27 maggio 2018, domenica Qualche foto qui
Sono in giro da ieri mattina, alle 4,30 sono partito da casa con auto e carrello, qualche sosta tecnica "obbligata" e qualche ora di sonno: mi sono fermato per non rischiare un coccolone poco oltre Amburgo a un centinaio di km. dal confine danese.
Ho dormito fino alle 3 poi via per essere al camping a Frederikshavn alle 8, ci sono arrivato puntuale ma questo anno aprono l’' ufficio alle 9.
Potevo dormire un’' oretta in più, pazienza, ho iniziato ad organizzare quel po' di cose che dovevo portarmi dietro.
E' una giornata splendida qui nel Setesdal, avrei gradito un po’ meno caldo ma niente umidità per cui l' ’ho sopportato bene.
Mi sono imbarcato per un pelo e alle 14:30 ho iniziato a risalire la vallata dell’' Otra tramite la RV9, strada che amo particolarmente.
La scoprii nei primi anni 80, da allora l' ho vista cambiare da stradina impervia a stradona con curve ampie e pendenze addolcite, ma i luoghi che attraversa e la sensazione di pace che trasmette percorrendola restano intatti.
Ero qui a metà settembre con Giovanna per un mordi e fuggi di un fine settimana, col GSsino.
Arrivato ad Haukeli mi è sembrato di tornare agli anni 80: camping vuoto, in bella mostra le chiavi di 4 Hytter pronti per essere utilizzati; scegli il tuo bungalow, usalo, lascialo in ordine e pulito e metti chiave e soldi dentro la cassetta della posta prima di ripartire.
Ho scelto il più economico, 4 letti a castello 2+2: NOK 300, circa 31 euro.
Non avessi avuto la necessità di riposare bene dopo l’'autostrada di ieri e di stamattina avrei aperto la tenda: NOK 12,5.
Prima di partire avevo fatto buoni propositi: rispetto totale dei limiti di velocità.
Per i primi 10 km tutto ok, poi ho ripreso le mie vecchie abitudini: non è possibile resistere con queste strade.
E’ che sto scaldabagno è una bestia tentatrice.
Credo che se San Cristoforo in un giorno che non lavora risalisse la RV9 in moto farebbe lo stesso, non resisterebbe.
Salvo poi pentirsi …dopo, ma il suo Titolare è comprensivo.
Domani vedo dove andare, comunque a nord.
28 maggio 2018, lunedì
Stamattina alle 7 ero già operativo.
E ho finito alle 19, solo un'ora di sosta per aspettare il traghetto Utne-Kvanndal, dato che la strada diretta col nuovo ponte terminato qualche anno fa era chiusa.
Ho iniziato salendo da Haukeli verso i tunnel in direzione Odda.
Laghetti ancora gelati, un tratto magnifico.
Poi appunto Utne, Voss, e ho risalito la 55 (1434 il punto più alto) arrivando da Ovre Ardal attraverso una strada a pedaggio (serve la VISA o equivalenti) magnifica, che porta sulla 55 a Turtagro e poi a Lom.
La feci in senso inverso nel 2014 con la Basic e Oscar, c'era molta più neve, oggi mi ha colpito meno, pur nella sua bellezza.Da Lom ho guadagnato la E6 attraverso quella che un tempo era una strada sterrata strettissima e ora è una strada asfaltata, fra Otta e Dombas, ho superato Dombas e ho fatto a spron battuto il tratto in quota fino a 10 km da Oppdal, fermandomi in un piccolo camping lungo il fiume.
Il mio piccolo Hytte è in riva al rumoroso fiume, ho speso 320 + 20 per la doccia (10 Nok per 5 minuti, appena insaponato devo mettere un'altra moneta, è la regola).Oggi ci ho dato giù di brutto, Integra se l'è goduta.
Qui non ci sono renne, per cui ho fatto lunghi tratti sui 120 (come loro in auto, del resto), gli autotreni vanno regolarmente sui 100.
Importante è rispettare i limiti vicino e dentro i centri abitati, per il resto vi dirò.
Ma intanto la cosa giusta è: dai de gas, io eseguo ligio al dovere.
Nei progetti avrei dovuto girare dopo Dombas verso Roros per poi risalire la E45 in Svezia verso nord, ma Integra ha insistito per tirar dritto.
Sfatiamo la storia della benzina norvegese cara: oggi 16,09 Nok al litro, come dire €€ 1,65 o giù di lì.
Anche far la spesa siamo lì con Bologna.
Stando un po' attento a prendere Hytter economici, senza servizi, in definitiva va poi bene così.
