H.M. American & Dominican Republic On The Road

[Noah]

11 Luglio - Springdale - Las Vegas : "Go! Vegas!"


Oggi dobbiamo percorrere 280 km, restituire la moto, ritirare l'auto a noleggio che ci accompagnerà per l'altra parte del viaggio fino a San Francisco e trovare l'Hotel nella Downtown di Las Vegas.

Come al solito vanno sempre considerate le temperature proibitive, quindi partiamo molto presto e filiamo diretti a destinazione, confidando nel poco traffico e nel buon orientamento una volta arrivati in città.

Complice anche l'ora da togliere causa cambio di fuso orario arriviamo molto presto.
Riusciamo ad effettuare la riconsegna della moto ed il ritiro della macchina (una fiammante ford Mustang decappottabile della serie: non ci si fa mancare niente) senza troppe complicazioni ed arrivare al Golden Nugget Hotel addirittura prima di pranzo.


- Ciao Tigre!


- La piscina dell'hotel: lo scivolo passa all'interno dell'acquario contenente pesci e squali! Vegas Style!

Qui finisce la nostra avventura in moto nelle infuocate ma indimenticabili terre dell'ovest americano.



Da qui continueremo in auto fino a San Francisco per poi volare in Repubblica Dominicana per gli ultimi 10 giorni di vacanza.

Per adesso mi fermo qui non volendo andare off-topic visto il non più utilizzo del mezzo a due ruote.

Come al solito concludo con un po' di pragmatiche informazioni utili:

- Las Vegas basta pagare e puoi fare di tutto: non pensate male eh, mi riferivo al check-out della camera alle 15.00 del pomeriggio :).

- La moto l'ho noleggiata con EagleRider ma, almeno qua a Las Vegas, molte moto diverse dalle Harley sono rilasciate da Euroclycle (www.eurocyclelasvegas.com) gestita da Dave Finnerty.

- Se pensate di visitare più di 3 parchi nazionali fate l'Annual Pass che costa 80 dollari e permette di entrare in tutti i parchi nazionali per un anno intero (il singolo ingresso costa circa 20 dollari).

- Per quanto bello da vedere, il Grand Canyon non rimarrà tra i nostri must di viaggio, per vari motivi: il parco è veramente preso d'assalto dai turisti ed il paese del Grand Canyon Village ci è parso un po' troppo commerciale; fa un po' troppo caldo in questo periodo; ma forse il problema principale è semplicemente che abbiamo visto posti più belli: l'america è infinita ma ogni giorno, quello che vedi alla fine dei tanti chilometri percorsi è un'emozione unica.

- Monument Valley: Al The View le camera costano non poco. Ma quelle senza la vista sono belle e vengono sui 120 dollari, praticamente la metà delle camere standard che hanno il terrazzino. Fateci un pensiero visto che avreste comunque a disposizione la bella terrazza in comune dell'hotel.

-La Scenic Route 89 è si bella, ma superato Mt Camel Juction in direzione nord bisogna prestare massima attenzione agli animali selvatici. Sulla strada abbiamo trovato più di qualche carcassa di cervi o altri animali più piccoli investiti da auto o camion.

[barba]

Bel report, raccontato davvero in maniera splendida!

[charlyno]

..per cominciare augurissimi !!! Gran bel viaggio...mi sa mi sa..che te lo copio.. ;)
Buona strada

[me'ndo]

Noah, comunque un accenno anche a quello che vien dopo io lo metterei, sennò cosa copio io? vorrai mica lasciarmi a metà

Bel report e bel tour, grazie per averlo condiviso

[madzilla]

Confermo e ripeto: report TOP.
Anche se off-topic, due parole sulla rep. Dominicana... magari...
'Mototurismo' in effetti è una parola composta: via 'moto' ma lasciandoci 'turismo',
in questo modo vai off-topic solo al 50%....
E poi della Repubblica Dominicana non sappiamo niente di niente....

[BianConiglio]

Letto molto volentieri, e l'Upper Antelope Canyon è di una bellezza sconvolgente.
Credo che il report meriti di proseguire anche se a quattro ruote.

[flaviob46]

Grazie per la condivisione:mano: Ottimo report,piacevole e coinvolgente :yeah:Felicitazioni per il matrimonio:smack:

[batty 61]

Complimenti un viaggio di nozze coi fiocchi .

[sakura]

Niente male, complimenti per il vostro bellissimo viaggio di nozze, esperienze indimenticabili, ricordo di essere passato anni fa da quelle parti e se c e (scusa non trovo gli accenti con queste tastiere straniere..) una posto dove tornerei a visitare e proprio il vecchio e magico West America) YEHAAAAA ragazzi.

[Noah]

Grazie a tutti degli auguri e dei complimenti per il report. Credo proprio che a questo punto il viaggio debba giustamente proseguire. Quando riesco posto anche gli altri capitoli.

