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Pochi lo conoscono e invece il Passo della Scalucchia merita proprio una “visita”. Collega il passo del Lagastrello al passo del Cerreto, rimanendo sul versante orientale dell'Appennino Tosco-Emiliano, in provincia di Reggio Emilia. Personalmente lo trovo molto bello per la sua natura selvaggia e per essere poco frequentato. Consiglio di salire dal passo del Lagastrello lungo la SP 74 (che sul versante toscano è stata riasfaltata di recente), per imboccare la SP 15 in prossimità del lago Paduli e quindi dirigere verso Miscoso e poi Succiso Nuovo, da cui parte la salita verso il passo Scalucchia, perché la strada del passo è stretta e con tornanti altrettanto molto stretti; inoltre, purtroppo il manto stradale è spesso sporco e malconcio (comunque la strada è percorribile con ogni tipo di moto con un po’ di cautela, eviterei giusto le grosse cruiser che potrebbero trovarsi in difficoltà in alcuni tornanti); arrivati in cima al passo, lo sguardo si apre su un magnifico panorama appenninico e la strada si snoda quasi in piano per alcuni km; quindi, giunti ad un bivio si può prendere in direzione Valbona per iniziare la discesa verso Collagna; la strada resta comunque relativamente stretta, ma almeno il manto stradale è in buone condizioni. In alternativa, si può procedere verso Vallisnera/Pratizzano e quindi scendere sempre verso Collagna sulla SP 102 che è altrettanto panoramica ma più agevole da percorrere della precedente. In zona ci sono diverse attrattive, tra cui la ex base NATO del monte Giogo ed il lago di Calamone o Ventasso; per mangiare, suggerisco il rifugio Pratizzano oppure il ristorante “Valle dei Cavalieri” a Succiso Nuovo. 
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