Come accennato in un altro 3d c'è una strada che porta in cima al monte Fasce. Questa montagna sovrasta Genova e sta entro il territorio comunale.
E' quanto di meglio si possa fare in questo periodo, ma non posso certo lamentarmi. Stamattina, 14 gradi in città, sole splendido; impossibile resistere.
Non c'è traffico e lassù non c'è quasi nessuno, a differenza di ieri, domenica, dove c'era la bolgia Dantesca.
Arrivo su e te li vedo lì, tranquilli come niente fosse, si sentono come a casa loro. Anzi, lassù sono io, semmai, l'intruso. Sono salito in quota di non poco, me lo dice la temperatura che è scesa a 8.
Come potete vedere, la vista è fantastica; poco da invidiare alla celeberrima panoramica delle Cinque Terre. Queste quattro foto le ho scattate dallo stesso piazzale.
In fondo, il monte di Portofino
Genova e il ponente Genovese, dietro il cavallo
Da quel piazzale si prosegue, sempre senza trovare indicazioni della fine del territorio comunale, per altri otto bellissimi chilometri di misto veloce, largo e con buon asfalto. E altre viste suggestive.
Bisognerebbe soltanto spiegare ai cavalli che non si deve cagare sull'asfalto, meno che mai a mezza curva. Vabbè che è un periodo di mer-da, ma insomma...
Sono stati in tutto "solo" sessanta chilometri, ma con questi chiari di luna, va più che bene.
E' quanto di meglio si possa fare in questo periodo, ma non posso certo lamentarmi. Stamattina, 14 gradi in città, sole splendido; impossibile resistere.
Non c'è traffico e lassù non c'è quasi nessuno, a differenza di ieri, domenica, dove c'era la bolgia Dantesca.
Arrivo su e te li vedo lì, tranquilli come niente fosse, si sentono come a casa loro. Anzi, lassù sono io, semmai, l'intruso. Sono salito in quota di non poco, me lo dice la temperatura che è scesa a 8.
Come potete vedere, la vista è fantastica; poco da invidiare alla celeberrima panoramica delle Cinque Terre. Queste quattro foto le ho scattate dallo stesso piazzale.
In fondo, il monte di Portofino
Genova e il ponente Genovese, dietro il cavallo
Da quel piazzale si prosegue, sempre senza trovare indicazioni della fine del territorio comunale, per altri otto bellissimi chilometri di misto veloce, largo e con buon asfalto. E altre viste suggestive.
Bisognerebbe soltanto spiegare ai cavalli che non si deve cagare sull'asfalto, meno che mai a mezza curva. Vabbè che è un periodo di mer-da, ma insomma...
Sono stati in tutto "solo" sessanta chilometri, ma con questi chiari di luna, va più che bene.
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