[Noah]

12 Luglio: Las Vegas - Mammoth Lake: "Finalmente la neve"

La mattina, ci alziamo di buon ora. Cerchiamo di far colazione evitando i buffet dei mega hotel ed alla fine ci imbattiamo nella nostra prima esclusiva colazione dolce a Dunkin' Donuts e dobbiamo davvero ammettere, che le ciambelle di Homer Simpson sono davvero deliziose!
Usciamo soddisfatti con un bicchierone extralarge di caffè in mano ed andiamo a prendere l'auto al parcheggio coperto.
Salutiamo quindi per la seconda e ultima volta Las Vegas, con pochi rimpianti.
Personalmente non amo guidare le auto e non amo le auto in generale.
Ci sono però poche macchine che mi fanno sangue. Due di queste le ho più volte incrociate durante questo viaggio: la Dodge Challenger e la Ford Mustang.
Quindi, anche se non sarà mai come essere su una moto. Posso però ritenermi discretamente soddisfatto.
L'itinerario di questa seconda parte del viaggio è il seguente: https://goo.gl/maps/PNuZHopt6BT2

Mi è stato rigorosamente vietato la visita ad altri deserti.....e pensare che io avevo prenotato di dormire in mezzo alla death valley proprio stanotte!

Va bene. A Page, ho avuto un po' di tempo per riprogettare alcune tappe fra cui questa e, grazie anche al suggerimento di una coppia di signori baschi che stavano effettuando un vero e proprio giro di tutte le zone più belle dell'ovest americano, valuto di andare a visitare la cittadina di Mammoth Lake.
Imbocchiamo quindi la Highway 95, lunga, diritta fino a Beatty. A destra si prosegue sulla Route 95, a sinistra si imbocca la 374 che accede alla Valle della Morte. A questo giro riesco a tenere a bada la scimmia, svolto a destra fino all'incrocio con la Route 266 e proseguiamo proprio su questa strada, in un certo senso circumnavigando il deserto. Iniziamo a salire per una bellissima strada panoramica, da due ruote in meno se non fosse per le temperature davvero proibitive. Arrivati in vetta si scorgono le vette innevate della Sierra Nevada: il panorama non è affatto male.




Sono le 13 passate. Riscendiamo dalla Route 168 e siamo in California.
All'incrocio con la route 395, strada che ci porterà praticamente alla destinazione di oggi, invece di girare a destra verso nord, svolto dalla parte opposta verso Big Pine.
Questa è una delle ragioni per cui sono felice di continuare questo report. A Big Pine, precisamente al Copper Top BBQ, abbiamo mangiato le costolette di maiale più buone della nostra vita. Braci al vento, una casetta prefabbricata da dove prendono le ordinazioni, panche e tavoli di legno. Chiunque capiti da quelle parti deve andare a mangiare qui.




Felici e sazi, ripartiamo capelli al vento, con le vette innevate sulla nostra sinista a farci compagnia, l'aria sempre più frizzante.
Mammoth Lake è una ridente cittadina di montagna dove gli americani vanno a sciare di inverno ma è una perla anche d'estate con i suoi bellissimi laghi e la verdeggiante foresta che la circonda. Il centro abitato ricorda i nostri paesi delle dolomiti. Per noi è stato un vero toccasana.
Dopo il paese la strada continua e percorre una sorta di anello fra i laghi cristallini.







La sera beviamo una birra con una coppia di bologna anche loro in viaggio di nozze (il 90% di italiani che troverete sono in viaggio di nozze) e discorriamo piacevolmente sulle nostre rispettive esperienze nell'ovest americano.

[Noah]

13 Luglio: Mammoth Lake - Half Dome Village: "Valle Glaciale"


Oggi ce la prendiamo comoda.
I chilometri non sono proibitivi e soprattutto le temperature sono ben più miti.
L'obiettivo è la Yosemite Valley ma non deviamo subito per la Route 120. Superiamo invece Lee Vining e il Mono Lake (che non è niente di speciale) e svoltiamo dopo alcune miglia sulla destra per la Route 270.
La strada si inerpica fra aride colline, e si fa sterrata.
Si perdono di vista anche le montagne innevate.
Si vola indietro nel tempo.
Sale la febbre per l'oro.
Benvenuti a Bodie, la Città Fantasma sperduta nelle aspre montagne della Sierra Nevada.

Si scorgono le case di legno, gli alberghi, le case da gioco, le stalle per i cavalli, i bordelli e quello che rimane di chinatown.
Sulla collina domina la miniera.
Varie abitazioni sono state lasciate esattamente come all'epoca, con gli stessi arredi, compresa la polvere accumulata. Si paga un biglietto di ingresso, mi pare 10 dollari. Sicuramente molto ben spesi.






A questo punto non ci rimane che affrontare gli oltre 3000 metri di altitudina del Tioga Pass. Chiuso per neve fino a fine giugno, la bella strada si inerpica verso l'alto e presto si iniziano a scorgere sui lati della strada cumuli di neve. Arrivati in cima lo spettacolo è notevole, i colori predominanti sono il verde dei prati e degli alberi, il bianco della neve e il blu del cielo e dei laghi e si sta davvero freschi.




