Dove vado nel weekend? Clima potenzialmente temporalesco, piuttosto che prendere la pioggia da solo meglio prenderla in compagnia: accetto l’invito di Fabio mod4ever per un giro alquanto ambizioso insieme a due suoi amici, nell’ottica “andiamo e quando siamo stanchi ci fermiamo”… a dire il vero, visto che siamo in quattro, saggiamente Fabio prenota in anticipo un hotel nel Mugello.
Appuntamento alle 9.30 a Sarzana, potrei partire alle 7 ma alle 5.30 sono già sveglio: colazione al forno, benzina e parto. A1, A15, è presto, esco a Berceto e alle 8 sono sul deserto passo della Cisa, rientro a Pontremoli e alle 9.15 sono al puntello dove incontro Mauro e Gino; il padrone di casa arriva ultimo. Cappuccino, brioche e via.
Prima tappa, il passo del Vestito con un bel panorama sulle cave (croce e delizia) e sulla costa, peccato per la foschia, poi transito per Cava Henraux, Isola Santa e discesa lungo la Garfagnana a Castelnuovo, quindi risalita verso la Foce delle Radici transitando per la bella Castiglione, sarebbe da visitare.
La sosta aperitivo al Casone di Protecchia diventa sosta-pappa dato che inizia a piovere e decidiamo di aspettare che smetta, poi ripartiamo: Foce delle Radici, Pievepelago, Abetone: sosta foto mentre ci accorgiamo di star seguendo l’acquazzone di prima… anzi sta tuonando.
A San Marcello Pistoiese dove deviamo verso la Porrettana becchiamo il temporale, decidiamo di accorciare e scendiamo per Pistoia e Prato (scelta vincente, c’è il sole), a Calenzano saliamo verso Barberino e incontriamo Alessandro “Scintillone” che ci dà il benvenuto nelle sue terre.
Infine da Borgo San Lorenzo raggiungiamo l’hotel in frazione Ronta in tempo per un tuffo in piscina nell’ultima mezz’ora di apertura. La sera siamo tentati dalla Sagra del Tortello alla Mugellana che promette più che il menu dell’hotel ma un passante a cui chiediamo indicazioni ci consiglia il ristorante “I tre fiumi”, a 15 minuti a piedi: grazie caro signore, è stato un consiglio apprezzatissimo!
Domenica mattina: accorciamo, facciamo un anello e rientrando raccordiamo con quanto non percorso ieri. Dapprima scendiamo a Borgo San Lorenzo per rifornimento, poi proseguiamo per Dicomano e via, evitando un temibile pickup con cavallo a rimorchio e un ancor più temibile Mercedes Vito targato Belgio saliamo allegramente al passo del Muraglione, sosta d’obbligo e poi discesa su San Benedetto in Alpe dove deviamo su una stradina stretta ma ben tenuta per Marradi, sosta aperitivo; saliamo quindi alla Colla di Casaglia: non l’avevo mai percorsa e mi è piaciuta molto con i suoi ampi spazi. Di nuovo a Ronta all’ora di pranzo ci fermiamo alla Sagra del Tortello.
Proseguiamo per Scarperia e l’omonimo Giogo; in discesa vediamo che più avanti sta piovendo, indossiamo per tempo le cerate.
A Firenzuola infiliamo la stretta ma piacevole stradina per Peglio che ci porta al bel Sasso di San Zenobi.
Da qui in un attimo siamo in Raticosa dove oggi ci sono più auto che moto. Ultimo caffè della giornata e poi raggiungiamo il passo della Futa per i saluti. Qui Fabio, Mauro e Gino scenderanno verso Barberino per poi infilare la Firenze-Mare, io faccio un salto a Cà di Landino (il villaggio operaio della ferrovia Direttissima) dove noto che il progetto di riqualificazione si è arenato e poi infilerò l’autostrada a Pian del Voglio, sarò a casa per le 21 con 920 km percorsi: domani si prenota il cambio gomme, l’anteriore è arrivata e alla posteriore manca poco.
