Un saluto e un ben ritrovati a tutti, quelli che conosco, che sanno chi sono e quelli che conosco, ma magari mi ricordo solo se vedo di persona. Quest'anno sono partito per le mie vacanze poco dopo la metà di agosto, esattamente il 17, venerdì, giusto per completare il tutto...anzi non proprio, non ho incrociato nessun gatto nero, o loro si sono tenuti alla larga. Dopo l'esperienza fantastica (anche se con qualche problemuccio) del 2010 in cui mi ero mosso in Sud Africa, Namibia e Zambia, mi è tornata voglia di questo continente. Ho preso in considerazione alcune zone dell'Africa e poi è iniziata la consueta ricerca della due ruote. Al solito, per un'attimo ho considerato la possibilità di andare con la mia Suzuki DR 350, ma un veloce controllo del budget ha completamente escluso l'ipotesi: spedire la propria moto sarebbe sempre l'ottimale, ma dopo non avrei i mezzi economici per la vacanza, quindi, via su internet. Dopo aver dato un'occhiata alle zone in cui potermi spostare, alla fine la scelta è caduta su quella chiamata East Africa, che è anche un'organizzazione internazionale di collaborazione economica e politica fra gli stati di Kenya,Uganda,Rwanda,Burundi,Tanzania e Sud Sudan, fondata nel 2000: per maggiori_informazioni
https://it.wikipedia.org/wiki/Comuni...rica_orientale
Il problema successivo, come altre volte, è stato quello di trovare un noleggiatore che consente di uscire dallo stato di partenza con la moto. Io poi ho anche il limite tecnico ed economico della cilindrata: moto da 800 cc e oltre sono incompatibili con le mie capacità di guida e il mio budget. Alla fine l'unica possibilità di noleggio ed attraversamento di frontiere era quest'agenzia di Nairobi
http://www.iridenairobi.com
Sito ben fatto e che come moto proponeva un Bajaj Boxer 150 cc, la tipica moto dei Boda Boda, come vengono chiamati i moto taxi qui in East Africa: un giornalista della BBC ha ipotizzato che il nome discenda dall'espressione Border to Border. Sono presenti ad ogni incrocio un poco importante di qualunque città e portano rapidamente le persone in ogni punto della città, ad un costo ragionevolissimo per la popolazione locale. Perchè quindi non usare questa ? Proprio in questi giorni si è ampliata l'offerta con la possibilità di noleggio del KTM 175 e di una Yamaha XT 225: questa sarebbe stata perfetta. Dopo uno scambio di mail, abbiamo definito i costi e mi ha scritto che non c'era bisogno di prenotare nulla: il Boxer sarebbe stato disponibile al mio arrivo. Mi sono solamente raccomandato di prepararla con un portapacchi posteriore robusto.
Poi la solita trafila per i visti: mi servivano per Kenya,Uganda, Rwanda,Burundi e Tanzania. Se avete tempo per via di un'accordo fra i paesi si può richiedere on line l'East Africa Tourist Visa, valido per Tanzania,Kenya e Uganda, poi bisogna fare quello per Burundi e Tanzania. Io mi sono deciso un poco tardi e due ho dovuto farli tramite agenzia. Per il Burundi serve anche la prenotazione dell'albergo: io ho mandato una mail ad un'albergo stellato chiedendo una conferma via mail della mia richiesta. Ho girato quella al consolato del Burundi, assieme ad una descrizione del mio itinerario in quanto non sarei arrivato in aereo, ma entrato via terra. Il visto triplo East Africa si può fare tutto on line, come quello per l'Uganda. Per ultimo l'itinerario, dopo aver scelto i paesi: per via della situazione ho escluso il Sud Sudan. Al solito ho messo assieme informazioni sui punti di interesse generali e quelli miei personali. Avevo ad esempio programmato il nord dell'Uganda, la città di Gulu epicentro del fenomeno dei night commuters. Sono i bambini dei villaggi che alla sera si allontanavano dai villaggi per recarsi a dormire nelle città, dove era poi possibile. i più fortunati presso ospedali o scuole, gli altri per strada, ma comunque un poco più lontani dalle incursioni dei ribelli del Lord's Resistance Army di Joseph Kony, che per oltre 18 anni ha terrorizzato l'Uganda settentrionale, con omicidi stragi e ripetuti rapimenti di bambini ed adolescenti, arruolati poi come soldati nel suo "esercito", arrivato a contare fino a 3.000 effettivi. Oggi è ridotto ad un gruppo di meno di 100 individui.
