Ciao a tutti, con discreto ritardo condivido il report del viaggio che ho intrapreso, con la mia compagna Luz, alla volta della Turchia dal 31 maggio al 19 giugno.
Ho cercato di inserire molte notizie ed informazioni utili per noi motociclisti e, più in generale, per tutti i viaggiatori che avranno voglia di visitare questo splendido paese.
Nella speranza sia utile e magari piacevole da leggere, cominciamo:
30/5---> Giorno della partenza, da Figline Valdarno alla volta di Ancona. Alle 17.00 circa mi imbarco sul traghetto che, durante la notte, mi porterà fino ad Igoumenitza. Imbrago e parcheggio la moto, smonto i bagagli e vado a cercarmi un posto dove stendere il materassino. Il viaggio scorre tranquillo ed io ne approfitto per leggere un buon libro.
Il mio giaciglio :)
31/5---> Verso le 8 di mattina sono in strada, alle 17.40 ho “appuntamento” all'aeroporto di Salonicco, di conseguenza, imbocco direttamente l'autostrada E90 (Egnatia Odos), la quale si inerpica immediatamente sulle montagne. L'aria è bella fresca ed io procedo spedito fino a quando non ridiscendo a livello del mare ed incontro la costa egea ed un vento laterale fastidiosissimo che mi costringerà a ridurre di molto la velocità...Ad ogni modo, arrivo all'aeroporto di Salonicco con largo anticipo: la mia compagna Luz, per ragioni logistiche ha preso l'aereo: tra poco atterrerà e ripartirà, sempre da Salonicco, il 19 giugno. Nell'attesa mi addormento su una sedia dell'aeroporto...dopo il passaggio ponte del traghetto, i chilometri ed il vento laterale mi sarei addormentato anche in piedi... L'aereo è in orario: da ora il team è al completo! In breve tempo siamo di nuovo in strada percorrendo la ring road sopra salonicco ed imboccando nuovamente l'E90, sempre verso est. L'idea è quella di percorrere più chilometri possibili prima di sera. Arriviamo a Kavalà, circa 180 km dal confine turco e ci sta bene. Troviamo alloggio all'hotel Akropolis, albergo centrale e sul mare, senza troppi fronzoli ma per 40 euro a noi va anche troppo bene. Mangiamo un boccone e facciamo una passeggiatina sul lungo molo, poi a letto presto che domani Stanbul ci attende.
Per quanto riguarda Kavalà non mi pareva un granchè anche se non ho avuto modo di approfondire la visita.
Informazioni:
L'autostrada E90 è a pagamento. Ogni tot. chilometri incontri una barriera dove si deve pagare un pedaggio che varia in base al mezzo su cui si viaggia: le moto pagano 1,70 € ogni casello. Da Igoumenitza a Salonicco ho contato circa 6 caselli, altri 3 per arrivare alla frontiera Turca.
In questa autostrada ( a differenza dell'E75 che va ad Atene) NON ci sono distributori: in autostrada viene indicato il prossimo distributore di benzina che però si trova fuori dall'autostrada. Alcuni sono subito all'uscita, altri invece non sono così facili da trovare e distano anche qualche chilometro. Inoltre la domenica non tutti sono aperti...insomma non riducetevi alla riserva per fare benzina.
L'E90 è una buona autostrada, se piove però non è molto drenante.
Un consiglio nel caso optiate per un giro simile a questo potete fare una deviazione verso Trikala e visitare le Meteore Greche. Da Trikala poi vi riallacciate passando da Larissa ed imboccando l'E75 di nuovo verso Salonicco.
01/06--> Partiamo di buon ora con l'intenzione di arrivare ad Istanbul nel primo pomeriggio (abbiamo circa 450 km da fare): Istanbul, a livello di traffico, non è un segreto che sia molto impegnativa e volevo ad ogni costo evitare le ore più caotiche della giornata. Il tempo non è clemente e l'acqua ci accompagna in maniera costante fino al confine per poi riapparire, in maniera più sporadica, anche per tutto il resto della giornata. Oggi è domenica ed infatti il distributore di turno lo trovo chiuso..fortuna che riesco ad arrivare al successivo....
L'arrivo alla frontiera è emozionante ed evocativo: rappresenta il vero inizio del viaggio e, consentitemi la “licenza narrativa”, il passaggio verso il continente Asiatico.
Naturalmente foto di rito: sul ponte che divide la Grecia dalla Turchia, all'ingresso della frontiera ed all'uscita della stessa..insomma ho impiegato più tempo a fotografarla che ad attraversarla: infatti il passaggio tra i vari controlli doganali è stato discretamente veloce.
