Originariamente inviato da o-ring
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Caponord: siamo tornati! :-)
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Originariamente inviato da bikelink Visualizza il messaggioguarda..ci sono talmente tanti posti in norvegia da godersi che arrivare su a CN a tutti i costi è SECONDO ME uno spreco. ovviamente è una mia opinione personalissima.
.. Forse"Per chi ha la consapevolezza basta solo un accenno. Per le masse indifferenti la mera conoscenza è inutile. " Haji Bektash Veli - Eli, Eli, lema sabachtani ?
Transalp xl600; Vfr 750 F; Ducati Gt1000; Mt03;Tiger 800 Abs
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Originariamente inviato da Bud Visualizza il messaggio...hai scritto tutto sto popò de robba.....e nun ce dici niente delle Norvegesi, Svedesi, Finlandesi.....tanto Valeria non legge.... e dillo perchè t'hanno bloccato la carta...e dddai...dillo
Scherzi a parte, bentornati in quel dell'Umbria89' Aprilia 50 ETX - 92' Gilera 125 RT - 98' Africa Twin "Elise" - 04' Varadero
Non c'è cattivo + cattivo di un buono quando diventa cattivo
At salut zio Ginoe
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Originariamente inviato da Bud Visualizza il messaggio....bene bene, hai spiegato il Punto 12...ora c'è il 13....facci vedere qualche foto delle bionde che ti hanno prosciugato la carta.....
Punto 13. Per mia fortuna la carta non è stata prosciugata, ma solo bloccata (anche perchè di bionde lungo la strada abbiamo trovato solo le renne ).
I fatti: dopo un paio di giorni di utilizzo della carta (Bankamericard VISA emessa direttamente, non tramite banca intermediaria), vado ad un distributore e la carta non viene accettata; poco male, penso io, magari non hanno il collegamento o non accettano le carte straniere negli sportelli automatici (cosa che accade spesso in Norvegia); paghiamo e proseguiamo, dopodichè arrivano a me e a Valeria delle strane comunicazioni dalla sua banca in cui si invita a prendere contatto per comunicazioni urgenti. Lei ha usato una VISA emessa da Unicredit. E' venerdì sera e non possiamo chiamare nessuno, quindi aspetteremo lunedì. Il sabato mi chiama mio fratello e mi dice che è arrivato un telegramma a casa dalla Bankamericard in cui si sollecita la chiamata ad un numero di telefono per comunicazioni urgenti interenti la carta di credito .... (la mia bloccata).
Arriva il lunedì e Valeria chiama la sua banca, scoprendo che la sua carta non è stata bloccata grazie a un nostro amico che lavora in filiale, che si è assunto la responsabilità di farla lasciare attiva, altrimenti il sistema voleva bloccarla a tutti i costi (il venerdì sera, mentre sei all'estero e con pochi soldi liquidi...mica è una cosa da poco!!), perchè ci sono dei controlli automatici che quando leggono una movimentazione anomala rispetto alle abitudini normali, fanno partire una richiesta di blocco cautelativa, per sospetto uso fraudolento della carta.
In pratica la stessa cosa è accaduta a me; l'ho scoperto quando ho chiamato il numero indicato nel telegramma; loro volevano un riscontro circa alcuni movimenti fatti negli ultimi giorni; ho spiegato la situazione e ho chiesto cosa dovessi fare per il futuro, cioè se dovessi avvisare preventivamente; loro mi hanno risposto che sarebbe stato meglio, e già che c'ero se potevo dire quando avevo intenzione di rientrare (alla faccia della privacy!!!), dopodichè mi ha sbloccato la carta e non ho avuto più problemi.
Ora io mi chiedo: se non avessi avuto nessuno a casa come avrei fatto a capire qual'era il problema? Io sono in giro per la Scandinavia e voi mi mandate un telegramma a casa? Quindi date per scontato che la carta mi è stata rubata, senza darmi alcuna possibilità di controbattere e di spiegare. E se la carta non la uso quando sono in viaggio, cosa ci devo fare? Serve forse per spianare le piste di coca?
Va bene la cautela, ma mi è venuto da dire che viviamo proprio nel paese di Totò e Peppino, dove ogni cosa assume la connotazione del paradosso.
E alla fine ce la siamo cavata perchè per fortuna io ho altre due carte e quella di Valeria non è stata bloccata grazie all'intervento del nostro amico.
