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Piccola storia di un viaggio entusiasmante

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  • Piccola storia di un viaggio entusiasmante

    Fuori piove, fa freddo, tempo ideale per mettersi al computer e leggersi con calma qualche racconto di viaggio, Vi vorrei raccontare di un viaggio meraviglioso fatto nel 2008 in Tunisia, assieme agli amici di motovacanze.
    E stato il mio primo viaggio in gruppo con la moto e se avete un po' di pazienza ve lo racconto.
    Ultima modifica di Dal Santo Walter; 13-11-12, 15:56.

  • #2
    Giorno -18 pre incontro


    Martedì 3 aprile 2008

    Tutto inizia con un giro di telefonate per conoscersi e, se gli impegni reciproci lo permettono, magari incontrarsi di persona prima della partenza. Purtroppo per la maggior parte non é possibile,
    le distanze e il “da fare” prima di una lunga assenza da casa e dal lavoro non lo permettono, così riusciremo ad incontrarci solo in otto.

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    • #3
      Giorno -10 incontro a Milano

      Mercoledì 9 aprile 2008

      L’appuntamento é fissato alle 21 in un birrificio nei dintorni di Milano; per primi arrivano Andrea e Dania con Paolo, poco dopo anche Simone e Nadia, poi Paolo.
      Dopo le presentazioni si inizia inevitabilmente a parlare del viaggio, che sarà per i cinque anche la prima esperienza motociclistica in Africa (solo Paolo era già stato in Namibia, ma non in moto).
      Tra un filetto e una birra le chiacchiere scorrono, da “cosa facciamo nella vita” a “perché un viaggio di gruppo” o “come mai la Tunisia” arrivando, cosa inevitabile per dei motociclisti, a parlare delle nostre moto.
      Quella di Andrea in Tunisia girerà la boa dei 100.000 km, quella di Paolo invece - a dispetto dello splendido stato - ha già superato abbondantemente questo traguardo, la mia sembrerebbe una “bambina” a confronto
      con i suoi “soli” 23.000 (ma la mia non è una moto seria), poi c'è ma c’é quella di Simone a batterla, nuova di pacca.
      Il gruppo é simpatico, i 5 ragazzi mi sembrano molto motivati, si parla di aspetti pratici legati al viaggio (l’abbigliamento, la preparazione della moto, eventuali medicinali da portare, i documenti necessari),
      ma anche di cose meno serie e quando ci rendiamo conto che é ora di tornare a casa, perché l'indomani si lavora, siamo lì che ridiamo e scherziamo come amici di vecchia data.
      Mentre torno a casa penso che, anche se ne conosco solo una parte, questo gruppo promette bene.

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      • #4
        Giorno -2 partenza da casa

        Giovedi 17 aprile 2008

        L’appuntamento “ufficiale” é alle 15 di sabato al porto di Genova; in totale il gruppo sarà composto da 18 persone e 11 moto, o meglio, come buona parte del gruppo continuerà a sottolineare a mo’ di sfottò...”10 moto e uno scooter”,
        anche se io continuo ostinatamente a chiamarlo teneramente “la moto”.
        Io come di solito parto sempre 2 giorni prima, voglio visitare un po' il Monferrato ma c'è un problema, piove e fa freddo, alla sera inoltre non riesco a trovare un hotel in cui pernottare ed in un momento di sconforto,
        telefono a Giovanni che non conosco ancora e che sarebbe il nostro capogruppo, dicendogli che ho una mezza idea di ritornare a casa, lui mi assicura che le previsioni per il sabato saranno ottime.
        Trovo un hotel su per il Turchino dove passo la notte pensanto che domani inizia l'avventura in terra Africana.