Quello di oggi ha pure la cucina con acqua corrente, ma un solo letto e non ha i servizi.
Devo trovare una connessione wi-fi, sto andando col telefono come Hot Spot e temo di esaurire il traffico (non so quanto ne ho), ma prima o poi troverò una connessione decente.
29 maggio 2018, martedì
Stamattina era estate, sole splendido, temperatura gradevole, poi nel giro di un centinaio di km è tornato l’inverno, anche a detta del gestore del camping a Bjerka, una quindicina di km. a sud di Mo I Rana. Ho subito acceso la stufa.
Mattinata ricca di cantieri, da Oppdal a Trondheim, dove stanno rivoluzionando l' ’accesso alla città da sud.
Questi qui lavorano sul serio e veloci, e zero non-norvegesi.
E non ho fatto un attimo di coda, certo ho dovuto andare a rilento.
Poi traffico fino a Stejnkier, poi di colpo la maggior parte è sparita e finalmente il bicilindrico ha respirato a pieni polmoni.
A Namsskogan è iniziato a rinfrescare, poi un po’' di pioggia, poca roba.Fossi stato in auto mi sarei preoccupato per i pedaggi: sulla E6 ho incontrato due rilevatori di passaggio per l’' addebito automatico, una 40ina di corone per volta.
Le moto gratis, anche gli scaldabagno.
Benzina oggi a 15,28, costa meno che da noi ovunque.
La mia gomma anteriore fa l’' effetto che può fare al mattino una signora che normalmente si trucca con cura: fa paura.
E'’ da un po’ che la ’osservo, la vedo calare ogni volta che mi fermo.
La posteriore invece è come una ragazza bella, bella in ogni caso.
Si vedrà.
Qui a Bjerka c’è un bel camping che conoscevo da tempo, un Hytter senza servizi con 4 letti 400 Nok.
Non male come pulizia. Anche i servizi comuni sono ben tenuti.
Resta sempre meno della E6 che tanto mi ha fatto divertire in questi anni, oggi una quarantina di km in zona Nammskogan, ormai è sempre più una superstrada, comoda ma meno divertente.
Anche qui cantieri, stanno travolgendo tutto, un po’ dispiace, ma si deve andare avanti.
Quando venni per la prima volta negli anni 70 era un massacro ovunque.
Ben presto hanno aggiustato, veloci.
Poi di seguito hanno sempre migliorato, senza sosta.
Poi hanno rifatto, cambiando completamente il Paese.
Ho incontrato parecchie Tesla e ho visto molte colonnette marcate Tesla, fanno sul serio anche questo.
Da qui a NordKapp a occhio saranno 1.200 o poco più, potrei arrivarci in teoria domani l’' altro nel pomeriggio, devo decidere, dipenderà dalla stagione.
Perché se è bello potrei preferire le Lofoten e la 17.
Sentirò che dice Integra, è la sua prima volta e può darsi che voglia andare chissà dove, magari a Vardo dove pensavo di andare.
30 maggio 2018, mercoledì
Stamattina ho indossato la divisa da inverno e sopra quella da pioggia.
Che è servita solo a tenermi bello caldino perchè dopo un'oretta di grigio scuro è venuto fuori un bel sole che è tutt'ora lì fuori.
Guanti invernali (BMW, ne ho anche un paio della Tucano per il freddo vero), manopole a 3 su 5, la mia temperatura e situazione ideale (Integra non ha il termometro, oppure se ce l'ha non l'ho trovato, il display è troppo difficile da gestire per un pigro come me, non me ne può fregare di più; non ho neppur messo l'orologio sull'ora estiva: così va già bene a ottobre).
A Mo I Rana avevo ancora benzina per arrivare a un distributore che ho sempre visto, un po' più avanti, ma stamattina non c'era più: stanno rifacendo tutta la strada, un cantiere di 50 km, comunque ho sperato di essermi confuso e ho fatto una decina di km.
Poi indietro tutta, insomma per fare il pieno ho aggiunto 35 km fra indietro e avanti.
Un nuovo distributore era 2 km dopo il punto di inversione, ci avrei giurato, ma queste fesserie fanno bene, la prossima volta faccio benzina quando è logico farla.
Insomma se farete la E6 da Mo I Rana verso il Circolo Polare il prossimo anno fate come foste in autostrada, e giù pedaggio (ma per le moto no).
Pensavo a questo oggi: tutto bello, tutto ipermoderno, sti norvegesi hanno due gran palle, si va che è una meraviglia, il progresso non si può fermare (solo da noi succede, e non solo in fatto di strade).
