Era da tempo che pensavo di fare una cosa del genere. A dire il vero il 'sogno' era di farlo in Vespa, ma la cosa si è presentata da subito alquanto problematica, anche perché non ho una Vespa. Alla fine l'ho fatto con la mia 'bestia'; se non altro la mia motona mi ha permesso di andare sparato direttamente in Molise per la prima tappa. Preparativi limitati alla prova di montaggio e smontaggio tenda, parto con le tre valigie sulla moto e mi sorbisco settecento chilometri, quasi tutti in autostrada, per arrivare a Vastogirardi (IS) dove trascorrerò la prima notte da solo in tenda. Erano tanti, ma proprio tanti anni che non dormivo attendato, e ritrovarmi sotto quel telo minimale, infilato nel caldo sacco a pelo mentre fuori la frescura dei milleduecento metri di quota si fa sentire, è stato proprio piacevole. Bello, il Molise; trovo ancora l’entusiasmo e la forza per fare un giretto nei dintorni.
Dormo quasi dieci ore (!), quindi mi metto a smontare e ripiegare tutto, non senza un certo impaccio. Finalmente riparto in direzione Chieti.
Data la mia mania di collezionare i capoluoghi di provincia italiani, ho messo nel mirino alcune città che mi 'mancano'. Chieti è fra queste.
Chieti
Terminata la visita, raggiungo Francavilla al Mare, vicino a Pescara, per la seconda notte in tenda. Ma non ho fatto i conti con l'ondata di caldo afoso che sta avvolgendo tutta l'Italia. Per giunta la piazzola che mi viene assegnata è in ghiaia. Il materassino avvolgibile che mi sono portato, spesso un centimetro, si rivela ben poco utile. Sarà una notte difficile, ma riuscirò ugualmente a dormire, seppur male, grazie ad alcuni accorgimenti che mi vedono fare un uso improprio delle cose che ho portato con me. Alle 7,30 in piedi, anche perché appena si leva il sole la tenda diventa una sauna.
Che caldo, meglio scappare e portarsi di nuovo in quota. Ma Pescara è lì a due passi e la visito (piccola delusione), poi mi reco al più vicino grande magazzino specializzato in articoli da campeggio per comprare un materassino gonfiabile, dandomi dello sciocco per non averci pensato prima. Il navigatore del telefonino, legato al serbatoio col ragno elastico, mi guida efficacemente a destinazione. Colmata questa lacuna nell'attrezzatura, prendo una strada che abbandona la costa per andare verso l'interno. Questa strada porta a Teramo, e dato che anche questa città mi manca, ci faccio una scappata.
Pescara
Teramo
E ora? L'Aquila. Pare che stia rinascendo dopo il tremendo sisma: arrivando si vede l'abitato dal quale spunta una foresta di gru. Buon segno.
L'Aquila
Dormo quasi dieci ore (!), quindi mi metto a smontare e ripiegare tutto, non senza un certo impaccio. Finalmente riparto in direzione Chieti.
Data la mia mania di collezionare i capoluoghi di provincia italiani, ho messo nel mirino alcune città che mi 'mancano'. Chieti è fra queste.
Chieti
Terminata la visita, raggiungo Francavilla al Mare, vicino a Pescara, per la seconda notte in tenda. Ma non ho fatto i conti con l'ondata di caldo afoso che sta avvolgendo tutta l'Italia. Per giunta la piazzola che mi viene assegnata è in ghiaia. Il materassino avvolgibile che mi sono portato, spesso un centimetro, si rivela ben poco utile. Sarà una notte difficile, ma riuscirò ugualmente a dormire, seppur male, grazie ad alcuni accorgimenti che mi vedono fare un uso improprio delle cose che ho portato con me. Alle 7,30 in piedi, anche perché appena si leva il sole la tenda diventa una sauna.
Che caldo, meglio scappare e portarsi di nuovo in quota. Ma Pescara è lì a due passi e la visito (piccola delusione), poi mi reco al più vicino grande magazzino specializzato in articoli da campeggio per comprare un materassino gonfiabile, dandomi dello sciocco per non averci pensato prima. Il navigatore del telefonino, legato al serbatoio col ragno elastico, mi guida efficacemente a destinazione. Colmata questa lacuna nell'attrezzatura, prendo una strada che abbandona la costa per andare verso l'interno. Questa strada porta a Teramo, e dato che anche questa città mi manca, ci faccio una scappata.
Pescara
Teramo
E ora? L'Aquila. Pare che stia rinascendo dopo il tremendo sisma: arrivando si vede l'abitato dal quale spunta una foresta di gru. Buon segno.
L'Aquila
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