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Grande Guerra : Le Portatrici Carniche

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  • Grande Guerra : Le Portatrici Carniche

    "Anin, senò chei biadaz ai murin encje di fan" , "Andiamo, altrimenti quei poveretti muoiono anche di fame".

    Siamo nell'alta Val But, terra di Confine e di Guerra...e qui nella Grande Guerra i due fronti correvano anche a qualche metro di distanza, sulle cime trincee scavate nella roccia mancanza di collegamenti stradali con i magazzini nel fondo valle e quindi tutti i trasporti di viveri e munizioni venivano fatti a mano....ma questo era un fronte "caldo" e operavano oltre 10.000 soldati che non potevano essere distolti dal fronte...e quindi gli Alti Comandi Militari chiesero aiuto alla popolazione civile, ma tutti gli uomini abili erano al fronte a casa c'erano solo donne, bambini e vecchi....
    Le donne
    aderirono subito all'invito drammatico a mettersi a disposizione dei Comandi Militari per trasportare a spalla quanto occorreva agli uomini della prima linea....

    Queste donne avevano ereditato dal loro passato la fatica. Abituate da secoli per l'estrema povertà di queste zone, ad indossare la "gerla" di casa - che mai come in questo caso può rappresentare il simbolo della donna carnica - , ora la mettevano sulle spalle al servizio del Paese in guerra.
    Fino ad allora l'avevano a caricata di granturco, fieno, legna, patate e tutto ciò che poteva servire alla casa e alla stalla. In questa situazione invece la gerla era carica di granate, cartucce, viveri e altro materiale.

    Furono dotate di un apposito bracciale rosso con stampato il numero del reparto da cui dipendevano. Il carico dei rifornimenti da portare alle prime linee, sui 30 - 40 kg e anche più.
    L'età variava da quindici a sessant'anni, e nelle emergenze, venivano affiancate anche da vecchi e bambini. Se necessario, venivano chiamate ad ogni ora del giorno e della notte.

    In tre furono ferite: Maria Muser Olivotto, Maria Silverio Matiz di Timau e Rosalia Primus di Cleulis.
    Maria Plozner Mentil fu invece colpita a morte.


    Maria Plozner Mentil viene ricordata come una donna eccezionale. Era benvoluta per la bontà d'animo e lo spirito d'altruismo. Delle portatrici fu riconosciuta "anima" e guida trascinatrice.
    Sempre in prima fila in ogni circostanza, nei bombardamenti delle artiglierie austriache e quando fischiavano le pallottole, infondeva coraggio alle compagne impaurite e smarrite.
    Era mamma di quattro figli in tenera età, e sposa di un combattente sul fronte del Carso.
    Il 15 febbraio venne colpita a morte da un cecchino austriaco, appostato a circa 300 metri, a Malpasso di Pramosio, sopra Timau. Era stata colpita mentre assieme alla sua inseparabile amica Rosalia di Cleulis, si concedeva un piccolo riposo dopo aver scaricato la gerla da un pesante carico di munizioni.
    Aveva solo 32 anni e spirò la stessa notte nell'ospedale da campo di Paluzza, assistita da uno zio.

    Ebbe un funerale con gli onori militari, alla presenza di tutte le portatrici, e fu seppellita a Paluzza. Il 3 giugno del 1934 la sua salma fu traslata solennemente al cimitero di guerra di Timau, da dove, definitivamente, venne trasferita al locale Tempio Ossario, vicina ai resti di 1763 caduti sul fronte sovrastante.
    Nel 1997, il Presidente della Repubblica le ha conferito "Motu Proprio", la medaglia d'oro al valor militare alla memoria quale eroina, e quale ideale rappresentante di tutte le Portatrici.

    Il racconto è tratto da questo sito
    http://www.donneincarnia.it/ieri/portatricicarniche.htm
    dove è possibile vedere delle foto del periodo
    Inoltre sulla rete potete trovare ulteriori informazioni...

    A Maria Plozner Mentil è intitolata la Caserma degli alpini di Paluzza, unica caserma in Italia ad essere intitolata ad una donna.
    Marco su Kawasaki Versys 1000 dal Friuli V.G. (Fontanafredda / Faedis)
    il rettilineo non accorcia un bel niente, è un interminabile nulla...Paolo Rumiz
    Il nostro piccolo blog https://motoedintorni.wordpress.com

  • #2
    ...............Oggi sono salito sino a Timau per andare a vedere il Monumento alle Portatrici Carniche







    il Museo della Grande Guerra..dove sono esposti vari reperti recuperati sulle montagne della zona.....purtroppo, in questo periodo è chiuso..apre da Giugno....un motivo in più per tornare nel periodo estivo.....





    Ultima modifica di kiosul; 12-04-14, 22:14.
    Marco su Kawasaki Versys 1000 dal Friuli V.G. (Fontanafredda / Faedis)
    il rettilineo non accorcia un bel niente, è un interminabile nulla...Paolo Rumiz
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    • #3
      .................la visita è terminata con il Tempio Ossario...dove riposano le salme di oltre 1700 Italiani e Austro-Ungarici...che morirono combattendo sulle montagne della zona...














      Ultima modifica di kiosul; 12-04-14, 22:20.
      Marco su Kawasaki Versys 1000 dal Friuli V.G. (Fontanafredda / Faedis)
      il rettilineo non accorcia un bel niente, è un interminabile nulla...Paolo Rumiz
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      • #4





        ...e visto che era qualche mese che non salivo su Bellatrix (stata ferma per l'inverno)....ne ho approfittato anche fare qualche curva e stradina per riprendere la mano...e scoprire ancora strade nuove...

        La strada per Passo Monte Croce Carnico (Plocken Pass) vista da sotto


        vista da sopra


        il passo...




        sulla via del rientro mi fermo a Paluzza....



        Marco su Kawasaki Versys 1000 dal Friuli V.G. (Fontanafredda / Faedis)
        il rettilineo non accorcia un bel niente, è un interminabile nulla...Paolo Rumiz
        Il nostro piccolo blog https://motoedintorni.wordpress.com

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        • #5
          Ti sei dato da fare anche oggi eh birbante.
          BUCEFALO BFS n. 3
          BMW RT 1250
          Chiavari - Udine

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          • #6
            Speriamo che tornino le belle giornate di sole....
            Complimenti.

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            • #7
              Ma che bel girovago.......
              Coopilota Monia
              BMW K1600GT
              Inzago (MI) FTLL sezione Lombarda

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              • #8
                Bravo Marco !
                Complimenti per la scelta di mostrare e far conoscere questi importantissimi ricordi di quella tragica epoca.
                "Quando sono in viaggio, il mio cielo è sempre sereno"
                Max510.com
                Juve Club MT socio n°10

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                • #9
                  Bella storia. Grazie Marco!
                  BMW R1200RT Lady Blue
                  http://giulio1954.com
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