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Galoppata a Bolsena

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  • Galoppata a Bolsena

    2 ottobre, mi faccio una bella galoppata verso sud, giusto giusto per incontrare persone che da una vita non vedevo, tutta gente conosciuta grazie all'acquisto della mia prima moto usata (Fazer 600 del '98) grazie alla quale partecipavo a incontri a livello nazionale organizzati dal forum che ne raggruppava i possessori.
    Un gran bel periodo, che suscita desiderio di amarcord e un po' di nostalgia.
    Parto presto, e non c'è niente di meglio che aver di fronte una giornata dove lasciar scorrere la moto e i pensieri.
    Il meteo non sembra dei migliori, ma guardando le previsioni sarebbe andato a migliorare calando verso il Lazio. A dir la verità me lo aspettavo meno ingrugnato, come pure la temperatura, decisamente freschetta...
    Per la discesa opto per la praticità, facendo rotolare le gomme sulle strade più gettonate e scorrevoli, Cassia compresa, che magari è bella come dintorni ma non certo per la tecnicità del tracciato. Riguardo al puro gusto della guida mi rifarò nel pomeriggio.

    Lungo la Cassia


    Paesaggio tipico toscano nei pressi di Bagno Vignoni


    Cassia sinuosa


    Chiesa della Scala, sulla via Francigena nei pressi di Gallina


    Ore 10 arrivo a Bolsena e visto che sono in anticipo rispetto a quel che mi aspettavo decido di andare incontro al gruppo di biker che nello stesso momento stanno partendo da Orvieto.
    Sarebbe stato bello incrociare il gruppone on the road, peccato però che grazie ad una triangolo di strade non riesco nell'intento. Io verso di loro su uno stradello, loro in direzione Bolsena su altro stradello praticamente parallelo. Dopo 200 km di trasferimento ecco come perdersi in 7 km totali, accident' a me e alle mie idee...
    Va beh, a quel punto mi godo al piccolo trotto i dintorni di Bolsena, visto che il gruppone si fermerà per una sosta in quel di San Lorenzo Nuovo.

    Panorama sul lago di Bolsena dalla SP53


    Bolsena: Rocca Monaldeschi della Cervara


    Mi infilo in strade minori, di quelle che usi per attraversare zone dedicate alla pastorizia e che, non nascondo, piacciono parecchio.
    Il cielo sereno e il bel solicchio mi fanno stare proprio bene, finalmente!

    Grotte di Castro



    E finalmente ci siamo, ecco l'attimo tanto atteso. Arrivo a San Lorenzo, dove su un incrocio semaforico trovo uno di loro che è fermo a fare da staffetta indicando al gruppo dove svoltare. Gli chiedo urlando "vado bene per di quaaaa?" e lui appena mi riconosce mi schiocca un gran sorrisone. Non si aspettava di trovarmi lì, così come altri. E' stata proprio una bella mezz'ora, fatta di abbracci e di veloci riassunti semiseri di vita. Bello sentirsi accolti così!

    Chiara, Franco, io e Matteo subito dietro


    Gruppone felice


    Purtroppo è già l'ora dei saluti, loro da una parte, io da un'altra. Non ce l'avrei mai fatta a rientrare presto dal luogo da loro prescelto per pranzare, per cui mi accontento così visto il programma della serata, fatto di birra artigianale e musica.
    Mezz'ora più mezz'ora meno ho circa cinque ore da spendere al piccolo trotto e decido di investirle facendo un bel po' di curve su strade più o meno conosciute e che, percorrendole, mi fanno pensare a quanta fortuna ho nell'averle "dietro casa".
    Faccio un bel taglio in tralice nella mia bella Toscana, risalendo verso il massiccio del Monte Amiata, toccando da prima Castell'Azzara e godendomi non poco il tratto che mi fa arrivare a Santa Fiora, dove mi fermo per trangugiare un pezzo di pizza al taglio.

    Santa Fiora e la Strommina al riposo sulla dx



    Santa Fiora vale una visita, anche solo per scendere alla Peschiera, una grande vasca nei pressi della quale si trova la chiesa cinquecentesca della Madonna della Neve, sotto la quale c'è la sorgente del fiume Fiora.
    Oggi non ho tempo e mi accontento del ricordo di una visita fatta anni fa, insieme a Scintillone&consorte. Oggi ho tempo solo per smotorare, e allora via, di nuovo in sella in direzione nord-ovest (altrimenti che tralice è?), tra curve e castagni.

    Arcidosso


    Curva che ti ricurvo mi fermo per un caffè. Accanto al bar una chiesa, e tra bar e chiesa un porticato, e sotto al porticato una folta tavolata.
    Fa caldo e fa un po' strano, a ridosso dell'Amiata, sentire i commensali che protestano per avere i gamberi in quella che deve essere una colossale magnata di pesce!