Aggiungo che, sebbene mi fosse stato detto che per i pagamenti carburante non c'erano costi aggiuntivi, in realtà ho scoperto che spesso ci sono, e sono diversi a seconda di chi ha emesso la carta; in una carta mi hanno applicato l'1%, mentre su un'altra nulla.
Quindi, quando partite per un lungo viaggio all'estero, non fidatevi di portare solo una carta di credito, e se potete portate anche un tot di soldi liquidi per far fronte alle spese almeno di 3 giorni.Gabriele da Gubbio
Moto Guzzi Bellagio 940 2009 - Honda Transalp 650 2003 - BMW R 1100 RT 2000 - Moto Guzzi California EV 2005 - - Vespa 50 special 4 marce 1981
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Originariamente inviato da zivas Visualizza il messaggioEbbene soddisferò la tua curiosità!
Punto 13. Per mia fortuna la carta non è stata prosciugata, ma solo bloccata (anche perchè di bionde lungo la strada abbiamo trovato solo le renne ).
I fatti: dopo un paio di giorni di utilizzo della carta (Bankamericard VISA emessa direttamente, non tramite banca intermediaria), vado ad un distributore e la carta non viene accettata; poco male, penso io, magari non hanno il collegamento o non accettano le carte straniere negli sportelli automatici (cosa che accade spesso in Norvegia); paghiamo e proseguiamo, dopodichè arrivano a me e a Valeria delle strane comunicazioni dalla sua banca in cui si invita a prendere contatto per comunicazioni urgenti. Lei ha usato una VISA emessa da Unicredit. E' venerdì sera e non possiamo chiamare nessuno, quindi aspetteremo lunedì. Il sabato mi chiama mio fratello e mi dice che è arrivato un telegramma a casa dalla Bankamericard in cui si sollecita la chiamata ad un numero di telefono per comunicazioni urgenti interenti la carta di credito .... (la mia bloccata).
Arriva il lunedì e Valeria chiama la sua banca, scoprendo che la sua carta non è stata bloccata grazie a un nostro amico che lavora in filiale, che si è assunto la responsabilità di farla lasciare attiva, altrimenti il sistema voleva bloccarla a tutti i costi (il venerdì sera, mentre sei all'estero e con pochi soldi liquidi...mica è una cosa da poco!!), perchè ci sono dei controlli automatici che quando leggono una movimentazione anomala rispetto alle abitudini normali, fanno partire una richiesta di blocco cautelativa, per sospetto uso fraudolento della carta.
In pratica la stessa cosa è accaduta a me; l'ho scoperto quando ho chiamato il numero indicato nel telegramma; loro volevano un riscontro circa alcuni movimenti fatti negli ultimi giorni; ho spiegato la situazione e ho chiesto cosa dovessi fare per il futuro, cioè se dovessi avvisare preventivamente; loro mi hanno risposto che sarebbe stato meglio, e già che c'ero se potevo dire quando avevo intenzione di rientrare (alla faccia della privacy!!!), dopodichè mi ha sbloccato la carta e non ho avuto più problemi.
Ora io mi chiedo: se non avessi avuto nessuno a casa come avrei fatto a capire qual'era il problema? Io sono in giro per la Scandinavia e voi mi mandate un telegramma a casa? Quindi date per scontato che la carta mi è stata rubata, senza darmi alcuna possibilità di controbattere e di spiegare. E se la carta non la uso quando sono in viaggio, cosa ci devo fare? Serve forse per spianare le piste di coca?
Va bene la cautela, ma mi è venuto da dire che viviamo proprio nel paese di Totò e Peppino, dove ogni cosa assume la connotazione del paradosso.
E alla fine ce la siamo cavata perchè per fortuna io ho altre due carte e quella di Valeria non è stata bloccata grazie all'intervento del nostro amico.
Aggiungo che, sebbene mi fosse stato detto che per i pagamenti carburante non c'erano costi aggiuntivi, in realtà ho scoperto che spesso ci sono, e sono diversi a seconda di chi ha emesso la carta; in una carta mi hanno applicato l'1%, mentre su un'altra nulla.
Quindi, quando partite per un lungo viaggio all'estero, non fidatevi di portare solo una carta di credito, e se potete portate anche un tot di soldi liquidi per far fronte alle spese almeno di 3 giorni.