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        • #5
          Giorno 0 partenza da Genova (ci siamo tutti)

          Sabato 19 aprile 2008

          Al mattino, apro la finestra e cosa vedo? il piazzale antistante all'hotel è pieno di Ferrari, per la precisione 14 Ferrari e 1 Lamborghini, dopo avere fatto la colazione esco con la macchina fotografica,
          deciso ad immortalare la mia "moto" in mezzo a tutto quel ben di Dio, vengo così a sapere che è un gruppo che va in Tunisia per un tour turistico, bene, vorrà dire che viaggeremo assieme.
          Alle 11 io sono gia dentro al porto di Genova e mi dirigo direttamente all'imbarco per Tunisi, ho tanto tempo a disposizione sono in largo anticipo, decido quindi di avvisare Giovanni che quando arriverà mi troverà li.
          Il gruppo sarà composto di 18 persone 11 moto e 1 scooter (il mio).
          Sono davanti alla nave (Chartage) in mezzo ad un mare di auto rosse ed l'entusiasmo è alle stelle, il cielo oggi è sereno, ma tira vento.
          Alle 14,30 mi telefona Giovanni, mi dice che sono arrivati tutti, manco solo io.
          Ma come, non vedi le Ferrari? io sono proprio sotto la nave per Tunisi.No non le vede, infatti io sono in un'altro posto, davanti ad una nave che non è la mia,bene dico, inverto la moto e vi raggiungo, sono solo 3 km, ma
          c'è un problema, dietro di me hanno gia chiuso i cancelli per scaricare le auto e camion arrivati da Tunisi, non mi resta che aspettare, sperando di non fare tardi.
          Alle 15,30 sono davanti alla nave giusta e finalmente conosco di persona i miei compagni di ventura.con i quali ci facciamo una risata per quanto accaduto.
          Conosco Antonio e Rosanna e Claudio e Vincenzina, veneti puntualissimi già dall’inizio (continueranno ad esserlo per il resto del viaggio) con le loro impeccabili RT tirate a lucido. Dopo poco arriva anche Francesco da Reggio Emilia,
          che é quello che ha fatto il viaggio più lungo (arriva da Ancona), non fa in tempo a fermarsi che già inizia a raccontarci di lui, ancora con il casco in testa...ovviamente vincerà l’oscar per la parlantina a fine viaggio.
          Ii nostri amici toscani (Alessandro e Manuela, Stefano e Monica), che stanno facendo una pausa caffé al bar del porto,
          All’appello mancano solo Giannicola da Lecce, che imbarcandosi a Salerno é già partito la sera prima (lo troveremo ad attenderci l’indomani a Tunisi).
          Sbrighiamo le formalità e dopo quasi un’ora ci fanno salire sulla nave, indicandoci di scendere nel garage più in basso e parcheggiare in fondo, praticamente il punto più basso a prua...”brutto segno, penso” ma non dico niente
          per non allarmare i compagni di viaggio (so per esperienza che di solito i mezzi leggeri li parcheggiano li quando c'è brutto tempo), stasera si balla ma non in discoteca.
          Mare mosso, quindi…alcune delle ragazze gia non si sentono bene, inizia lo spaccio di cerotti e pastiglie contro il mal di mare, restiamo in pochi a resistere nel salottino del bar, il resto della ciurma é a letto.
          All’ora di cena qualcuno “riemerge” dalla cabina, il percorso dalla cassa del self-service ai tavoli diventa la tappa più impegnativa del viaggio, stare in piedi senza ribaltare il vassoio si rivela più duro della guida
          sullo sterrato e gia si registra la prima caduta... ovviamente è la mia, scivolato con il vassoio pieno in mano su un ricordino di ha avuto qualche problema, vado giù con le gambe gambe all’aria. cena da ricomprare.
          La cabina è a 4 posti, siamo 2 coppie Simone e Nadia, io non riesco a respirare per un raffreddore preso il giorno prima, Nadia non vorrà piu condividere la camera con me per tutto il resto del viaggio.

