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Piccola storia di un viaggio entusiasmante

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  • #31
    Continua giorno 8

    durante la cena alla sera, organizzo casualmente una scenetta gogliardica,sento in qualche tavolo piu in la qualcuno parla veneto, ascolto meglio e vengo a sapere che ci sono 2 padovani sui 30 anni, con 2 BMW
    (e te pareva),
    che sono partiti da Kenini per arrivare alla oasi di Ksar Ghilane, distante 150 km su pista, Sono partiti come se dovessero andare al bar, con superficialità, non è un tragitto impossibile, la difficoltà è medio bassa,
    il pericolo maggiore è che dopo avere scollinato le prime colline si ritrovano su un terreno pietroso e pianeggiante, e dopo una decina di chilometri diventa sabbioso e compaiono le prime dune. il problema è che spesso il vento sposta la sabbia, ricoprendo la strada, che sparisce per lunghi tratti, io non so come si orientano le guide del posto, ma per i turisti ci vuole minimo il Gps.
    Infatti si accorgono dopo appena 50 km che la pista non si vede piu, è ricoperta di sabbia, Non sanno piu se devono andare dritto o curvare, e cominciano ad andare a zig-zag nel tentativo di ritrovare la strada,decidono quindi di andare a naso, credendo che prima o poi la pista sarebbe ricomparsa, non è facile orientarsi se non ci sono punti di riferimento, infatti tra un insabbiamento e l'altro,i dopo un po' è arrivato anche il buio, decidono saggiamente di fermarsi e di trascorrere li la notte, questi due non avevano la minima idea di dove erano finiti, per non rischiare di addentrarsi ulteriormente nel deserto, si crearono un bivacco per la notte, qualche cespuglio e sabbia, tanta sabbia.
    Niente cartina, niente navigatore, solo una borraccia di acqua, magari erano a soli 200 metri dalla strada ma loro non lo potevano sapere, all'orizzonte non si vedeva niente, solo buio e sabbia.
    hanno dormito tra le piccole dune vestiti con la tuta e con il casco addosso, perchè faceva freddo,tanto freddo con il timore di non trovare uno scorpione, perchè di notte escono da sotto la sabbia.
    continuavano a ripetere che èra stata una impresa al di la della loro capacità e mai piu ci avrebbero riprovato, avevano il timore di perdersi, per fortuna che in mattinata hanno intravisto da lontano la polvere di un fuoristrada ed hanno deciso di inseguirlo.
    Adesso erano 2 giorni che non si muovevano piu, neanche dall'hotel. l'avventura gli èra bastata.
    venuto a sapere della storia, avviso la mia ciurma che stava cenando, di non farsi notare perche ho in mente qualcosa.
    Infatti, mi reco nel tavolo dove erano seduti i due padovani e cominciamo a parlare in dialetto, con la complicità dello slang, dopo un po' cominciano a raccontarmi la loro disavventura, io ascolto la loro tragedia e dopo un po', serio serio sbotto:
    ma quale difficoltà, non mi sembra una pista tanto difficoltosa, anche io la ho attraversata proprio oggi, con la moto e e non ho trovato intoppi, loro mi guardano un po' sorpresi quando uno ribatte, chiaro che se hai la moto adatta diventa una passeggiata, ed io di rimando, ma quale moto adatta, io ho uno scouter, proprio quello la vicino all'entrata.
    Nella mia compagnia c'era gente che si è buttata sotto i tavoli dalle risate, serata memorabile.
    Il morale della compagnia si era risollevato dopo le cadute del giorno, domani due mini tour di circa 100 km ciascuno e ritorno ancora nello stesso hotel, niente di impegnativo, poi ancora un giorno nello stesso hotel
    in totale libertà.



    Ultima modifica di Dal Santo Walter; 19-11-12, 21:47.

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    • #32
      Beduino

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      • #33
        Me lo sto leggendo tutto mentre scarico le foto del Nepal, e ti faccio i complimenti: report godibilissimo, di ottima leggibilità e condito da foto davvero molto belle.
        Dal 1996 on the road tra Europa, Africa, Asia e Nord America.

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        • #34
          Giorno 9 Tataouine

          Giorno: 9 Tataouine 1

          Lunedi 28 aprile 2008.