Ma uno che ha viaggiato qui negli anni 80 un po' di nostalgia delle difficoltà di allora ce l'ha per forza.
Con questo una bella strada è pur sempre gradita, insomma mi piace ora come allora questa Norvegia, anzi questa Scandinavia.
Al Circolo Polare non c'era né un cane né una moto, solo il mio Scaldabagno, ho preso un bel caffè lungo e un dolcetto dei loro, buono.
Poi giù, stanno lavorando pure lì, insomma che palle sti cantieri.
Arrivato a Bognes c'erano due navi con la bocca aperta: la mia con la sbarra mezza chiusa e nessuno nel piazzale, l'altra già mezza piena, pronta a salpare: ma che ci fanno quelle 4 auto, perché non salgono?
Mi infilo io, vuoi vedere che è nella parte di Lodingen ma va a Skardberget dove voglio andare io?
Bè, piuttosto che star li in attesa mal che vada vado alle Lofoten.
Invece no, era la mia, che culata, ero certo di dover star lì a bighellonare almeno un'oraA Narvik stanno per inaugurare un ponte che farà risparmiare una ventina di km di giro del fiordo, l'avevo visto in costruzione nel 2016 (ero in auto).
Insomma, qui tutto cambia da un anno all'altro.
Ci sono dei pedaggi, ma sono temporanei e spariranno, come successo per il tunnel di Mageroya.
Ricordo bene che quando da noi fecero la A1 nel 58 promisero la stessa cosa, c'era la DC (con dietro un po' nascosto il PCI, che era poi quello che comandava al 99%).
Ora hanno cambiato nome ma se possibile fanno più schifo di allora, tutti indistintamente.
Mi son detto: già che non sono stanco tiro fino a NordSkjobontn (o come cavolo si scrive) così faccio il pieno e mi fermo in campeggio.
La benzina ok, il camping è chiuso, l'unico albergo è pieno.
Va bè, vado a Skibotn, là c'è un bel camping, 50 km circa, e parto.
Ma dopo poco un cartello: Hotel a 8 km.
Sono in albergo con Integra sotto alla finestra.
Dire che si farà domani non mi piace perché non lo so neppur io, per cui si vedrà, ora mi devo lavare poi vedo di mangiar qualcosa.
Ma credo che a quest'ora mi dovrò accontentare dei miei formaggini da viaggio.
(segue)
Sono in giro da ieri mattina, alle 4,30 sono partito da casa con auto e carrello, qualche sosta tecnica "obbligata" e qualche ora di sonno: mi sono fermato per non rischiare un coccolone poco oltre Amburgo a un centinaio di km. dal confine danese.
Ho dormito fino alle 3 poi via per essere al camping a Frederikshavn alle 8, ci sono arrivato puntuale ma questo anno aprono l’' ufficio alle 9.
Potevo dormire un’' oretta in più, pazienza, ho iniziato ad organizzare quel po' di cose che dovevo portarmi dietro.
E' una giornata splendida qui nel Setesdal, avrei gradito un po’ meno caldo ma niente umidità per cui l' ’ho sopportato bene.
Mi sono imbarcato per un pelo e alle 14:30 ho iniziato a risalire la vallata dell’' Otra tramite la RV9, strada che amo particolarmente.
La scoprii nei primi anni 80, da allora l' ho vista cambiare da stradina impervia a stradona con curve ampie e pendenze addolcite, ma i luoghi che attraversa e la sensazione di pace che trasmette percorrendola restano intatti.
Ero qui a metà settembre con Giovanna per un mordi e fuggi di un fine settimana, col GSsino.
Arrivato ad Haukeli mi è sembrato di tornare agli anni 80: camping vuoto, in bella mostra le chiavi di 4 Hytter pronti per essere utilizzati; scegli il tuo bungalow, usalo, lascialo in ordine e pulito e metti chiave e soldi dentro la cassetta della posta prima di ripartire.
Ho scelto il più economico, 4 letti a castello 2+2: NOK 300, circa 31 euro.
Non avessi avuto la necessità di riposare bene dopo l’'autostrada di ieri e di stamattina avrei aperto la tenda: NOK 12,5.
Prima di partire avevo fatto buoni propositi: rispetto totale dei limiti di velocità.
Per i primi 10 km tutto ok, poi ho ripreso le mie vecchie abitudini: non è possibile resistere con queste strade.
E’ che sto scaldabagno è una bestia tentatrice.
Credo che se San Cristoforo in un giorno che non lavora risalisse la RV9 in moto farebbe lo stesso, non resisterebbe.
Salvo poi pentirsi …dopo, ma il suo Titolare è comprensivo.