Inoltre è quasi inutile avvisare prima di partire: la bloccano ugualmente.Gold Wing DCT '18: km 93.000 -GW1500 '98: km 998.805. www.gold-wing.it - Marcello Anglana
AFRICA - GIRO MONDO - ITALIA-GIAPPONE - MEDIO ORIENTE - MONGOLIA - LA META È LA STRADA
PANAMERICANA - Il Forum dei Motoviaggiatori
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Punto 14. Mentre eravamo a Caponord mi arriva un messaggio di M@X che mi informa che Bill è in salita verso la meta, e mi dice che gli ha dato il mio numero per entrare in contatto e magari incontrarsi.
Comincia lo scambio dei messaggi e capiamo che Bill è un paio di giorni dietro a noi; lo informo che probabilmente riusciremo a incontrarci alle Lofoten, dal momento che dopo Caponord abbiamo intenzione di prenderla con più calma; in effetti così è stato: abbiamo fatto una notte ad Alta, poi una vicino al Trollfjorden, e poi siamo saliti sulle famose isole, dove Bill dopo un pò ci comunica di avere problemi con la catena di trasmissione; mi offro di raggiungerlo ma lui in poco tempo mi risponde che per il momento ha risolto e che quindi ci incontriamo lungo la strada per A.
Poco prima di arrivare al paese in effetti lo intercettiamo lungo la strada, e dopo i saluti, decidiamo di andare subito a cercare da dormire, visto che è mezzo pomeriggio e non è il caso di perdere tempo.
Incontriamo quindi Massimo, di cui ho parlato sopra, e tutti insieme andiamo a casa, dove organizziamo una cenetta cordiale e piacevolissima, grazie anche ai beveraggi gentilmente offerti da Bill
Il giorno dopo, una volta sbarcati a Bodo, ci separiamo perchè lui ha bisogno di fare la strada più dritta possibile, viste le condizioni della sua catena (che poi sarà costretto a sostituire più a sud), mentre noi prendiamo la costiera 17, dove il giorno dopo ritroveremo anche Massimo.
Nel mentre sapevamo già che c'erano 'i Frushi' che salivano, e veniamo informati che sono bloccati a Monaco per un problema all'alternatore. Alla fine dopo qualche giorno, a riparazione avvenuta (racconteranno loro i dettagli), ripartono e riusciamo a darci uno pseudo appuntamento dalle parti di Bergen, più o meno in zona est rispetto alla città; Andrea mi dice che il giorno dopo il primo che trova da dormire messaggia l'altro con la posizione da raggiungere. Noi provenienti da Sogndal, veniamo colpiti da una pioggia fitta che non ci permette di fare altre soste fino a destinazione; arrivati in zona, con il GPS dirigiamo al Lone Camping, il primo che ci capita a tiro; davanti la reception prendo il telefono e controllo i messaggi; ce ne sono 3, in cui Andrea mi informa che hanno preso una sistemazione da 4 al.....LONE CAMPING! Mi giro a destra e vedo la loro moto parcheggiata e li informo che siamo all'ingresso, che escano fuori per venirci a prendere.
Così passiamo una serata, due notti e un giorno insieme, per visitare la città di Bergen.
Due giorni dopo ci separiamo e mentre loro si dirigono a Roros, noi prendiamo la strada per l'ultima nostra ambita tappa: il Preikestolen.
Per noi Bill è stata una piacevole scoperta, un caro amico e persona squisita, che avremo modo di rivedere ancora nell'ultima tappa del nostro viaggio, fatta vicino a casa sua, dove abbiamo alloggiato in un bell'albergo procuratoci da lui, e gustando una succulenta cena vegetarian-compatibile preparata con le sue mani.
Frush e Miciamoto invece sono vecchie conoscenze nonchè cari amici, con cui abbiamo condiviso ormai un certo numero di giretti, anche di più di un giorno.
Non appartengono al forum, ma lungo la via, oltre al simpatico Massimo, salendo a Caponord abbiamo incontrato anche Floriano e sua moglie (di cui mi sfugge il nome), goriziani a bordo di una VFR (non v-tec), rivisti poi sulla rupe, e con cui abbiamo gustato il sole di mezzanotte chiacchierando piacevolmente.
