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Pieghe&trekking a due passi dall'Austria

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  • Pieghe&trekking a due passi dall'Austria

    Nei vari risicati tempi morti ho buttato giù un resocontino riguardo a qualche giorno di ferie godute a luglio, aggiornando il blog cos da non perderne memoria.
    Per chi ha voglia, eccolo qua....

    E finalmente arrivano le ferie!
    Non saranno molti giorni, ma di certo pochi ma buoni...e meritatissimi!
    Va beh, ognuno per le proprie ferie dirà lo stesso, ognuno per le proprie ragioni. Quello che di bello hanno queste ferie è che, finalmente, un sogno (di entrambi) si realizza e tra indumenti e ammennicoli vari per la vita quotidiana prendono posto in valigia pure scarpe e altri ammennicoli specifici per il trekking.
    Dal primo assaggio motociclistico ci era sempre rimasto quel sapore strano in bocca, quel senso di incompiuto. Vedere tanti posti belli solo e soltanto da dietro il cupolino non ci bastava e, ognuno immerso nella propria vita, agognava di usare si la moto per arrivare snello da qualche parte, unendo però qualcosa in più, andando nel limite del possibile a vedere cosa c'era "dietro l'angolo".
    Ci siamo ritrovati e diamo sfogo anche alla passione, non scontata, di scarpinare. Che bellezza!!
    Saliamo verso nord-est anche guidati dal meteo, che da altre parti buttava sull'incerto tendente all'umidiccio consistente. Nel giro di poco buttiamo giù un itinerario che in un paio di tappe ci farà arrivare al passo delle Erbe, e più precisamente ad Antermoia, dove ci sistemeremo per tre giorni.
    Lunedì 19 luglio, si parte di buon mattino per cercare di togliersi la noia autostradale il prima possibile.
    Dopo quella autostradale ci tocca la noia della Val Camonica, diversamente divertente e piuttosto trafficata. E finalmente Edolo, vera porta di ingresso nelle ferie, dove ci concediamo una sosta caffè.
    Ripartiamo facendo una puntatina al passo dell'Aprica, giusto giusto per ingrassare il passometro visto che eravamo nei paraggi. Niente di che da segnalare. Ripassiamo da Edolo, tocchiamo Ponte di Legno e alleluja...iniziamo a salire verso il passo Gavia. Era veramente tanto che non ci tornavo e la mente ritorna alla prima volta che lo feci con la mitica "Nonna", la mia prima cavalcatura, l'amatissima Fazer 600 del '98, tutta nera e stramaledettamente bellissima (almeno per me)!
    Alcuni tornanti son sempre lì, pronti a metterti in difficoltà, ed è un bene che oggi non ci sia praticamente nessuno in giro, beata solitudine!

    In salita verso il Gavia








    La giornata è fa-vo-lo-sa e arrivare lassù con un meteo del genere e per giunta all'ora di pranzo è di una goduria unica. E vai di polenta con i funghi e pizzoccheri. La fatica del viaggio va premiata!

    Passo Gavia, si mangia sotto potenti raggi UV


    Ci concediamo due passi per sbuffare in libertà e per godersi la pace che i dintorni regalano.
    Che bellezza stare in giro così.






    Scemo&più scemo se la godono


    Che stile!


    Strommina al riposo (ancora per poco) sul passo

    Di nuovo in sella, in direzione placida di Bormio, per poi salire su verso il mito dello Stelvio, un mito che mi lascia sempre un po' distaccato, si insomma....troppo mito e poco arrosto, almeno per i miei gusti. I dintorni sono belli, niente da dire, con una giornata così poi non si può chiedere di più, però boh...non riesco a farmelo piacere del tutto. The dark side of the brain!
    Intanto la strommina pistona e pistona e Ilaria se la ride!







    Facciamo una rapida sosta, giusto per acchiappare un souvenir e qualche foto. Intorno la solita varia umanità, condita di corpulente pance gonfie arrivate fin lassù sia in assetto motociclistico che ciclistico.
    Per quest'ultime, a parte provare invidia (non per la panza...), ci viene il dubbio che siano venute su in macchina, parcheggiata giusto qualche curva prima



    ....continua....