Domani vedo dove andare, comunque a nord.
28 maggio 2018, lunedì
Stamattina alle 7 ero già operativo.
E ho finito alle 19, solo un'ora di sosta per aspettare il traghetto Utne-Kvanndal, dato che la strada diretta col nuovo ponte terminato qualche anno fa era chiusa.
Ho iniziato salendo da Haukeli verso i tunnel in direzione Odda.
Laghetti ancora gelati, un tratto magnifico.
Poi appunto Utne, Voss, e ho risalito la 55 (1434 il punto più alto) arrivando da Ovre Ardal attraverso una strada a pedaggio (serve la VISA o equivalenti) magnifica, che porta sulla 55 a Turtagro e poi a Lom.
La feci in senso inverso nel 2014 con la Basic e Oscar, c'era molta più neve, oggi mi ha colpito meno, pur nella sua bellezza.Da Lom ho guadagnato la E6 attraverso quella che un tempo era una strada sterrata strettissima e ora è una strada asfaltata, fra Otta e Dombas, ho superato Dombas e ho fatto a spron battuto il tratto in quota fino a 10 km da Oppdal, fermandomi in un piccolo camping lungo il fiume.
Il mio piccolo Hytte è in riva al rumoroso fiume, ho speso 320 + 20 per la doccia (10 Nok per 5 minuti, appena insaponato devo mettere un'altra moneta, è la regola).Oggi ci ho dato giù di brutto, Integra se l'è goduta.
Qui non ci sono renne, per cui ho fatto lunghi tratti sui 120 (come loro in auto, del resto), gli autotreni vanno regolarmente sui 100.
Importante è rispettare i limiti vicino e dentro i centri abitati, per il resto vi dirò.
Ma intanto la cosa giusta è: dai de gas, io eseguo ligio al dovere.
Nei progetti avrei dovuto girare dopo Dombas verso Roros per poi risalire la E45 in Svezia verso nord, ma Integra ha insistito per tirar dritto.
Sfatiamo la storia della benzina norvegese cara: oggi 16,09 Nok al litro, come dire €€ 1,65 o giù di lì.
Anche far la spesa siamo lì con Bologna.
Stando un po' attento a prendere Hytter economici, senza servizi, in definitiva va poi bene così.
Quello di oggi ha pure la cucina con acqua corrente, ma un solo letto e non ha i servizi.
Devo trovare una connessione wi-fi, sto andando col telefono come Hot Spot e temo di esaurire il traffico (non so quanto ne ho), ma prima o poi troverò una connessione decente.
29 maggio 2018, martedì
Stamattina era estate, sole splendido, temperatura gradevole, poi nel giro di un centinaio di km è tornato l’inverno, anche a detta del gestore del camping a Bjerka, una quindicina di km. a sud di Mo I Rana. Ho subito acceso la stufa.
Mattinata ricca di cantieri, da Oppdal a Trondheim, dove stanno rivoluzionando l' ’accesso alla città da sud.
Questi qui lavorano sul serio e veloci, e zero non-norvegesi.
E non ho fatto un attimo di coda, certo ho dovuto andare a rilento.
Poi traffico fino a Stejnkier, poi di colpo la maggior parte è sparita e finalmente il bicilindrico ha respirato a pieni polmoni.
A Namsskogan è iniziato a rinfrescare, poi un po’' di pioggia, poca roba.Fossi stato in auto mi sarei preoccupato per i pedaggi: sulla E6 ho incontrato due rilevatori di passaggio per l’' addebito automatico, una 40ina di corone per volta.
Le moto gratis, anche gli scaldabagno.
Benzina oggi a 15,28, costa meno che da noi ovunque.
La mia gomma anteriore fa l’' effetto che può fare al mattino una signora che normalmente si trucca con cura: fa paura.
E'’ da un po’ che la ’osservo, la vedo calare ogni volta che mi fermo.
La posteriore invece è come una ragazza bella, bella in ogni caso.
Si vedrà.
Qui a Bjerka c’è un bel camping che conoscevo da tempo, un Hytter senza servizi con 4 letti 400 Nok.
Non male come pulizia. Anche i servizi comuni sono ben tenuti.
Resta sempre meno della E6 che tanto mi ha fatto divertire in questi anni, oggi una quarantina di km in zona Nammskogan, ormai è sempre più una superstrada, comoda ma meno divertente.
Anche qui cantieri, stanno travolgendo tutto, un po’ dispiace, ma si deve andare avanti.
Quando venni per la prima volta negli anni 70 era un massacro ovunque.