Una delle tante foto di rito..
Ripartiamo dunque in direzione Istanbul, la strada è in discrete condizioni ed abbastanza libera (essendo domenica, soprattutto il traffico pesante è molto meno intenso).
Ci fermiamo a fare rifornimento ad un distributore Shell poco prima di Tekirdag, ci rifocilliamo ed acquistiamo anche la carta HGS (la carta prepagata e precaricata con la quale si accede e si paga l'autostrada.
Onestamente non ho neanche realizzato quando sono entrato in Istanbul...la città ci ha semplicemente raggiunti. Erano circa le 16 quando il traffico istanbuliota ci ha catturati. Non riuscendo a trovare le indicazioni per il centro storico di Sultanahmet ho puntato verso l'aeroporto di Ataturk per poi scendere verso il mare con la speranza di andare praticamente a sbattere sul porto di Eminonu ed il Ponte di Galata: da lì era fatta!
L'aeroporto l'ho trovato facilmente insieme a migliaia di taxi gialli e neri che come una sciame di api mi hanno portato dentro il loro nido/aeroporto da cui sono uscito dopo un bel quarto d'ora abbondante trovandomi davanti tre/quattro arterie stradali, mentre lo sciame giallo mi strombazzava, infastidito dalla mia indecisione. Non capendo quale dovessi imboccare mi sono arreso e, incrociando le dita, ho attivato sullo smartphone un navigatore che funzionava off-line a patto che si registrasse precedentemente (quando si disponeva di connessione internet) il punto di interesse dove volevamo dirigersi:io avevo impostato la via dell'hotel Peninsula (dove pernotteremo) e, fortunatamente questo navigatorino gratuito mi ha portato a destinazione: scendo giustamente fino al mare, supero il porto di Yehikapi e poco dopo svolto a sinistra per entrare nelle strade in pietra del centro storico di Sultanahmet...un attimo dopo mi rendo conto che alla mia sinistra si erge un gigante bianco: Istanbul ci dava il benvenuto presentandomi una delle sue moschee più belle e rappresentative: Sultan Ahmet Camii, la Moschea Blu...parcheggio la moto e, ormai coscienti di avercela fatta, ammiriamo i candidi minareti della Moschea e quelli più colorati dell'altro gigante architettonico Hagia Sophia.
Abbastanza stanchi, ci informiamo sul prezzo dei pernottamenti in 3 alberghi e poi optiamo proprio per il Peninsula.
Informazioni:
Il passaggio della frontiera, come detto, è relativamente veloce: ci sono però tre distinti controlli: uno all'ingresso e 2 all'interno della frontiera stessa: quindi chi viaggia con mezzo proprio, tenga a portata di mano sempre libretto, carta verde assicurativa e passaporto (necessario se si guida un veicolo).
Dentro la Frontiera c'è il Duty Free ed altri esercizi commerciali. Quello che può interessarci è un Agenzia di Cambio (mi pare ci sia anche un bancomat ma non ricordo): in Turchia prediligono il contante quindi cercate di non esserne sprovvisti. Troviamo anche un bar/ristorante dove abbiamo conosciuto la bevanda credo più rappresentativa della Turchia: il çay,: il tè turco servito in piccoli bicchierini e che viene bevuto in quasi ogni momento della giornata. Ci si potrebbe scrivere tranquillamente un trattato al riguardo.
La HGS è una carta prepagata che alle barriere autostradali viene riconosciuta automaticamente scalandoti il credito. E' necessaria per tutte le autostrade ed i due ponti sul Bosforo. A me l'hanno caricata con 30 lire turche (più ho pagato altre 6 per l'attivazione) ed è bastata per il passaggio sul ponte sul Bosforo, per l'autostrada Istanbul-Ankara e per quella che attraversa Izmir.
Hotel Peninsula: Ci viene offerta una camera al primo piano al prezzo di 60 euro se paghiamo con carta di credito, 50 euro se paghiamo in contanti. Accadrà spesso negli alberghi in Turchia che ci scontino il prezzo se paghiamo cash. Naturalmente, al di là di questo si deve sempre e comunque contrattare sul prezzo. Spessissimo abbassano, magari di poco ma fa lo stesso. Per quanto riguarda l'albergo secondo me, a quel prezzo, è l'ideale: a due passi da piazza Sultanahmet, la possibilità di parcheggiare la moto proprio accanto all'ingresso, camere pulite ed essenziali e la miglior colazione della nostra vacanza in Turchia. A tal propisito un grazie speciale va a Fatma che ogni mattina ci viziava con prodotti freschissimi e fatti in casa mentre noi ci accomodavamo sulla terrazza panoramica a rimirare ora la moschea blu, ora il bosforo, ora quanto di buono c'era nel nostro piatto....