    Carlo, bighellone su V-Strom 650 '15....'na motoretta!
    Il "cosa" più che "con cosa" - BFS n°8 dal 08/10/16
    https://dagasse69.blogspot.com/

  • #2
    .....................


    I mitici tornanti, mitici si...ma sempre tornanti!


    Ricaliamo verso la val Venosta, sempre con parecchia flemma, abbiamo tempo per arrivare a destinazione e siamo in ferie, indi per cui, peace&love on the road!

    Ciao Ortles, alla prossima


    Ce la prendiamo comoda ma talmente comoda che, ovviamente, arriviamo tardi alla meta di giornata, il passo di Resia, passo mai fatto prima che mi è morbidamente piaciuto.
    Qui di mitico c'è il famoso campanile, che ovviamente non manchiamo di immortalare...



    Pernottiamo al Gasthof Schwarzer Adler (dove ci troveremo benissimo!), a due passi dal lago, che ci gustiamo facendo due passi in notturna.

    Resia by night


    Fa freschinooooo....via a letto!


    -------------------------------

    Buongiorno. No, non è solo un saluto, ma proprio come troviamo il nuovo giorno sbirciando dalla finestra appena svegli!
    Lo scenario al risveglio dalla finestra di camera


    Rabbocco borraccia


    Ciao campanile dai piedi a mollo


    Ripartiamo in direzione sud, anche se l'idea iniziale era quella di entrare in Austria e risalire il passo del Rombo da quel lato, per poi continuare il nostro girovagare alpino.
    Le contrastanti informazioni sui permessi riguardo alle vaccinazioni anti Covid (al momento io ero solo con la prima dose) ci fanno cambiare programma, continuando un giro prettamente italico.
    Lasciamo il passo di Resia con una gran voglia di tornare, magari bici muniti visti i tanti biker girottolare nei dintorni con fare rilassato e disteso. Bello!
    Intanto siamo in moto e con le bielle che si alternano sornione sotto le chiappe scivoliamo verso sud lungo la val Venosta. Quante strade traverse ci sarebbero da infilare per andare a curiosare, di certo scopriremmo luoghi e cose inaspettate, che in parte ci gustiamo sfiorandole al nostro passaggio.
    Che bellezza la curiosità, vera linfa vitale per non fermarsi mai!

    Abbazia di Monte Maria in alto, Castello del Principe in basso


    Curvando tra una mela e l'altra arriviamo a Merano e visto che siamo lì vuoi non fare una sosta alla FORST ? Ma che siamo matti davvero a saltare tale strategico obbiettivo? E infatti in due balletti ci ritroviamo seduti ad uno dei tavoloni del Braugarten sorseggiando un po' di birra fresca, giustificando la bevuta mangiando patatine fritte...o giustificando la mangiata bevendo...boh, non ricordo!

    E oraaaa.....


    ....diamognene seccheeeeeee!!!



    Passaggi di stato...d'animo!

    Di nuovo in sella, puntiamo dritti (si fa per dire...) S.Leonardo in Passiria per risalire il passo del Rombo. Sali sali sali la temperatura scende scende scende e la galleria che si fa quasi a ridosso del valico è un vero e proprio frigorifero. Arrivati in cima troviamo il bar/rifugio chiuso. Peccato, perchè avrei comprato e poi appiccicato sul cupolino l'adesivo del passo, da mettere tra le conquiste fatte con Ilaria. Va beh, ci toccherà tornare!
    Ci godiamo un po' i dintorni grazie (e parecchio) alla splendida giornata.

    ....continua....

    Carlo, bighellone su V-Strom 650 '15....'na motoretta!
    Il "cosa" più che "con cosa" - BFS n°8 dal 08/10/16
    https://dagasse69.blogspot.com/

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    • #3
      ..............................


