrino! Suzuki VStrom 1000 - Il piu' bel viaggio in moto? Il prossimo. BFS n.11
Quelli già fatti: http://www.madzilla.it - Velleità di scrittore
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... bene, ho iniziato a scrivere il racconto, ma mi ci vorrà ancora qualche giorno prima di finirlo, sicché, intanto, carico qualche foto!
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…...dunque dunque, il racconto si è fermato a quando sono dovuto rimanere fermo un giorno in più a Tirano a causa della chiusura dello Stelvio e del Gavia. Finalmente il 5 mattina, fatto un giro di telefonate, ho avuto conferma dell'’apertura dello Stelvio, mentre il Gavia NO...…NEIN...…NIET! Sicchè, caricati i bagagli, sono partito alla conquista del signore dei passi alpini. La salita al passo Stelvio dal lato ovest è sicuramente più agevole per chi come me si muove con una moto carica di bagagli, con la ruota anteriore da 21 pollici e soprattutto è una "“pippa"” nell'’affrontare i tornanti stretti. Lungo la strada incrocio e vengo superato praticamente solo da motociclisti teutonici, che corrono come indemoniati su e giù per il passo aperto da poco. Io invece preferisco procedere a passo lento per godermi il panorama delle cime ancora innevate, che il sole e qualche nuvola rendono ancora più maestoso. Arrivato in cima, ovviamente non mi sono sottratto al rito dell’'acquisto dell'’adesivo da mettere sul bauletto della moto. Prima di avviarmi lungo la discesa, una preghierina a S. Cristoforo, per non farmi incrociare deficienti smanettoni lungo gli stretti tornanti, a S. Brembo, protettore dei freni, e visto che la moto è giapponese anche alla divinità scintoista Nissin. Sceso dallo Stelvio senza problemi (…le preghierine hanno funzionato!), ho fatto sosta a Glorenza dove ho approfittato per fare un primo assaggio della cultura locale: un mega wurstel con crauti! Quindi, da Glorenza ho imboccato la strada per il passo Resia verso l’omonimo lago, celebre per il campanile che spunta dall’acqua. Purtroppo, giunto sulla sponda del lago ho avuto giusto il tempo di fare qualche foto prima di venire investito dal secondo diluvio universale che mi ha bagnato fino alle mutande fino a quando sono giunto a Merano. Merano è una gran bella città, molto signorile e si vede che girano tanti soldi; giusto per dire: i taxi sono Mercedes oppure Porsche Macan! Immancabile la cena presso la birreria Forst. Passata la notte e le nuvole, il mattino sono partito sotto un glorioso sole alla volta del passo Rombo, che ho potuto risalire solo fino ad un certo punto perché ancora chiuso, quindi sono ridisceso per percorrere il passo Giovo fino a Vipiteno, dove ho fatto una breve visita alla cittadina. Da qui ho imboccato il passo Pennes in direzione Bolzano; anche Bolzano è una città dall’'aspetto molto curato e merita una visita per il bel centro storico. Infine, ho preso la strada per l'’ultima meta del giorno, ovvero il lago di Carezza, celebre per il colore dell’'acqua ed il riflesso delle cime dei monti nello specchio acqueo, dove sono giunto percorrendo la bella Val d'’Ega. Ahimè, però, giunto al lago, il cielo si è fatto grigio e piovigginoso, con nuvole basse a coprire le cime dei monti, ma non mi sono arreso: dopo circa 40 minuti di attesa finalmente è spuntato un raggio di sole che mi ha permesso di fare delle foto decorose. Infine, avendo davanti un muro di pioggia, mi sono fermato a Pozza di Fassa per la notte. Il mattino seguente, tornato a splendere il sole, mi sono avventurato verso il passo Pordoi, il col di Lana ed il passo Falzarego diretto verso il famoso lago di Misurina: anche qui, purtroppo, sono stato accolto da una fitta pioggerellina che ha rovinato l’'effetto scenografico dei monti riflessi sull’'acqua: …vabbè, sara’ per un'’altra volta! Alle 15 in punto, preciso come un orologio svizzero, Celes è arrivato all'’appuntamento che avevamo ad Ampezzo: purtroppo aquilasolitaria non ha potuto prendere parte all'’incontro, e me ne dispiaccio anche perché è colpa mia che non ho avvisato per tempo del