          Oggi il programma prevede la visita dei villaggi berberi.
          Prima della partenza si scatena una vera e propria giostra: scambi di moto e conseguenti riflessioni su pregi e difetti; poi tutti intorno alla moto
          di Alessandro che non è più soddisfatto dell’assetto e vuole spostare manubrio e sella, mentre Andrea dopo aver provato la moto di Paolo,inizia a giocare
          con le sue Ohlins…un click tira l’altro e diventerà il tormentone dei prossimi giorni,
          fino a quando non riuscirà a ritrovare il suo assetto originale (ma ormai saremo già quasi in Italia).
          Finalmente si parte, Ksar Jelidat, poi Ksar Ouled Solatne il più bello e ben conservato dove ci tratteniamo un po’ a fare fotografie.Io mi apparto con
          alcuni anziani del posto e comincio a parlare con loro del piu e del meno, vogliono offrirmi il the alla menta che stanno bevendo, io accetto, quando
          mi accorgo che quasi tutti mi stanno fotografando, dicendo che era una delle piu belle foto,il vero the nel deserto.
          Quindi ci trasferiamo a Douirat, splendido villaggio berbero, poco abitato e in parte crollato, abbarbicato sulla montagna: una breve “arrampicata”
          ci porta in cima al villaggio abbandonato da cui si gode di una vista mozzafiato.qui sporadici venditori ambulanti vendevano le rose del deserto
          ad 1 euro l'una, ne ho comperate 7, regali da fare a parenti e amici al ritorno in Italia, me la sono cavata con poco.
          Le rose del deserto sono agglomerati di sabbia che a causa delle escursioni termiche si attaccano tra loro, per formare un fiore simile alla rosa,
          Le rose del deserto non sono una cosa rara da trovare e si trovano in tutto il Nord Africa.
          Arrivati a Chenini ci fermiamo per il pranzo e poi altra escursione a piedi per ammirare il villaggio vecchio con la sua moschea bianca a risplendere
          su in alto, in mezzo alle rovine del villaggio distrutto da un terremoto.(posto Magico) In questo posto si puo trovare anche alloggio in camerette
          spartane (15 euro con colazione)





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          • #35
            continua giorno 9

            L’ultima tappa della giornata sarebbe Guermessa: arrivati alla base della lunga salita verso il villaggio posto in cima (12 km) il fuoristrada che ci
            fa da apripista ci informa che la strada è sterrata, ma percorribile.
            Il gruppetto di testa inizia la salita, io dopo 500 metri ritorno indietro, sta per ripetersi la situazione del giorno prima, sono tutti convinti di
            trovare lo stesso sterrato battuto dei primi metri percorsi, ma dopo la seconda curva la situazione è profondamente diversa: la strada è piena di pietre,
            con larghi e profondi canaloni scavati dall’acqua.e qui per fortuna tutti si rinsaviscono e tornano indietro.
            Ritorniamo in albergo, nel cui parcheggio inizia una “garage session”: chi rabbocca l’olio, chi lubrifica la catena…e chi aggiunge e toglie click alle sospensioni.
            domani sarà piu dura, chi ama il fuoristrada puo sbizarrirsi, io invece ho altre idee.





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            • #36
              Giorno 10 sempre piu a sud

              Martedi 29 aprile 2008.




              Oggi il programma prevede la visita di villaggi berberi con altri Ksar da visitare, oppure relax in hotel con bagno in piscina o per chi vuole totale anarchia, libertà assoluta anche di dormire fino a mezzogiorno.
              Io scelgo la totale anarchia, il mio spirito libero oggi farà a modo suo, viaggerò da solo, senza vincoli
              particolari ovvero sarò solo con Gabriela, voglio andare piu a sud, per vedere cosa c'è.

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              • #37
                Giorno 10

                Martedi 29 aprile 2008.




                Oggi il programma prevede la visita di villaggi berberi con altri Ksar da visitare, oppure relax in hotel con bagno in piscina o per chi vuole totale anarchia,
                libertà assoluta anche di dormire fino a mezzogiorno.
                Io scelgo la totale anarchia, il mio spirito libero oggi farà a modo suo, viaggerò da solo, ovvero solo con Gabriela, voglio andare piu a sud, per vedere cosa c'è.
                Il vecchio Professore di Ancona mi sconsiglia, mi dice che piu a sud non esiste niente, ma subito lo blocco dicendogli che la sua materia è la matematica e per
                il resto non ne sa un tubo, se non esiste niente.tanto meglio, io voglio vedere il niente, il niente assoluto e li forse lo troverò.
                Voglio viaggiare da solo oggi, voglio sentirmi isolato dal resto del mondo, voglio assaporare il silenzio, la quiete e quel senso di isolamento che solo il
                deserto ti puo dare, chi ci è gia stato sa di cosa scrivo.
                Voglio però farlo in sicurezza, secondo le mie modeste forze, non voglio strafare,non sono un'esploratore e non sogno neppure l'impresa impossibile,
                voglio solo vedere qualcosa al di fuori dei normali posti turistici e per farlo devo essere solo, con la moto e la Zavorrina, compagna inseparabile.
                saluto tutti e punto la moto verso sud, devo tenere presente che ho una autonomia di circa 300 km, perciò non posso allontanarmi troppo.
                Per i primi 25 km, si passa in mezzo a delle colline brulle, dove su alcune sono situati i ksar, poi si esce e diventa quasi pianeggiante, la temperatura
                si aggira sui 35 gradi,il caldo è secco,non si suda.
                la strada è buona e la moto va bene, tengo una andatura moderata anche per limitare i consumi.Non ci sono buchi sulla strada, solo accavallamenti di asfalto
                sovrapposto e qualche volta ghiaia.