Gli altri italiani che abbiamo incontrato erano due signori di Verona a bordo di una Norge grigia, con cui non abbiamo fatto le presentazioni, ma ci siamo incontrati dopo Caponord ancora ad Alta, e penso sull'autostrada tedesca al rientro (li ho salutati strombazzando e mi hanno risposto con grandi saluti...sono sicuro che fossero loro).
STOP! Di tutti i motociclisti italiani che mi aspettavo di incontrare, abbiamo visto solo questi, in barba al mito secondo cui è un viaggio semplice dove vanno un mucchio di persone!Gabriele da Gubbio
Moto Guzzi Bellagio 940 2009 - Honda Transalp 650 2003 - BMW R 1100 RT 2000 - Moto Guzzi California EV 2005 - - Vespa 50 special 4 marce 1981
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Originariamente inviato da zivas Visualizza il messaggiola benzina spesso sopra gli 1,9 euro al litro, a Honningsvaag era sopra i 2 euro
un panino semplicissimo e una bottiglia da mezzo litro di Fanta, siamo sui 20 euro
Una bottiglia d'acqua da mezzo litro costa 3,5 euro anche al supermercato
i traghetti dei fiordi costano come minimo 8 euro (quelli da 5 minuti), ma quasi sempre costano sui 15
per entrare alla rupe di Caponord si paga 60 euro (in due con la moto)
il tunnel per andare all'isola di Mageroya costa 15 euro a passaggio
Le Hytter vanno da un minimo di 35 euro (spartanissima, solo con letti e un tavolo) a 120 euro nelle zone più turistiche
Gli alberghi sono inavvicinabili; l'ultima notte a Kristiansand abbiamo pagato 250 euro
Per fortuna col cibo ci siamo attrezzati autonomamente, altrimenti avremmo speso forse il doppio dei 4000 euro che abbiamo lasciato al popolo finnico.
Ecco perchè il viaggio in moto a Capo Nord è: "IL VIAGGIO".
Perchè dopo che l' hai fatto......non hai più i soldi per farne altri!
Scherzi a parte, post interessantissimo.
Daniele su Transalp 600 del '92
__________________________________________________ ________________
Attento a ciò che desideri....perchè potresti ottenerlo ! (cit. O.W.)
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Originariamente inviato da stac Visualizza il messaggioIl gps lo tenevi alimentato anche sotto la pioggia?Gabriele da Gubbio
Moto Guzzi Bellagio 940 2009 - Honda Transalp 650 2003 - BMW R 1100 RT 2000 - Moto Guzzi California EV 2005 - - Vespa 50 special 4 marce 1981
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Originariamente inviato da maxabb Visualizza il messaggioVero. Ma arrivi in norvegia ed è la prima volta che ci vai, a duemila miglia da casa e dici "no non vado a capo nord perchè è uno spreco ?"
.. ForseBricciola goldwing 1800-slowbikerclub-BRADS,NX 650 Dominator - FTLL sezione Liguriawww.pinguinoblu.net
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Originariamente inviato da maxabb Visualizza il messaggioVero. Ma arrivi in norvegia ed è la prima volta che ci vai, a duemila miglia da casa e dici "no non vado a capo nord perchè è uno spreco ?"
.. Forse
certo la coperta puo' essere corta..a seconda dei punti di vista. ma per come siamo fatti noi preferiamo approfondire le zone compatibilmente con le nostre tempistiche.
poi giustamente ognuno insegue il proprio sogno e cerca soddisfazioni di conseguenza.Bikelink
---------
slowRide
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Punto 15. Le gomme Michelin Pilot Road 3 era la prima volta che le montavo (al posteriore ho la misura 160, quindi non esiste la specifica B per le moto pesanti); a parte il prepotente effetto autoraddrizzante che si avverte quando si frena in curva, direi che nei primi 2000 km facevano un rumore a dir poco assordante; dopo 6000 km mi sono accorto che cominciavano a consumarsi male, molto ai lati (soprattutto quello sinistro, forse per via del profilo delle strade norvegesi che è leggermente a V rovesciata in senso longitudinale) e poco al centro; ho controllato quindi la pressione che era effettivamente bassa, e ho capito che dovevo gonfiarle molto se volevo tornarci fino a casa; quindi, mentre le altre gomme le ho sempre gonfiate a 2,9 (post) e 2,5 (ant), ho deciso di gonfare a 3,3 la posteriore e a 2,7 l'anteriore.
