L'idea si è materializzata negli ultimi giorni, è venuta così, facile, immediata, anche se mi ero ripromesso che avrei aspettato, senza sapere poi nemmeno cosa.
Ti rendi conto in un attimo che la passione torna a vincere sul timore e che, forse, è bene che sia così, senza starci troppo a pensare.
Non so se mi sento pronto, ma la curiosità mi divora.
Dalla finestra del bagno "tutto" invita ad andare, una giornata così è perfetta per ricominciare.
Dalla "tazza" un invito che non si può rifiutare
E' strano prepararsi, come se l'avessi fatto solo 5 minuti prima, come se non l'avessi fatto da una vita.
Era da troppo che non scendevo in garage per spostarla, spostarla e nello stesso tempo fargli realizzare che "si si....hai capito bene...andiamo un po' a zonzo insieme".
Poverina, ultimamente l'ho trascurata, messa in moto solo un paio di volte.
Sarà per quello che riprovando a fargli prendere vita me la fa scontare, tenendomi in sospeso.
Poi invece si scioglie anche lei e via così, fuori insieme nel sole e nell'azzurro.
E' da 5 mesi che non faccio due curve, 5 mesi che il cervello non da più gli impulsi a mo' di batterista, i cui arti hanno ognuno la propria funzione.
Pochi km. mi bastano per cancellare quasi 150 giorni (che detta così mi suona meglio di 5 mesi...) di medicine, dolori, pensieri, giramenti di sfere. Anzi, più che cancellati messi da una parte come fossero un semaforo personalissimo che mi segnali di non strafare.
Strafare non è proprio il verbo di giornata. Godere si addice di più, delle microscopiche gioie che la vita ci può riservare, che poi tanto micro non sono davvero.
Mi cullo su strada iperconosciuta. Oggi va bene tutto, poco ma tutto, o almeno tutto ciò che mi mancava da un bel po'.
La prima sosta la faccio al Bar Consigli, montagnescamente immerso nel "massiccio" di Monte Morello, dal quale si scruta la piana fiorentino/pratese, per me un luogo del cuore.
E i primi 22 km. sono andati.
Sulle curve di Monte Morello
Bar Consigli, in località Ceppeto
Oratorio di San Jacopo a Ceppeto
Mi gongolo e mi trastullo come un bambino. Per ora va tutto bene. Festeggio con un caffè (un pezzo del "poco" di cui parlavo qualche rigo sopra), al quale aggiungo un Toscano ammezzato (un altro pezzo di "poco"). Un senso di pace mi avvolge. Cazzarola, quant'era che aspettavo questo momento!
Riparto, per sentire ancora il borbottio del motore, per guardarmi intorno al piccolo trotto, per sentirmi in qualche modo nuovamente mototurista, tutte cose che non è possibile fare altrimenti.
Da Ceppeto scendo verso Firenze e raggiungo un altro punto che merita.
Pieve di S.Andrea a Cercina, dell'VIII sec.
...continua...
Ti rendi conto in un attimo che la passione torna a vincere sul timore e che, forse, è bene che sia così, senza starci troppo a pensare.
Non so se mi sento pronto, ma la curiosità mi divora.
Dalla finestra del bagno "tutto" invita ad andare, una giornata così è perfetta per ricominciare.
Dalla "tazza" un invito che non si può rifiutare
E' strano prepararsi, come se l'avessi fatto solo 5 minuti prima, come se non l'avessi fatto da una vita.
Era da troppo che non scendevo in garage per spostarla, spostarla e nello stesso tempo fargli realizzare che "si si....hai capito bene...andiamo un po' a zonzo insieme".
Poverina, ultimamente l'ho trascurata, messa in moto solo un paio di volte.
Sarà per quello che riprovando a fargli prendere vita me la fa scontare, tenendomi in sospeso.
Poi invece si scioglie anche lei e via così, fuori insieme nel sole e nell'azzurro.
E' da 5 mesi che non faccio due curve, 5 mesi che il cervello non da più gli impulsi a mo' di batterista, i cui arti hanno ognuno la propria funzione.
Pochi km. mi bastano per cancellare quasi 150 giorni (che detta così mi suona meglio di 5 mesi...) di medicine, dolori, pensieri, giramenti di sfere. Anzi, più che cancellati messi da una parte come fossero un semaforo personalissimo che mi segnali di non strafare.
Strafare non è proprio il verbo di giornata. Godere si addice di più, delle microscopiche gioie che la vita ci può riservare, che poi tanto micro non sono davvero.
Mi cullo su strada iperconosciuta. Oggi va bene tutto, poco ma tutto, o almeno tutto ciò che mi mancava da un bel po'.
La prima sosta la faccio al Bar Consigli, montagnescamente immerso nel "massiccio" di Monte Morello, dal quale si scruta la piana fiorentino/pratese, per me un luogo del cuore.
E i primi 22 km. sono andati.
Sulle curve di Monte Morello
Bar Consigli, in località Ceppeto
Oratorio di San Jacopo a Ceppeto
Mi gongolo e mi trastullo come un bambino. Per ora va tutto bene. Festeggio con un caffè (un pezzo del "poco" di cui parlavo qualche rigo sopra), al quale aggiungo un Toscano ammezzato (un altro pezzo di "poco"). Un senso di pace mi avvolge. Cazzarola, quant'era che aspettavo questo momento!
Riparto, per sentire ancora il borbottio del motore, per guardarmi intorno al piccolo trotto, per sentirmi in qualche modo nuovamente mototurista, tutte cose che non è possibile fare altrimenti.
Da Ceppeto scendo verso Firenze e raggiungo un altro punto che merita.
Pieve di S.Andrea a Cercina, dell'VIII sec.
...continua...
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