Ho cercato di inserire molte notizie ed informazioni utili per noi motociclisti e, più in generale, per tutti i viaggiatori che avranno voglia di visitare questo splendido paese.
Nella speranza sia utile e magari piacevole da leggere, cominciamo:
30/5---> Giorno della partenza, da Figline Valdarno alla volta di Ancona. Alle 17.00 circa mi imbarco sul traghetto che, durante la notte, mi porterà fino ad Igoumenitza. Imbrago e parcheggio la moto, smonto i bagagli e vado a cercarmi un posto dove stendere il materassino. Il viaggio scorre tranquillo ed io ne approfitto per leggere un buon libro.
Il mio giaciglio :)
31/5---> Verso le 8 di mattina sono in strada, alle 17.40 ho “appuntamento” all'aeroporto di Salonicco, di conseguenza, imbocco direttamente l'autostrada E90 (Egnatia Odos), la quale si inerpica immediatamente sulle montagne. L'aria è bella fresca ed io procedo spedito fino a quando non ridiscendo a livello del mare ed incontro la costa egea ed un vento laterale fastidiosissimo che mi costringerà a ridurre di molto la velocità...Ad ogni modo, arrivo all'aeroporto di Salonicco con largo anticipo: la mia compagna Luz, per ragioni logistiche ha preso l'aereo: tra poco atterrerà e ripartirà, sempre da Salonicco, il 19 giugno. Nell'attesa mi addormento su una sedia dell'aeroporto...dopo il passaggio ponte del traghetto, i chilometri ed il vento laterale mi sarei addormentato anche in piedi... L'aereo è in orario: da ora il team è al completo! In breve tempo siamo di nuovo in strada percorrendo la ring road sopra salonicco ed imboccando nuovamente l'E90, sempre verso est. L'idea è quella di percorrere più chilometri possibili prima di sera. Arriviamo a Kavalà, circa 180 km dal confine turco e ci sta bene. Troviamo alloggio all'hotel Akropolis, albergo centrale e sul mare, senza troppi fronzoli ma per 40 euro a noi va anche troppo bene. Mangiamo un boccone e facciamo una passeggiatina sul lungo molo, poi a letto presto che domani Stanbul ci attende.
Per quanto riguarda Kavalà non mi pareva un granchè anche se non ho avuto modo di approfondire la visita.
Informazioni:
L'autostrada E90 è a pagamento. Ogni tot. chilometri incontri una barriera dove si deve pagare un pedaggio che varia in base al mezzo su cui si viaggia: le moto pagano 1,70 € ogni casello. Da Igoumenitza a Salonicco ho contato circa 6 caselli, altri 3 per arrivare alla frontiera Turca.
In questa autostrada ( a differenza dell'E75 che va ad Atene) NON ci sono distributori: in autostrada viene indicato il prossimo distributore di benzina che però si trova fuori dall'autostrada. Alcuni sono subito all'uscita, altri invece non sono così facili da trovare e distano anche qualche chilometro. Inoltre la domenica non tutti sono aperti...insomma non riducetevi alla riserva per fare benzina.
L'E90 è una buona autostrada, se piove però non è molto drenante.
Un consiglio nel caso optiate per un giro simile a questo potete fare una deviazione verso Trikala e visitare le Meteore Greche. Da Trikala poi vi riallacciate passando da Larissa ed imboccando l'E75 di nuovo verso Salonicco.
01/06--> Partiamo di buon ora con l'intenzione di arrivare ad Istanbul nel primo pomeriggio (abbiamo circa 450 km da fare): Istanbul, a livello di traffico, non è un segreto che sia molto impegnativa e volevo ad ogni costo evitare le ore più caotiche della giornata. Il tempo non è clemente e l'acqua ci accompagna in maniera costante fino al confine per poi riapparire, in maniera più sporadica, anche per tutto il resto della giornata. Oggi è domenica ed infatti il distributore di turno lo trovo chiuso..fortuna che riesco ad arrivare al successivo....
L'arrivo alla frontiera è emozionante ed evocativo: rappresenta il vero inizio del viaggio e, consentitemi la “licenza narrativa”, il passaggio verso il continente Asiatico.
Naturalmente foto di rito: sul ponte che divide la Grecia dalla Turchia, all'ingresso della frontiera ed all'uscita della stessa..insomma ho impiegato più tempo a fotografarla che ad attraversarla: infatti il passaggio tra i vari controlli doganali è stato discretamente veloce.
Una delle tante foto di rito..