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                • #38
                  Continua giorno 10

                  dopo una cinquantina di chilometri trovo uno scalino sulla pianura, niente di eccezionale, ma la parete di circa 50 metri permette alla sabbia in basso di
                  formare alcune dune abbastanza belle,
                  Lo scalino è quasi una parete e da sopra l'orrizzonte si fa piu ampio, ma non si vede dove termina. sulla sinistra ci sono delle colline arse, sembra il Far West.
                  viaggio ancora verso sud, ogni tanto un villaggio in cui non c'è niente, ogni tanto una collina che si inalza dalla pianura improvvisamente, noto che le colline
                  sono tutte tagliate dritte ad una certa altezza, si capisce che una volta questo era un mare,sembra proprio il Far West, mancano solo gli indiani, ma non c'è anima viva.
                  il traffico è quasi inesistente, incrocio ogni tanto qualche vecchio camion o qualche Toiota 4x4, noto invece dei dromedari liberi, ma persone no, saranno nascosti
                  in qualche anfratto, all'ombra.






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                  • #39
                    continua giorno 10

                    A mezzogiorno, trovo un villaggio un poco piu grande,si chiama Lorzot, niente di turistico, case povere fatte di sabbia impastata, colorata di bianco, con i serramenti
                    in ferro verdi, sembra la Libia qui, qualche capra e poi i soliti dromedari,ma quanti ce ne sono, alcuni sono bianchi,ci sta anche una stazione di servizio, ovvero
                    una pompa di benzina con un gabbiotto di mattoni rossi, dietro c'è anche il bar, ne approfitto subito per fare il pieno, 40 centesimi al litro,che pacchia, non so che
                    benzina ho messo, ma la mia moto va con tutto, chiedo se esiste un posto dove si può mangiare e mi indicano che 1 km.
                    piu avanti c'è un ristorante, ci andiamo quasi subito, ma prima voglio fare un giretto per il paese. interessante, tranquillo, pieno di bambini appena usciti dalla scuola penso,
                    tutti salutano festosi al mio passaggio,non ho niente da regalare loro, solo un sorriso posso dare, ma vedo che basta ed mi fanno il segno a V con le dita.
                    Qui le donne sono abbastanza coperte, qualcuna ha solo gli occhi in vista, *****, qui sono dentro ad una cartolina. Vorrei passare li tutta la giornata, ma.... abbiamo fame.
                    Rirtorante? beh è una parola grossa ma se lo chiamano cosi significa che si mangia, la solita pecora viva davanti, una gia scuoiata attacata sotto la tettoia e 4 tavolini.
                    Carne ai ferri e patate fritte, una bottiglia di acqua e un pezzo di pane, costo: 4,5 euro in due. benissimo.
                    Dopo mangiato continuiamo la nostra strada verso sud, incontriamo un posto di blocco fisso, passaporto e visto, non hanno chiesto la patente, gli ho detto che siamo allogiati
                    a Tataouine e gli ho fatto vedere la targhetta che avevo preso con me, guardano la moto con curiosità mi chiedono che modello è, non lo conoscono, avranno visto solo qualche Gs,
                    Mi avvisano che al bivio che incontrerò tra 20 km, devo deviare a nord,non si puo andare verso sud senza permesso, poi mi lasciano andare, (per avere un permesso, bisogna andare
                    in una agenzia, poi ci vuole il Gps,il satellitare e la guida).
                    Mi avvisano anche che tra qualche chilometro devo tenere la sinistra altrimenti si entra in Libia e non mi farebbero entrare senza visto, inoltre la frontiera è chiusa per gli stranieri.
                    Lungo la strada mi accorgo che siamo a 500 metri dal confine libico, ma io devo andare ancora piu a sud ed non ad est, tra 20 km troverò il bivio che mi riporterà verso nord.
                    La strada a tratti non è asfaltata e in parte ricoperta della sabbia rossa, fortuna che non ci sono buche, però sulla sabbia devo rallentare molto e mettere giu i piedi per sicurezza.
                    io non ho un Gs.
                    sorpasso l'incrocio che porta in Libia, solo un cartello in arabo ed arrivo al bivio che segnala Al Jana'in e Tataouine 143 km in direzione nord, ma verso sud a qualche chilometro
                    si vedono dei monti gialli e grigi,come saranno?, voglio andare a dare un'occhiata benzina ne ho abbastanza, qualche decina di chilometri in piu, non sono un problema, non ho il visto,
                    ma solo qualche chilometro e sto vicino alla strada, è stata la scelta giusta.
                    Il navigatore fa il suo dovere, la strada me la segna, ma non i paesi , poi capisco che qui i paesi non esistono, siamo in mezzo al niente.
                    Che monti strani, non molto alti, gialli con striature grigie e a volte bianche, forse fosfati, vecchi guadi che forse un giorno hanno visto l'acqua, qualche capra che non si sa da
                    dove arriva e cosa mangia, poi un serpente, abbastanza grande, circa un metro, meglio tenere gli occhi aperti e starne distante, siamo lontani da tutto e non voglio rischiare,
                    ma lui non è interessato a me, e se ne va ondeggiando con calma.