Se vi interessa approfondire
http://www.repubblica.it/venerdi/rep...ssi-133271470/
https://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Kony
Mi interessava anche raggiungere il Parco Nazionale delle Cascate Murchinson: ho letto in qualche report, che con una mancia generosa, si possono convincere i ranger a scortare i motociclisti per guidare all'interno del parco. Dato che sono state pubblicate delle foto (anche da un gruppo di raider di Avventure nel Mondo), mi sono detto che si poteva tentare. Poi dovevo valutare un trekking per vedere i gorilla (costi esorbitanti) e cercare di raggiungere il Lago Natron in Tanzania, per vedere i fenicotteri rosa.
Alla fine questo è stato il mio itinerario, diverso da quello pensato: ho segnato i posti dove ho dormito e mi sono spostato in senso antiorario, quindi Kenya-Uganda-Rwanda-Burundi-Tanzania
Ho percorso 4.754 km in tutto ed ho speso circa 2.600 euro così ripartiti nelle voci principali
524 € volo A/R Bologna-Nairobi
300 € visti
393 € noleggio moto per 25 gg (noleggio+costo per uscire dal Kenya)
130 € assicurazione per Kenya,Uganda,Rwanda Burundi e Tanzania: obbligatoria e la fate alla prima frontiera
517 € il permesso per il trekking per vedere i gorilla in Uganda al parco di Bwindi
115 € spese dentista in Uganda, Rwanda e Tanzania
621 € vitto alloggio, benzina, souvenir e tutte le altre spese in viaggio: 27 giorni a circa 23 €/gg
venerdì/sabato 17-18 agosto
Ho cercato di ridurre al minimo il bagaglio, ma avendo tenda, sacco a pelo e casco ero appena sotto i 12 kg. Inoltre, anche indossando i capi più pesanti ero comunque con 2 bagagli. Ho deciso di improvvisare al check inn.
Ho volato Turkish ed al check inn a Bologna l'impiegata mi ha detto che eccedevo il peso e anche il secondo bagaglio era troppo grande. Pietosamente le ho raccontato la mia vicenda: costretto a partire in ritardo sarei atterrato poche ore prima della partenza di un tour in moto organizzato. Non potevo rischiare un disguido coi bagagli e l'ho pregata di darmi l'etichetta di bagaglio a mano per zaino e borsa. Me le ha date, ma avvertendomi che al all'imbarco mi avrebbero potuto bloccare. Invece, tenendo lo zaino ben dietro la schiena e la borsa gialla a mano un poco dietro le gambe è andato tutto per il meglio. Qui ho completamente dimenticato che mi stavo imbarcando il venerdì 17 agosto. Scalo a Istanbul (ho volato Turkish) e poi sono regolarmente atterrato a Nairobi...alle 2,15 am. I primi autobus iniziavano a circolare alle 6 am e quindi con altri turisti ho aspettato dentro l'areoporto. Nessun problema, grazie al wifi dell'areoporto ed al mio tablet Huawei M3 Lite da 8 " il tempo è volato
anche se ho intervallato partite della NFL a pisolini sulle sedie. Alle 6 ho preso i bagagli e sono uscito a piedi dalla zona dell'areoporto fino a dove mi avevano indicato la fermata dei bus pubblici. Non avendo potuto comprare subito la sim card locale avevo tenuto il tragitto di Google Maps coi mezzi pubblici. Semplicissimo basta prendere il 34J, poi il 33C, poi il 16 ed infine il 56 per coprire in poco più di un'ora i 18 km che mi separavano dal Manyatta Youth Hostel. Nel buio vedo dei pulmini e quando(in inglese) inizio a chiedere agli autisti del 34J capisco che non ne sanno nulla. non parliamo poi dei numeri sucessivi. Mi fanno salire su un piccolo bus che intanto mi porterà ad una stazione in centro (comunque mi avvicino) poi devo chiedere. Il biglietto, come avvertono i cartelli, costa 30 scellini kenyoti = 26 centesimi di euro. Io però pago doppio: ho occupato un seggiolino e dovuto appoggiare i bagagli su un'altro sedile. dalla foto potete capire come non ci fosse spazio per tenere il bagaglio vicino ai piedi
da questa prima stazione me la sono poi cavata con altri 2 pulmini e qualche km a piedi
Verso le 7,30 arrivo trionfalmente all'ostello
sono arrivato giusto in tempo per la colazione, compresa nel prezzo del posto letto (14 €) http://www.manyattabackpackers.com/
Avendo a disposizione il wi fi ho contattato Stephen della IRideNairobi e ci siamo accordati per incontrarci alle 14,00. Ho preso un bus e vicino alla fermata sono arrivato all'indirizzo della sede dell'agenzia PH6, Delight Apartments, Ole Odume Road, Nairobi.