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          • #6
            Giorno 1 arrivo a Tunisi

            Domenica 20 aprile 2008

            Siamo a Tunisi, cielo sereno, temperatura 22 gradi, niente vento, sono le 18 e tutto va bene.
            Hotel in centro città, grande lussuoso, moto parcheggiate al sicuro ed alla sera grande abbuffata di pesce in un ristorantino che ci avevano consigliato,
            Conosco finalmente anche Totto, lui era gia li ad aspettarci, grande è grosso, buono come il pane e farà la scopa.
            Ah, una cosa, ha un Gs, lui anche le vende, per questo motivo avrà da parte mia continui attacchi per convertirlo a qualche moto piu seria, sostenuto da altri 6 compagni di avventura,
            infatti su 12 moto, 7 sono Gs.
            Il mare si é calmato, inizio a vedere volti più rilassati e... coloriti; grazie alla bonaccia la nave arriva con due ore di anticipo e nel tardo pomeriggio siamo già in terra tunisina.
            Le procedure doganali sembrano prendere la giusta piega, si procede velocemente, almeno finché un turista tedesco non fa arrabbiare il doganiere di turno inserendosi col suo Maggiolino nella fila delle moto;
            il doganiere si infuria e ci manda via tutti e si chiude nel suo gabbiotto, poi dopo qualche minuto riprende lentamente il suo lavoro, tergiversando con ognuno in cerca di una sostanziosa mancia.
            Ma io sento già profumo d’Africa e non mi demoralizzo per così poco, dopo circa 40 minuti abbiamo terminato le formalità senza farci alleggerire il portafogli e riuscendo anche a farci rilasciare il permesso
            per i navigatori: ci chiedono una richiesta su carta intestata… che ridere quando l’addetto protocolla la nostra richiesta scritta a mano su carta intestata realizzata applicando un adesivo di Motovacanze sul retro
            della fotocopia di una cartina! Risolta anche l’ultima formalità iniziamo ad uscire alla spicciolata dal porto.
            così ci avviamo verso la città.
            Alla sera passeggiata nel centro della città, abbondante cena di pesce in un ristorante pseudo-italiano (che di italiano ha solo la lingua del menù), ma mangiamo bene (e tanto) in una saletta un po’ riservata,
            così abbiamo modo di conoscerci un po’...ora ci siamo proprio tutti.



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            • #7
              Giorno 2 Kairouan

              Lunedi 21 aprile 2008

              La giornata passa abbastanza in fretta,visitiamo alcune rovine romane sulla strada per Kairouan, nelle pause trascorriamo il tempo a chiacchierare del più e del meno, a conoscerci meglio e...brutto vizio dei motociclisti...
              si finisce a parlare di moto e inizia qualche affettuosa scaramuccia: i motociclisti fanno commenti sul mio maxi-scooter e i non BMWisti, capeggiati da me, sulle BMW (due settimane insieme gli non basteranno a capire perché
              io c'e l’abbia tanto con le moto dell’elica).
              In serata arrivo a Kairouan.Hotel la Casbah 5 stelle, hotel molto bello costruito dentro un forte della città vecchia, 2 piscine ed abbondante pasto al serv service.
              Visitiamo anche la grande moschea di Sidi Ubca, considerata il una delle 7 zone sacre per l'Islam,costruita nel 670 d.c., poi ho il tempo anche per visitarne un'altra, quella delle 3 porte, piu piccola e piu bella.
              In serata, ci sarebbe in programma la visita ad una fabbrica di tappeti, ma io sapendo come vanno queste cose decido di non aggregarmi, anzi nei pressi della fabbrica vengo abbordato da personaggi che insistono perche
              visiti la fabbrica, me ne libero in fretta, promettendo che tra qualche minuto sarebbe arrivato un gruppo che erano li apposta per comperarne, ho dovuto vendere i miei compagni per salvarmi.
              Le antiche cisterne dell'acqua di kairouan,che Totto ha definito pozzanghere, secondo me non meritano di perdere tempo.
              Molto interessante invece è il giro della Medina, con artigiani che lavorano con sistemi e macchinari antichi che si perdono nella notte dei tempi.