Ci fermiamo un po' lassù. Poi accediamo al vero e proprio ingresso del Parco di Yosemite ed inesorabilmente riscendiamo verso uno dei più grandi esempi di valli glaciali. Il parco è infinito. A un certo punto ci domandiamo se abbiamo sbagliato strada anche se questa è unica. Poi troviamo il bivio e le indicazioni per la Yosemite Valley ed alla fine ci arriviamo. El Capitan, la sfida finale per ogni rocciatore, ci da il benvenuto. Dobbiamo fermarci ed ammirare l'immensità: dall'alto delle pareti rocciose scendono, forti dei ghiacci che si stanno sciogliendo, le acque delle varie cascate che poi vanno a confluire nel fiume che taglia la valle.




Continuaimo in auto fino a scorgere l'Half Dome, il monolite simbolo del parco. Dormiamo in un campeggio fondo alla valle. Fuori da ogni tenda delle casse di acciao dove riporre cibi e profumi per non attirare gli orsi. La sera, tutte le luci si spengono, il cielo è completamente pulito e la notte è un'esplosione di stelle.

[Noah]

14 Luglio: Yosemite National Park: " Ritrekking"


Il giorno successivo, dopo aver sistemato un problemino di pressione a una delle due gomme anteriori, facciamo una bella camminata fino alla Cascata Yosemite. Come al solito, quando non viaggio lascio spazio alle immagini.







La sera, dopo il bel trekking, andiamo a letto molto presto. Domani partiamo per San Francisco ma prima abbiamo idea di vedere l'alba dal punto più panoramico del parco.

[Noah]

15 Luglio: Half Dome Village - San Francisco: "Alba Letale"

Come deciso ci alziamo presto. Ma veramente presto. Troppo presto. Alle 3.30-45 siamo in piedi, ci sistemiamo e facciamo il check-out.
Alle 4.30 siamo in auto. Dal centro della Valle, per raggiungere Glacier Point, ci sono più di 50 chilometri di curve. Sulle distanze non si scherza in America. Arriviamo in cima che sono circa le 5.20.
Il panorama effettivamente moffa il fiato.





Piano piano il sole sorge, proprio dietro l'Half Dome creando dei giochi di luce ed ombre sulla tutta la vallata.



Ne vale la pena? Sicuramente sì, anche se sarei curioso di vedere da quassù anche il tramonto.
Il nostro consiglio è di non farlo se dovete ripartire e farvi altri 300 chilometri di strada. Noi abbiamo faticato non poco a guidare poi fino a San Francisco.
Usciti dal parco salutiamo definitivamente la Sierra Nevada e l'America delle distanze infinite, delle auto e camion enormi, delle strade percorse senza trovare nessuno o quasi sulla strada: percoriamo la route 140 fino a Merced per poi imboccare la trafficata Route 99 prima e la congestionata Highway 580 fino a San Francisco.

Scopriamo che si paga un pedaggio per attraversare il ponte che collega Oakland a San Francisco. Anche il centro città è trafficato. Scarichiamo i bagagli e poi riconsegnamo la Mustang all'aeroporto.
La sere facciamo una bella passeggiata per il centro, zona Union Square.

[Noah]

16 Luglio: San Franscisco: "Alcatraz"

La mattina scendiamo a piedi fino al porto dove dal molo (pier) 33, salpiamo alla volta del fu carcere di Alcatraz.



Che dire, non mi aspettavo granchè da questa visita e invece è stata la vera sorpresa di questa breve visita alla città.
L'isola oggi fa parte della Golden Gate National Recreation Area. Sia esternamente che internamente è stato lasciato esattamente tutto com'era. Una volta avuto accesso al corpo centrale della prigione viene consegnata una audioguida nella propria lingua madre che è il vero punto di forza della visita. Oltre alla voce narrante che vi guiderà attraverso il percorso, sono raccolte le esperienze e le storie di 4 ex secondini e 4 ex carcerati della prigione di Alcatraz: come per Bodie, anche qua se chiudi gli occhi ti sembra di essere realmente in compagnia di Al Capone o Frank Morris.



Rientrati sulla terra ferma facciamo ancora una passeggiata per raggiungere Pier 39: il centro commerciale completamente in legno costruito proprio sulla banchina, di fronte ai pontili della baia dove riposano i Leoni Marini. Ci mangiamo una deliziosa zuppa di granchio, rinomata specialità locale servita dentro una pagnotta di pane, gamberoni fritti e una bella birra fresca.

A noi le città piace girarle a piedi, fortunatamente San Francisco è a misura d'uomo per quanto riguarda la grandezza del centro.



Sfortunatamente è tutta un saliscendi ma non ci scoraggiamo e ci facciamo una bella camminata in pendenza (qualcuno ci fa addirittura Jogging) e riscendiamo dalla famosa Lombard Street.




Girovaghiamo un po' per le strade del centro passando anche da Chinatown (è la più grande comunità cinese al di fuori dell'Asia), poi rientriamo in Union Square: c'è il tempo anche per una grande merenda al cheesecake factory.