Grazie ai compagni di viaggio, è stato un gran bel weekend!
Tutte le foto QUI
Appuntamento alle 9.30 a Sarzana, potrei partire alle 7 ma alle 5.30 sono già sveglio: colazione al forno, benzina e parto. A1, A15, è presto, esco a Berceto e alle 8 sono sul deserto passo della Cisa, rientro a Pontremoli e alle 9.15 sono al puntello dove incontro Mauro e Gino; il padrone di casa arriva ultimo. Cappuccino, brioche e via.
Prima tappa, il passo del Vestito con un bel panorama sulle cave (croce e delizia) e sulla costa, peccato per la foschia, poi transito per Cava Henraux, Isola Santa e discesa lungo la Garfagnana a Castelnuovo, quindi risalita verso la Foce delle Radici transitando per la bella Castiglione, sarebbe da visitare.
La sosta aperitivo al Casone di Protecchia diventa sosta-pappa dato che inizia a piovere e decidiamo di aspettare che smetta, poi ripartiamo: Foce delle Radici, Pievepelago, Abetone: sosta foto mentre ci accorgiamo di star seguendo l’acquazzone di prima… anzi sta tuonando.
A San Marcello Pistoiese dove deviamo verso la Porrettana becchiamo il temporale, decidiamo di accorciare e scendiamo per Pistoia e Prato (scelta vincente, c’è il sole), a Calenzano saliamo verso Barberino e incontriamo Alessandro “Scintillone” che ci dà il benvenuto nelle sue terre.
Infine da Borgo San Lorenzo raggiungiamo l’hotel in frazione Ronta in tempo per un tuffo in piscina nell’ultima mezz’ora di apertura. La sera siamo tentati dalla Sagra del Tortello alla Mugellana che promette più che il menu dell’hotel ma un passante a cui chiediamo indicazioni ci consiglia il ristorante “I tre fiumi”, a 15 minuti a piedi: grazie caro signore, è stato un consiglio apprezzatissimo!
Domenica mattina: accorciamo, facciamo un anello e rientrando raccordiamo con quanto non percorso ieri. Dapprima scendiamo a Borgo San Lorenzo per rifornimento, poi proseguiamo per Dicomano e via, evitando un temibile pickup con cavallo a rimorchio e un ancor più temibile Mercedes Vito targato Belgio saliamo allegramente al passo del Muraglione, sosta d’obbligo e poi discesa su San Benedetto in Alpe dove deviamo su una stradina stretta ma ben tenuta per Marradi, sosta aperitivo; saliamo quindi alla Colla di Casaglia: non l’avevo mai percorsa e mi è piaciuta molto con i suoi ampi spazi. Di nuovo a Ronta all’ora di pranzo ci fermiamo alla Sagra del Tortello.
Proseguiamo per Scarperia e l’omonimo Giogo; in discesa vediamo che più avanti sta piovendo, indossiamo per tempo le cerate.
A Firenzuola infiliamo la stretta ma piacevole stradina per Peglio che ci porta al bel Sasso di San Zenobi.
Da qui in un attimo siamo in Raticosa dove oggi ci sono più auto che moto. Ultimo caffè della giornata e poi raggiungiamo il passo della Futa per i saluti. Qui Fabio, Mauro e Gino scenderanno verso Barberino per poi infilare la Firenze-Mare, io faccio un salto a Cà di Landino (il villaggio operaio della ferrovia Direttissima) dove noto che il progetto di riqualificazione si è arenato e poi infilerò l’autostrada a Pian del Voglio, sarò a casa per le 21 con 920 km percorsi: domani si prenota il cambio gomme, l’anteriore è arrivata e alla posteriore manca poco.
Grazie ai compagni di viaggio, è stato un gran bel weekend!
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