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              • #8
                ciao Walter

                Complimenti
                www.marcellocarucci.it

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                • #9
                  Giorno 3 Gafsa

                  Martedi 22 aprile 2008

                  La tappa di oggi prevedrebbe Il trasferimento verso Gafsa, sono solo 250 km,
                  Durante il tragitto, ci fermiamo nei pressi delle rovine dell'antica citta romana di Sufetula, molto grande e ben conservata, merita una visita.
                  Orde di bambini delle scuole ci circondano, vogliono sapere chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, i motociclisti fanno sempre un certo effetto sui bambini.
                  a metà giornata arriva la fame, si cominciano a vedere lungo le strade dei pseudo ristoranti, fatti con qualche mattone, dove alla mattina in strada uccidono una pecora e poi per chi vuole la fanno ai ferri, carne ottima,
                  da bere solo acqua o bibita analcolica, igiene cosi, cosi, per questo alcuni si comperano solo della frutta, non si fidano, non sanno quello che si perderanno.
                  Un buon pasto, con tanta carne, poca verdura e poco pane, per posate le mani, ma cosa imposta, la carne è deliziosa, il sole picchia e la compagnia è ottima.
                  Campi sterminati di ulivi, qualche villaggio, qualche incrocio dove la polizia ferma il traffico per farci passare, bella la Tunisia. specialmente la parte sud.
                  È bello notare che lo stato tunisino sta cercando di recuperare le rovine con interventi conservativi: diversi operai lavorano al restauro del campidoglio e dell’anfitetatro intagliando la pietra e ricostruendo le parti mancanti…
                  peccato che per i metodi d lavoro e per l’organizzaizone (per ogni persona che lavora ce ne sono due che guardano) ci vorrà più o meno il tempo che è passato dalla loro costruzione ad oggi.
                  Dopo una foto di rito ci rimettiamo in marcia, destinazione la cittadina di Zagohuan da cui ci dirigeremo verso El Fahs, nelle cui vicinanze visitiamo un'altro il sito romano di Thuburbo Majus.
                  L’insediamento é in parte ben conservato e si estende su una vasta area, é una buona occasione per fare una passeggiata e il clima é ideale; l’unico elemento di disturbo é un venditore di finti reperti archeologici che continua
                  a seguirci illustrandoci il sito nonostante gli avessimo fatto capire che non volevamo essere accompagnati...basterà qualche dinaro per liberarcene.
                  In serata, nuvoloni neri all'orizzonte minacciavano acqua per la notte, invece niente, neanche una goccia, non vedremo piu una nuvola durante il resto del viaggio.
                  In serata arrivo all'hotel JUGURTHA PALACE a Gafsa, abbiamo fatto un po' di confusione all'arrivo in città, perchè esiste un'altro Hotel Palace in centro, il nostro invece si trova in periferia, in mezzo ad un bel palmeto.
                  da domani, comincerà la parte piu bella del viaggio, gia si sente l'odore della sabbia, dei cammelli e del Sahara.


                  Ultima modifica di Dal Santo Walter; 12-11-12, 21:56.

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                  • #10
                    Alla sera a Gafsa

                    cominciamo a conoscerci, con qualcuno piu di altri si instaura un feeling meraviglioso, si susseguono scenette non preparate come se ci conoscessimo da sempre, che bella gente che ho trovato.

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                    • #11
                      Giorno 4 Tamerza

                      Mercoledi 22 aprile 2008.