mio arrivo, ma quando sono in viaggio perdo la cognizione del tempo. Del bel giro fatto con celes e del suo squisito sciroppo di sambuco avete già letto nel precedente post. In serata mi sono fermato a Pordenone; il centro storico della città non presenta nulla di eccezionale, ma comunque merita una visita; anche il duomo ha una facciata abbastanza anonima, ma all'’interno è proprio bello. La vacanza volge al termine: ancora una tappa e poi via a casa. Partito da Pordenone sono andato a trovare il mio amico lambrettista Bruno, titolare del negozio/officina SCOOTER ITALIANO: un vero Eden per gli appassionati dello scooter della Innocenti! Quindi, mi sono diretto verso il mitico passo S. Boldo il cui fascino è dovuto a quella serie di strettissimi tornanti in galleria: da brivido! Poi ho proseguito verso una delle mete per me più emozionanti del viaggio: il passo Rolle, con la veduta sulle Pale di S. Martino. Emozionante perché in cima al passo c’'è la malga Rolle, dove ho festeggiato qualche Natale insieme ai miei fratelli, cognate, nipoti e soprattutto papà e mamma, finchè è stata in vita: rivedere il tavolo dove pranzavamo mi ha fatto venire il magone in cuore ed i lucciconi agli occhi; quando sono uscito è caduta qualche goccia di pioggia, che sono sicuro essere le lacrime della mia mamma. Tempo di ripartire ed il sole è tornato a splendere; guardandomi attorno, mi sono reso conto però che la tempesta Vaia purtroppo ha fatto grossi danni anche in questa zona, abbattendo tantissimi abeti secolari. Infine, sono giunto a Trento, percorrendo la bella valle di Cembra. Il centro storico di Trento è molto affascinante, peccato però che il Duomo è chiuso per lavori…: vabbè, mi sono consolato con una bella cena a base di canederli, gulasch, crauti e wurstel! Ultimo giorno di viaggio per fare rientro a casa, parto sotto un bel sole caldo per salire il celebre monte Bondone, da cui si ha una splendida visuale su tutte le montagne circostanti: bello il panorama, bella la strada! Scendendo dall’'altro versante del monte ho raggiunto Riva del Garda, e qui la moto mi ha dato qualche pensierino perché ad un certo punto il motore ha iniziato a “"scorreggiare"”!!! ma per fortuna è bastato imboccare la strada verso un’'officina moto ed è passata l'’aerofagia! Quindi, ho raggiunto Limone sul Garda e da qui ho proseguito con la visita al Vittoriale degli Italiani (molto interessante). A chiusura della bella giornata, ovvero del viaggio, ho incontrato Blue Winger e Toni66; anche in questo caso, mi dispiace non aver incontrato anche imim per colpa mia perché l’'ho avvisato troppo tardi del mio arrivo: …speriamo ci sia un'’altra occasione! Fatte due chiacchiere con blue winger e toni66, ho rinforcato la moto, messi i tappi negli orecchi e mi sono avviato verso un rapido trasferimento autostradale per tornare a casa, dove c'’erano ad aspettarmi, in trepidante attesa, pregna d'’amore, mia moglie ed il gattone Gigione!
Che dire amici, è stato un gran bel viaggio, attraverso panorami stupendi che nemmeno le nuvole sono riuscite a guastare, lungo ottime strade, e tante emozioni e batticuore a fare su e giù per i tornanti. Quello che mi ha un pò’ rattristato e mi ha dato da pensare è stato vedere nei piccoli paesi o sui passi di montagna tante attività (alberghi, bar, ristoranti…) chiuse ed in evidente stato di abbandono, che mi domando se riapriranno quando sarà finita la pandemia.
La cosa più bella del viaggio? Incontrare gli amici “on the road”!!!Ultima modifica di mod4ever; 12-06-21, 11:22.LA VITA È UN VIAGGIO E CHI VIAGGIA VIVE DUE VOLTE!
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Originariamente inviato da mod4ever Visualizza il messaggioE così oggi sono tornato a casa, ma prima ho scroccato una bevuta a Blue Winger! Scrocca una bevuta di qua, scrocca una bevuta di la, mi sa che la prossima volta che parto in viaggio vi chiudete tutti in casa e staccate i telefoni! Nei prossimi giorni completerò il racconto con qualche altra foto!
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