Si trattava poi di un grande condominio, con servizio di sorveglianza e conoscevano Stephen. L'arrotino stava facendo il giro del condominio
https://it.wikipedia.org/wiki/Comuni...rica_orientale
Il problema successivo, come altre volte, è stato quello di trovare un noleggiatore che consente di uscire dallo stato di partenza con la moto. Io poi ho anche il limite tecnico ed economico della cilindrata: moto da 800 cc e oltre sono incompatibili con le mie capacità di guida e il mio budget. Alla fine l'unica possibilità di noleggio ed attraversamento di frontiere era quest'agenzia di Nairobi
http://www.iridenairobi.com
Sito ben fatto e che come moto proponeva un Bajaj Boxer 150 cc, la tipica moto dei Boda Boda, come vengono chiamati i moto taxi qui in East Africa: un giornalista della BBC ha ipotizzato che il nome discenda dall'espressione Border to Border. Sono presenti ad ogni incrocio un poco importante di qualunque città e portano rapidamente le persone in ogni punto della città, ad un costo ragionevolissimo per la popolazione locale. Perchè quindi non usare questa ? Proprio in questi giorni si è ampliata l'offerta con la possibilità di noleggio del KTM 175 e di una Yamaha XT 225: questa sarebbe stata perfetta. Dopo uno scambio di mail, abbiamo definito i costi e mi ha scritto che non c'era bisogno di prenotare nulla: il Boxer sarebbe stato disponibile al mio arrivo. Mi sono solamente raccomandato di prepararla con un portapacchi posteriore robusto.
Poi la solita trafila per i visti: mi servivano per Kenya,Uganda, Rwanda,Burundi e Tanzania. Se avete tempo per via di un'accordo fra i paesi si può richiedere on line l'East Africa Tourist Visa, valido per Tanzania,Kenya e Uganda, poi bisogna fare quello per Burundi e Tanzania. Io mi sono deciso un poco tardi e due ho dovuto farli tramite agenzia. Per il Burundi serve anche la prenotazione dell'albergo: io ho mandato una mail ad un'albergo stellato chiedendo una conferma via mail della mia richiesta. Ho girato quella al consolato del Burundi, assieme ad una descrizione del mio itinerario in quanto non sarei arrivato in aereo, ma entrato via terra. Il visto triplo East Africa si può fare tutto on line, come quello per l'Uganda. Per ultimo l'itinerario, dopo aver scelto i paesi: per via della situazione ho escluso il Sud Sudan. Al solito ho messo assieme informazioni sui punti di interesse generali e quelli miei personali. Avevo ad esempio programmato il nord dell'Uganda, la città di Gulu epicentro del fenomeno dei night commuters. Sono i bambini dei villaggi che alla sera si allontanavano dai villaggi per recarsi a dormire nelle città, dove era poi possibile. i più fortunati presso ospedali o scuole, gli altri per strada, ma comunque un poco più lontani dalle incursioni dei ribelli del Lord's Resistance Army di Joseph Kony, che per oltre 18 anni ha terrorizzato l'Uganda settentrionale, con omicidi stragi e ripetuti rapimenti di bambini ed adolescenti, arruolati poi come soldati nel suo "esercito", arrivato a contare fino a 3.000 effettivi. Oggi è ridotto ad un gruppo di meno di 100 individui.
Se vi interessa approfondire
http://www.repubblica.it/venerdi/rep...ssi-133271470/
https://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Kony
Mi interessava anche raggiungere il Parco Nazionale delle Cascate Murchinson: ho letto in qualche report, che con una mancia generosa, si possono convincere i ranger a scortare i motociclisti per guidare all'interno del parco. Dato che sono state pubblicate delle foto (anche da un gruppo di raider di Avventure nel Mondo), mi sono detto che si poteva tentare. Poi dovevo valutare un trekking per vedere i gorilla (costi esorbitanti) e cercare di raggiungere il Lago Natron in Tanzania, per vedere i fenicotteri rosa.