                      Al mio risveglio la vista dalla finestra dell’albergo mi dà ragione: ci attende una splendida giornata di sole. di buonora incontriamo l’autista del nostro pick-up, facciamo colazione,
                      purtroppo nei giorni seguenti non lo vedremo piu, doveva scortarci durante tutte le tappe nel deserto, anche per avere un minimo di assistenza, ma sparì con l'anticipo, con una scusa o con un'altra ci ha tirato il pacco.
                      Verso le 8 arriva anche la nostra guida,che dovrebbe portarci in un posto speciale, ma si incazza subito, perche qualcuno di noi è in ritardo, e dove dobbiamo andare non ci aspettano.
                      Alle 10 siamo a sulle montagne LEZARD ROUGE, dove ci aspetta un bel viaggio su un antico treno d'epoca, era di proprietà del principe di Tunisia Bey, trasformato ora per uso turistico.
                      Esperienza fantastica, attraversiamo orridi,caverne, canyon delle GORGES dell'OUED SELJA, ogni tanto un piccolo villaggio disperso tra le gole, dove decine di bambini rincorrevano il treno
                      nella speranza di ricevere qualche caramella o qualche soldino, non ci sono strade, solo la ferrovia, teatro delle riprese del film con INDIANA JONES.mancava solo l'assalto al treno, il percorso dura circa 3 ore.
                      Ogni tanto, il treno si fermava per permetterci di fare alcune foto, unico problema un gruppo di francesi maleducati che si sono impossessati di alcuni posti in mezzo a noi, spostando i nostri caschi, noi ci eravamo sistemati
                      nell'ultima carrozza, per stare per conto nostro e fotografare meglio, ma questi intrusi arroganti stavano rovinando tutto, Come al solito ci abbiamo pensato io e Totto, che essendo i piu grandi e grossi con vari stratagemmi
                      li abbiamo costretti a cambiare vagone, ma prima che si spostassero gli ho ricordato garbatamente che i campioni del mondo in carica eravamo noi,loro solo secondi e con l'infamia di Zidane.
                      Nel primo pomeriggio ritorno alla stazione di partenza e via in direzione di Tamerza, per vedere le oasi di montagna.
                      La strada si snoda come un serpente, tra queste montagne brulle, niente vegetazione, qualche palma ogni tanto che vive chissà come, solo noi, 10 moto e 1 scouter felici.
                      Arrivo in serata (verso le 17) nell'hotel TAMERZA PALACE 4 stelle, con vista mozzafiato di una città morta sottostante al tramonto.tra le case consumate dal sole qualche palma isolata.
                      La foto postata, è stata fatta dal mio balcone.





                      Ultima modifica di Dal Santo Walter; 16-11-12, 02:56.

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                      • #12
                        Bel racconto e belle foto Walter... peccato che tu preferisca polemizzare sulle BMW che scrivere e raccontare le tue bellissime esperienze.
                        BMW R1200RT Lady Blue
                        http://giulio1954.com
                        http://viaggiandoincontrare.com

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                        • #13
                          Giulio, Aspetta e vedrai

                          il mio trionfo sarà completo

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                          • #14
                            Bello continua.

                            Due facciaccie del tuo gruppo le conosco -....
                            Reports : 1975-2007 (non scrivevo reports) - 2008 Giro Mediterraneo - 2009 A cavallo del Danubio - Passi Alpini/Strade Panoramiche Austriache - 2010 Long Way Stan; Asia Centrale - 2012 Il Grande Caucaso; l'equilibrio instabile - 2013 NK - dal 2014 nulla

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                            • #15
                              Originariamente inviato da trottalemme Visualizza il messaggio
                              Bel racconto e belle foto Walter... peccato che tu preferisca polemizzare sulle BMW che scrivere e raccontare le tue bellissime esperienze.
                              Secondo me ha subito un trauma nell'infanzia: forse è stato investito da una BMW da piccolo... ma ormai dobbiamo tenercelo così...

                              Scherzi a parte, vai vai Walter continua che è molto bello il tuo racconto.
                              BMW R1200GS ADV "Olivia" - F650GS "Pippo"
                              Il nostro sito

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