In questa configurazione il consumo della posteriore è tornato equilibrato e la situazione dei fianchi si è stabilizzata, mentre avendo l'anteriore più dura è diminuito l'effetto autoraddrizzante.
Da qui ho capito che la carcassa di queste gomme è inesistente, ben diversa da quella delle Pirelli che mi consentirono di fare 1000 km in un giorno, passo del Rombo compreso, con la gomma a terra, senza nemmeno rovinarsi; al ritorno feci riparare la foratura e continuai ad usarle per altri 2000 km circa.
La storia della pressione a 3,3 me l'ha confermata anche Frush quando ci siamo incontrati: anche lui con queste gomme gonfia parecchio.
Quindi, in conclusione, dopo 11600 km (compresi i 50 fatti prima di partire per il viaggio), e visto che l'usura è fatta male, ma il battistrada ancora c'è, direi che la mescola della parte centrale è praticamente legno, mentre quella dei fianchi è chewing gum, e la carcassa non esiste. Però, stando bene attenti al corretto gonfiaggio, direi che è una gomma che permette di fare un lungo viaggio senza preoccuparsi del rischio di doverla cambiare lungo la via, il tutto nella più completa sicurezza.
Dimenticavo di dire che l'anteriore è ancora in perfette condizioni, che io stimo a circa il 50% del consumo.
Riguardo ai compressori dei distributori, anche questa volta ho trovato quelle maledette cannette rigide con la testa angolata, fatte per non far sporcare le manine ai sardomobilisti; se non avessi avuto la prolunga, sarei rimasto a piedi di sicuro, come quando bucai la Pirelli e non potei gonfiare per tutta l'Austria e fino al rientro in Italia.
Quindi consiglio a tutti di procurarsi dal gommista una prolunga in gomma da 15 cm da tenere nella trousse degli attrezzi, oppure di montare le valvole a 90 gradi, onde evitare qualunque problema di gonfiaggio quando si va in questi paesi.Gabriele da Gubbio
Moto Guzzi Bellagio 940 2009 - Honda Transalp 650 2003 - BMW R 1100 RT 2000 - Moto Guzzi California EV 2005 - - Vespa 50 special 4 marce 1981
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Originariamente inviato da KIWI99 Visualizza il messaggio
Ecco perchè il viaggio in moto a Capo Nord è: "IL VIAGGIO".
Perchè dopo che l' hai fatto......non hai più i soldi per farne altri!
Scherzi a parte, post interessantissimo.
3/4000 km di norvegia senza pagare un casello e nemmeno le entrate in città (che x le auto e i 4 ruote si pagano..)
sono da ricordare. la strada atlantica , i ponti, i tunnel pazzeschi in alcuni tratti da noi sarebbero oggetto di biglietti, caselli e menate simili.Bikelink
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slowRide
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Il Punto 16 è sgradevole da raccontare, perchè mi constringe a dire che dopo circa 10.000 km percorsi all'estero senza alcun pericolo, a 30 km da casa abbiamo rischiato la vita per ben due volte. La prima sulla E45, nei pressi di Umbertide, dove marciavo a sinistra dopo aver fatto un sorpasso e per la presenza di molte buche sulla corsia di destra, senza nessuna macchina intorno (traffico assente); faccio per rientrare nella giusta corsia e mi accorgo per miracolo con la coda dell'occhio che un cretino mi stava sorpassando da destra, senza nessun preavviso nè sfareggiamento (un'istante prima avevo guardato gli specchietti e non c'era nessuno). Lo mando ovviamente dove avrebbe dovuto andare, e mi sposto a destra in modo da consentire il sorpasso nella corretta maniera.
Dopo pochi km esco dalla 4 corsie e imbocco la Montecorona-Gubbio, dove prima di una curva un pazzo su una Opel bianca mi fa il pelo (ma veramente vicino!) e sorpassa me e la macchina che mi precede in un punto prima di una curva coperta, e con grandissimo rischio; incazzato nero decido di stargli dietro e di memorizzare la targa, che lì per lì ho tenuto a mente, ma appena arrivato a casa purtroppo non la ricordavo più, forse per la stanchezza. Questo tipo in 20 km ha fatto almeno 10 sorpassi azzardati, e per fortuna di chi veniva in senso contrario gli è andata sempre bene.
BENTORNATI IN ITALIA!Gabriele da Gubbio
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