Ripartiamo dunque in direzione Istanbul, la strada è in discrete condizioni ed abbastanza libera (essendo domenica, soprattutto il traffico pesante è molto meno intenso).
Ci fermiamo a fare rifornimento ad un distributore Shell poco prima di Tekirdag, ci rifocilliamo ed acquistiamo anche la carta HGS (la carta prepagata e precaricata con la quale si accede e si paga l'autostrada.
Onestamente non ho neanche realizzato quando sono entrato in Istanbul...la città ci ha semplicemente raggiunti. Erano circa le 16 quando il traffico istanbuliota ci ha catturati. Non riuscendo a trovare le indicazioni per il centro storico di Sultanahmet ho puntato verso l'aeroporto di Ataturk per poi scendere verso il mare con la speranza di andare praticamente a sbattere sul porto di Eminonu ed il Ponte di Galata: da lì era fatta!
L'aeroporto l'ho trovato facilmente insieme a migliaia di taxi gialli e neri che come una sciame di api mi hanno portato dentro il loro nido/aeroporto da cui sono uscito dopo un bel quarto d'ora abbondante trovandomi davanti tre/quattro arterie stradali, mentre lo sciame giallo mi strombazzava, infastidito dalla mia indecisione. Non capendo quale dovessi imboccare mi sono arreso e, incrociando le dita, ho attivato sullo smartphone un navigatore che funzionava off-line a patto che si registrasse precedentemente (quando si disponeva di connessione internet) il punto di interesse dove volevamo dirigersi:io avevo impostato la via dell'hotel Peninsula (dove pernotteremo) e, fortunatamente questo navigatorino gratuito mi ha portato a destinazione: scendo giustamente fino al mare, supero il porto di Yehikapi e poco dopo svolto a sinistra per entrare nelle strade in pietra del centro storico di Sultanahmet...un attimo dopo mi rendo conto che alla mia sinistra si erge un gigante bianco: Istanbul ci dava il benvenuto presentandomi una delle sue moschee più belle e rappresentative: Sultan Ahmet Camii, la Moschea Blu...parcheggio la moto e, ormai coscienti di avercela fatta, ammiriamo i candidi minareti della Moschea e quelli più colorati dell'altro gigante architettonico Hagia Sophia.
Abbastanza stanchi, ci informiamo sul prezzo dei pernottamenti in 3 alberghi e poi optiamo proprio per il Peninsula.
Informazioni:
Il passaggio della frontiera, come detto, è relativamente veloce: ci sono però tre distinti controlli: uno all'ingresso e 2 all'interno della frontiera stessa: quindi chi viaggia con mezzo proprio, tenga a portata di mano sempre libretto, carta verde assicurativa e passaporto (necessario se si guida un veicolo).
Dentro la Frontiera c'è il Duty Free ed altri esercizi commerciali. Quello che può interessarci è un Agenzia di Cambio (mi pare ci sia anche un bancomat ma non ricordo): in Turchia prediligono il contante quindi cercate di non esserne sprovvisti. Troviamo anche un bar/ristorante dove abbiamo conosciuto la bevanda credo più rappresentativa della Turchia: il çay,: il tè turco servito in piccoli bicchierini e che viene bevuto in quasi ogni momento della giornata. Ci si potrebbe scrivere tranquillamente un trattato al riguardo.
La HGS è una carta prepagata che alle barriere autostradali viene riconosciuta automaticamente scalandoti il credito. E' necessaria per tutte le autostrade ed i due ponti sul Bosforo. A me l'hanno caricata con 30 lire turche (più ho pagato altre 6 per l'attivazione) ed è bastata per il passaggio sul ponte sul Bosforo, per l'autostrada Istanbul-Ankara e per quella che attraversa Izmir.
Hotel Peninsula: Ci viene offerta una camera al primo piano al prezzo di 60 euro se paghiamo con carta di credito, 50 euro se paghiamo in contanti. Accadrà spesso negli alberghi in Turchia che ci scontino il prezzo se paghiamo cash. Naturalmente, al di là di questo si deve sempre e comunque contrattare sul prezzo. Spessissimo abbassano, magari di poco ma fa lo stesso. Per quanto riguarda l'albergo secondo me, a quel prezzo, è l'ideale: a due passi da piazza Sultanahmet, la possibilità di parcheggiare la moto proprio accanto all'ingresso, camere pulite ed essenziali e la miglior colazione della nostra vacanza in Turchia. A tal propisito un grazie speciale va a Fatma che ogni mattina ci viziava con prodotti freschissimi e fatti in casa mentre noi ci accomodavamo sulla terrazza panoramica a rimirare ora la moschea blu, ora il bosforo, ora quanto di buono c'era nel nostro piatto....
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