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                    • #40
                      ancora giorno 10

                      Da questo punto mancherebbero ancora 200 km per la fine della Tunisia, in corrispondenza della città di Ghadames (Libia) dove mi recherò 2 anni dopo con un'altro meraviglioso viaggio.
                      Basta, sono soddisfatto, La mia curiosità adesso ha avuto il suo premio, ho visto abbastanza e riparto verso nord, con sempre il pensiero che se la moto si rompe li,
                      sarebbero ***** amari,anche una foratura mi metterebbe in difficoltà, non saprei come cavarmela, il telefono non ha campo.restando fermi, probabilmente prima o poi qualcuno passerà,
                      ma quando? meglio andare piano e non rischiare imprevisti.
                      Una sosta a Al Jana'in per un the fresco e un kebab in un moderno chiosco, poi via ancora in moto, arrivo a Tataouine verso le 17,30, non sono ancora stanco, però sono felice di aver
                      dato da bere alla mia curiosità inguaribile.
                      Ritrovo ancora i due padovani che non si sono ancora mossi, che chiedono dove sono stato, gli ho risposto in mezzo al nulla, con un mezzo sorriso poi li anche ho consigliati di
                      comperarsi uno scouter come il mio.
                      Aveva ragione il vecchio professore, a sud di Tataouine non c'è niente,ma che aridità di pensiero, lui non sa che quel niente a me ha riempito di gioia il cuore, lo avevo
                      detto che non capiva un tubo.ma forse anche questa battuta non la ha capita.
                      Domani si risale il paese, sarà la tappa piu lunga, perciò colazione alle 6.30 e partenza alle 7.00, ci dovrebbero essere circa 600-650 km, niente di eccezionale dobbiamo
                      arrivare a Monastir all'hotel VIME HELYA BEACH,
                      ma prima dobbiamo passare per El Jem, dove ci stanno aspettando con impazienza.

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                      • #41
                        Davvero un bel report! E dalle foto non si notano nemmeno le millemila borsine sparse per il territorio! E' proprio una terra magica
                        Eirinn - 100% Redhead
                        Yamaha XV1600 "la culona" - www.eirinn.eu
                        Vaikeuksien kautta tähtiin

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                        • #42
                          Bello davvero. Mi raccomando, poi raccontaci pure la Libia.
                          BMW R1200GS ADV "Olivia" - F650GS "Pippo"
                          Il nostro sito

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                          • #43
                            Bello, mi hai fatto ritornare la voglia di Tunisia. Anche se non so quando e come ma ci ritornerò e prenderò informazioni da questo report.
                            Bmw1200r, Yamaha fz6s2

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                            • #44
                              Le borsine le avero nascoste sotto il tappeto

                              Originariamente inviato da eirinn Visualizza il messaggio
                              Davvero un bel report! E dalle foto non si notano nemmeno le millemila borsine sparse per il territorio! E' proprio una terra magica
                              è vero, ci sono sparse in giro moltissime borse di naylon nero, sono quelle che usano per riparare i datteri dalla sabbia e che poi il vento le sparge dappertutto.

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                              • #45
                                ...gran bel racconto. Complimenti
                                IL PIACERE DI VIAGGIARE
                                Francesco - "MANDARINO" BMW GS 1200" - Malmö-Palermo
                                http://www.francescoinviaggio.it

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