      Timmelsjoch







      "...e i denti non ti fanno male con tutto quel ghiaccio?"


      Ripartiamo riscendendo a valle, gustandoci i bei panorami e la strada praticamente deserta, rifermandoci per una sosta contemplativa.



      Planando verso S.Leonardo in Passiria








      Contempla di qua, contempla di là, l'orologio inizia a stressarci, ma noi duriiiiiiii, e con il motore che continua a pistonare ci facciamo prima il passo del Giovo e poi una veloce puntatina al passo Pennes, dove ci concendiamo anche due passi, sempre ovviamente in assetto contemplativo.
      Non è colpa nostra se continuiamo a perder tempo per strada. I luoghi, gli scorci, il meteo, la luce, ecco di chi è la colpa!


      Un po' di scorci sul Pennes




      ....continua.....

      Carlo, bighellone su V-Strom 650 '15....'na motoretta!
      Il "cosa" più che "con cosa" - BFS n°8 dal 08/10/16
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      • #4
        .................




        "Strommina, capiamoci....ora devi pistonare come non ci fosse un domani o non arriveremo maiiiii".
        Va beh, non è propriamente andata così, e infatti siamo arrivati luuuuuuunghi e bardati da moto di tutto punto ci siamo messi a tavola, mangiando (avidamente) quasi con la visiera aperta.

        Salendo verso il passo delle Erbe



        La vista dall'albergo ad Antermoia


        Buonanotte mondo


        Dopo aver soddisfatto il sistema digerente prendiamo, finalmente, possesso della camera e dopo una bella doccia andiamo sottocoperta. Come primo rapido approccio direi che all'Hotel Fontanella non ci stiamo per niente male, quello che ci vuole in vista della due giorni di trekking.

        SICCOME NON SO QUANTO VI POSSA INTERESSARE IL TREKKING RIPORTO IL LINK AL BLOG (SPERANDO DI NON FAR INC..... NESSUNO)

        Ripartiamo da Antermoia per tagliare in trasversale la parte alta dell'italico stivale, giusto giusto per dirigersi verso la costa ligure in visita a persone care.


        Un saluto ai classici vigneti altoatesini


        A dir la verità il "taglio" volevamo farlo tutto in autostrada, così da sbrigare celeri la pratica, ma il traffico trovato sul tratto del Brennero (oh ma lì è sempre un delirio eeeeeehhh) ci consiglia a più miti itinerari.
        E così fu che lasciamo l'autostrada per raggiungere Brescia via strada normale, e quanto ci mettiamo ci mettiamo. Tiè!
        Da Mezzolombardo risaliamo un tratto fatto molte volte in gioventù, quando per svariati anni venivamo con la famiglia a Andalo per le vacanze estive. I tornanti che si percorrono risalendo dal fondovalle sono ampi e regolari, una vera goduria!
        Passiamo Fai della Paganella e poi Andalo, dove il Piz Galin è coperto dalle nuvole. Quanti ricordi...
        Ricaliamo verso sud, dove il lago di Molveno ci regala un bel colpo d'occhio. Anche lì i ricordi si sprecano.

        Molveno e il suo lago



        Sosta spuntino con vista lago


        La strommina va, imperterrita ma senza fretta e con lei ricaliamo verso sud toccando prima Ponte Arche e continuando lungo il tracciato della SS237.
        L'acqua ci piace, per cui non ci facciamo sfuggire uno stop anche al lago d'Idro, dove tira un vento fresco, la felicità di chi in quel momento è alle prese con la gestione delle vele.


        Basta soste o non arriveremo mai, per cui testa bassa e pedalare. Arrivare a Brescia è un po' lungo e noioso e siamo quasi contenti di guadagnare l'autostrada che km dopo km ci porterà in riviera.
        L'unica nota di rilievo è il tratto dell'A7, un tracciato che non avevo mai fatto e che definirlo autostradale è al limite dell'utopia, nel quale ho visto almeno un paio di incidenti evitati per un soffio. Sono stato molto felice di uscire da lì e arrivare a destinazione e se posso cercherò di non rimetterci le gomme dentro!