Alla fine questo è stato il mio itinerario, diverso da quello pensato: ho segnato i posti dove ho dormito e mi sono spostato in senso antiorario, quindi Kenya-Uganda-Rwanda-Burundi-Tanzania
Ho percorso 4.754 km in tutto ed ho speso circa 2.600 euro così ripartiti nelle voci principali
524 € volo A/R Bologna-Nairobi
300 € visti
393 € noleggio moto per 25 gg (noleggio+costo per uscire dal Kenya)
130 € assicurazione per Kenya,Uganda,Rwanda Burundi e Tanzania: obbligatoria e la fate alla prima frontiera
517 € il permesso per il trekking per vedere i gorilla in Uganda al parco di Bwindi
115 € spese dentista in Uganda, Rwanda e Tanzania
621 € vitto alloggio, benzina, souvenir e tutte le altre spese in viaggio: 27 giorni a circa 23 €/gg
venerdì/sabato 17-18 agosto
Ho cercato di ridurre al minimo il bagaglio, ma avendo tenda, sacco a pelo e casco ero appena sotto i 12 kg. Inoltre, anche indossando i capi più pesanti ero comunque con 2 bagagli. Ho deciso di improvvisare al check inn.
Ho volato Turkish ed al check inn a Bologna l'impiegata mi ha detto che eccedevo il peso e anche il secondo bagaglio era troppo grande. Pietosamente le ho raccontato la mia vicenda: costretto a partire in ritardo sarei atterrato poche ore prima della partenza di un tour in moto organizzato. Non potevo rischiare un disguido coi bagagli e l'ho pregata di darmi l'etichetta di bagaglio a mano per zaino e borsa. Me le ha date, ma avvertendomi che al all'imbarco mi avrebbero potuto bloccare. Invece, tenendo lo zaino ben dietro la schiena e la borsa gialla a mano un poco dietro le gambe è andato tutto per il meglio. Qui ho completamente dimenticato che mi stavo imbarcando il venerdì 17 agosto. Scalo a Istanbul (ho volato Turkish) e poi sono regolarmente atterrato a Nairobi...alle 2,15 am. I primi autobus iniziavano a circolare alle 6 am e quindi con altri turisti ho aspettato dentro l'areoporto. Nessun problema, grazie al wifi dell'areoporto ed al mio tablet Huawei M3 Lite da 8 " il tempo è volato
anche se ho intervallato partite della NFL a pisolini sulle sedie. Alle 6 ho preso i bagagli e sono uscito a piedi dalla zona dell'areoporto fino a dove mi avevano indicato la fermata dei bus pubblici. Non avendo potuto comprare subito la sim card locale avevo tenuto il tragitto di Google Maps coi mezzi pubblici. Semplicissimo basta prendere il 34J, poi il 33C, poi il 16 ed infine il 56 per coprire in poco più di un'ora i 18 km che mi separavano dal Manyatta Youth Hostel. Nel buio vedo dei pulmini e quando(in inglese) inizio a chiedere agli autisti del 34J capisco che non ne sanno nulla. non parliamo poi dei numeri sucessivi. Mi fanno salire su un piccolo bus che intanto mi porterà ad una stazione in centro (comunque mi avvicino) poi devo chiedere. Il biglietto, come avvertono i cartelli, costa 30 scellini kenyoti = 26 centesimi di euro. Io però pago doppio: ho occupato un seggiolino e dovuto appoggiare i bagagli su un'altro sedile. dalla foto potete capire come non ci fosse spazio per tenere il bagaglio vicino ai piedi
da questa prima stazione me la sono poi cavata con altri 2 pulmini e qualche km a piedi
Verso le 7,30 arrivo trionfalmente all'ostello
sono arrivato giusto in tempo per la colazione, compresa nel prezzo del posto letto (14 €) http://www.manyattabackpackers.com/
Avendo a disposizione il wi fi ho contattato Stephen della IRideNairobi e ci siamo accordati per incontrarci alle 14,00. Ho preso un bus e vicino alla fermata sono arrivato all'indirizzo della sede dell'agenzia PH6, Delight Apartments, Ole Odume Road, Nairobi.
Si trattava poi di un grande condominio, con servizio di sorveglianza e conoscevano Stephen. L'arrotino stava facendo il giro del condominio
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