    Civitella M.ma


    Continuo a tagliare in tralice, sfiorando Roccastrada, rasentando Massa M.ma per prendere la SR439 in direzione Larderello.
    Quanto mi piacciono queste strade immerse nel verde. Sono "confortanti" per guida e panorami, un corso olistico condensato.

    Vista sul mare nei pressi del bivio per Monterotondo


    Mi dondolo lungo questa strada che da qualche anno percorro spesso, sempre con molta soddisfazione, per guida e panorami si ma anche per la quasi totale assenza di traffico.
    Passo Larderello, dove consiglio la visita al museo e alla seguente dimostrazione presso una valvola di sfiato di un tratto ormai in disuso. Un boato assordante!

    Le torri di raffreddamento di Larderello


    In breve mi trovo a Saline di Volterra da dove punto deciso casa. Però il sole...la luce...i dintorni....ma come si fa a non fermarsi per cercare di catturare attimi che stanno sfuggendo?

    Foto che non rendono giustizia ai paesaggi...




    Quando si ha tempo si finisce col perder tempo e da far presto si fa tardi, per cui gassssss e via a casa.
    Non voglio perdermi una serata speciale in un posto speciale, dove speciali sono anche i gestori, la festa di fine estate organizzata dal Birrificio Agricolo Poggio Rosso, un posto conosciuto da poco ma che è già entrato nel cuore, adagiato sulle morbide colline pisane, dove viene prodotta birra a partire dalla coltivazione dei cereali, ottenendo l'energia necessaria dal sole tramite pannelli solari e il vapore da una caldaia alimentata a nocciolino.
    Il birraio inoltre è pure bassista e...la serata viene fuori perfetta!





    Si dai, direi che con questo posso chiudere una stupenda giornata passata all'aria aperta e andare a letto soddisfatto!
    Carlo, bighellone su V-Strom 650 '15....'na motoretta!
    Il "cosa" più che "con cosa" - BFS n°8 dal 08/10/16
    https://dagasse69.blogspot.com/

  • #2
    Complimenti Carlo !!!
    I Viaggi di Batty e Vica

    Officially awarded the title BFS n1

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    • #3
      Tutto molto bello, Carlo ma.....che pessime frequentazioni in passato, addirittura Scintillone!!!!

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      • #4
        Oh bravo Carlo, è sempre piacevole leggere i tuoi report!
        LA VITA È UN VIAGGIO E CHI VIAGGIA VIVE DUE VOLTE!

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        • #5
          è un giro abbastanza impegnativo, da fare in un giorno! la cassia in val d'orcia a me piace abbastanza anche come guidabilità, ci sono alcuni curvoni dove all'uscita non sai bene quanto chiudono e devi andare a memoria

          santa fiora per me è il paese più bello dell'amiata versante grossetano. invece la zona di larderello non mi è mai piaciuta molto, ma è da dire che non ci passo da tempo.

          e poi la serata è stata l'ideale per concludere la giornata!
          Moto Guzzi Breva 1200 "cigno nero" (200.000km). club degli illusi tessera n. 92 BFS n 13
          è severamente vietato dare da mangiare alle scimmie altrui....

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          • #6
            Bravo Carlo... ricordo bene il doppio filare di cipressi vicino a San Quirico, così come "i cipressi del Touring" che sicuramente conoscerai (foto qui) e anche io sostengo che il borgo Santa Fiora (visitato lo scorso inverno) sia bellissimo.
            IL_BianConiglio
            Cavaliere dell'Ordine dell'Orologio Indietro e BFS per investitura del SdR
            su destriero d'acciaio
            Carpe Diem
            - (Antonio su BMW K1100LT my1992)

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            • #7
              batty 61 mod4ever

              Saudade eh si....Scintillone è la punta di diamante riguardo le brutte frequentazioni

              Todd impegnativo solo perchè fai tanta strada senza poter spendere un po' di tempo a ficcare il naso da qualche parte e per me che son curioso...
              La zona di Larderello è bella secondo me perchè è piuttosto selvaggia, i classici posti da cinghiali e battute di caccia e nei dintorni ci sono bei paesini da visitare e bocconcini da assaggiare

              IL_BianConiglio non sopporto più i cipressi del touring. Tempo fa pensavo di passar di lì con una motosega al seguito. Pare che l'esempio di campagna toscana si fermi lì. No via....non li sopporto
              Carlo, bighellone su V-Strom 650 '15....'na motoretta!
              Il "cosa" più che "con cosa" - BFS n°8 dal 08/10/16
              https://dagasse69.blogspot.com/

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              • #8
                La Cassia l’ho risalita quest’estate proprio da Bolsena. Ti diverti a guidare e guardare.

                La zona grossetana non la conosco, vedrò di rimediare
                BUCEFALO BFS n. 3
                BMW RT 1250
                Chiavari - Udine

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