        Foschia sul mar ligure


        La serata passa benissimo in splendida compagnia e andiamo a letto coccolati dalla luna. Cosa possiamo volere di più?


        Si rientra, giro finito. Un mix di curve, scarpinate, panorami, affetti, si insomma....un gran bel modo di spendere il nostro tempo!


        THE END

        Carlo, bighellone su V-Strom 650 '15....'na motoretta!
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        • #5
          Giro coi fiocchi e bel reportage scritto con stile alla...Dagasse che oramai è diventato un marchio di fabbrica
          Complimenti!!!
          Ultima modifica di batty 61; 12-10-21, 19:30.
          I Viaggi di Batty e Vica

          Officially awarded the title BFS n1

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          • #6
            ma l'ila dove ha messo tutta quella birra?

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            • #7
              Wow!!!
              LA VITA È UN VIAGGIO E CHI VIAGGIA VIVE DUE VOLTE!

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              • #8
                Bello, belle foto, bel racconto e .......belle birre complimenti.
                ...Viva...
                https://www.facebook.com/celeste.serena https://celesteserena.wixsite.com/ilmiosito

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                • #9
                  @ batty 61 e @ celes grazie mille, son contento sia stato di vostro gradimento

                  @ scintillone pare piccina maaaaaaaaa...

                  @ mod4ever
                  Carlo, bighellone su V-Strom 650 '15....'na motoretta!
                  Il "cosa" più che "con cosa" - BFS n°8 dal 08/10/16
                  https://dagasse69.blogspot.com/

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                  • #10
                    che belle giornate che hai trovato!!
                    Moto Guzzi Breva 1200 "cigno nero" (200.000km). club degli illusi tessera n. 92 BFS n 13
                    è severamente vietato dare da mangiare alle scimmie altrui....

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                    • #11
                      Si, davvero spettacolari. Come ho scritto nel resoconto abbiamo puntato il cupolino da quelle parti decidendo dopo aver vagliato un pò di siti meteo e il tempo buono c'è lo aspettavamo ma non così
                      Carlo, bighellone su V-Strom 650 '15....'na motoretta!
                      Il "cosa" più che "con cosa" - BFS n°8 dal 08/10/16
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                      • #12
                        Non posso che ribadire l'apprezzamento per lo stile di scrittura, come sempre.
                        Ti cito:
                        "Che bellezza la curiosità, vera linfa vitale per non fermarsi mai!"

                        hai espresso benissimo il piacere di girare e di goderti il viaggio, al punto di risvegliare anche in me la nostalgia di quei posti.
                        Bravo e complimenti.
                        Il mondo è troppo bello per sbirciarlo dal finestrino! Suzuki VStrom 1000 - Il piu' bel viaggio in moto? Il prossimo. BFS n.11
                        Quelli già fatti: http://www.madzilla.it - Velleità di scrittore

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                        • #13
                          Grazie Valerio, sono molto contento dei tuoi apprezzamenti, fanno bene all'anima
                          Carlo, bighellone su V-Strom 650 '15....'na motoretta!
                          Il "cosa" più che "con cosa" - BFS n°8 dal 08/10/16
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                          • #14
                            Giro veramente bello! E che divertimento!
                            - Honda Goldwing 1800, 2013 - 135.000 km -

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                            • #15
                              Dagasse Bel resoconto di viaggio. I posti in Dolomiti e zone limitrofe sono fantastici, inoltre riuscire ad accomunare due belle passioni, andare in moto e per sentieri di montagna, fanno il viaggio più godurioso. Se poi ci mettiamo anche l'aspetto culinario...il massimo! Anche a me piace andare per monti e l'anno scorso sono stato a Castelrotto, nell'Alpe di Siusi, per un trakking+moto di una settimana, insieme ad altri 3 compagni d'avventura svizzeri. (avventura, si fa per dire, neh)

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