Ben presto hanno aggiustato, veloci.
Poi di seguito hanno sempre migliorato, senza sosta.
Poi hanno rifatto, cambiando completamente il Paese.
Ho incontrato parecchie Tesla e ho visto molte colonnette marcate Tesla, fanno sul serio anche questo.
Da qui a NordKapp a occhio saranno 1.200 o poco più, potrei arrivarci in teoria domani l’' altro nel pomeriggio, devo decidere, dipenderà dalla stagione.
Perché se è bello potrei preferire le Lofoten e la 17.
Sentirò che dice Integra, è la sua prima volta e può darsi che voglia andare chissà dove, magari a Vardo dove pensavo di andare.
Stamattina ho indossato la divisa da inverno e sopra quella da pioggia.
Che è servita solo a tenermi bello caldino perchè dopo un'oretta di grigio scuro è venuto fuori un bel sole che è tutt'ora lì fuori.
Guanti invernali (BMW, ne ho anche un paio della Tucano per il freddo vero), manopole a 3 su 5, la mia temperatura e situazione ideale (Integra non ha il termometro, oppure se ce l'ha non l'ho trovato, il display è troppo difficile da gestire per un pigro come me, non me ne può fregare di più; non ho neppur messo l'orologio sull'ora estiva: così va già bene a ottobre).
A Mo I Rana avevo ancora benzina per arrivare a un distributore che ho sempre visto, un po' più avanti, ma stamattina non c'era più: stanno rifacendo tutta la strada, un cantiere di 50 km, comunque ho sperato di essermi confuso e ho fatto una decina di km.
Poi indietro tutta, insomma per fare il pieno ho aggiunto 35 km fra indietro e avanti.
Un nuovo distributore era 2 km dopo il punto di inversione, ci avrei giurato, ma queste fesserie fanno bene, la prossima volta faccio benzina quando è logico farla.
Insomma se farete la E6 da Mo I Rana verso il Circolo Polare il prossimo anno fate come foste in autostrada, e giù pedaggio (ma per le moto no).
Pensavo a questo oggi: tutto bello, tutto ipermoderno, sti norvegesi hanno due gran palle, si va che è una meraviglia, il progresso non si può fermare (solo da noi succede, e non solo in fatto di strade).
Ma uno che ha viaggiato qui negli anni 80 un po' di nostalgia delle difficoltà di allora ce l'ha per forza.
Con questo una bella strada è pur sempre gradita, insomma mi piace ora come allora questa Norvegia, anzi questa Scandinavia.
Al Circolo Polare non c'era né un cane né una moto, solo il mio Scaldabagno, ho preso un bel caffè lungo e un dolcetto dei loro, buono.
Poi giù, stanno lavorando pure lì, insomma che palle sti cantieri.
Arrivato a Bognes c'erano due navi con la bocca aperta: la mia con la sbarra mezza chiusa e nessuno nel piazzale, l'altra già mezza piena, pronta a salpare: ma che ci fanno quelle 4 auto, perché non salgono?
Mi infilo io, vuoi vedere che è nella parte di Lodingen ma va a Skardberget dove voglio andare io?
Bè, piuttosto che star li in attesa mal che vada vado alle Lofoten.
Invece no, era la mia, che culata, ero certo di dover star lì a bighellonare almeno un'oraA Narvik stanno per inaugurare un ponte che farà risparmiare una ventina di km di giro del fiordo, l'avevo visto in costruzione nel 2016 (ero in auto).
Insomma, qui tutto cambia da un anno all'altro.
Ci sono dei pedaggi, ma sono temporanei e spariranno, come successo per il tunnel di Mageroya.
Ricordo bene che quando da noi fecero la A1 nel 58 promisero la stessa cosa, c'era la DC (con dietro un po' nascosto il PCI, che era poi quello che comandava al 99%).
Ora hanno cambiato nome ma se possibile fanno più schifo di allora, tutti indistintamente.
Mi son detto: già che non sono stanco tiro fino a NordSkjobontn (o come cavolo si scrive) così faccio il pieno e mi fermo in campeggio.
La benzina ok, il camping è chiuso, l'unico albergo è pieno.
Va bè, vado a Skibotn, là c'è un bel camping, 50 km circa, e parto.
Ma dopo poco un cartello: Hotel a 8 km.
Sono in albergo con Integra sotto alla finestra.
Dire che si farà domani non mi piace perché non lo so neppur io, per cui si vedrà, ora mi devo lavare poi vedo di mangiar qualcosa.
Ma credo che a quest'ora mi dovrò accontentare dei miei formaggini da viaggio.
(segue)
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