18.1.2018 –Poi da cosa nasce cosa .- Doveva essere un giro in moto che definisco “scalda olio”, senza pretese, ed alla fine ho percorso 10 km di strada asfaltata, a tratti molto panoramica sulla pianura veneta trevisana e veneziana con visibile la laguna est di Venezia, Venezia città , Jesolo ecc. ...; strada che non avevo mai percorso.-
Questo è stato l’itinerario della giornata :- Sacile – Vittorio V.to – Revine – Combai – Monte Cesen – Pianezze – Valdobbiadene – Combai – Revine – MONTE FRASCONE/Pian de le Femene – Revine – Sacile.-
… e questa la strada, prima di ieri, a me sconosciuta.-
Partito da casa prima di mezzogiorno, dopo aver pranzato con un po’ d’anticipo, sono arrivato alla strada per Monte Cesen nelle ore più calde della giornata soleggiata, così come volevo …
Dopo poche centinaia di metri ho dovuto far finta di non vedere un cartello di divieto ed ho proseguito attraverso il bosco spoglio, con molti alberi abbattuti a bordo strada, ma con asfalto pulito. Forse quel cartello era stato esposto per lavori di taglio d’alberi in corso, ma i lavori sembravano finiti e di cantieri aperti nemmeno l’ombra.
Tanto panorama appena arrivato sui 1100 mt di quota slm seppur la visibilità non fosse delle migliori.
Ricordavo che lo scorso anno avevo dovuto tornare indietro per neve e ghiaccio in un tratto ombroso che si deve attraversare per arrivare al monte Cesen / Pianezze ed anche quest’anno ho rischiato il dietro-front .
Mi riprometto sempre che non devo avventurarmi da solo su strade e stradine che presentano pericoli, ma poi l’istinto, l’indole, la voglia di superar l’ “ostacolo” hanno il sopravvento sulla ripromessa ed anche stavolta, sceso dalla moto, ho verificato la scivolosità della strada ed ho deciso di proseguire, sapendo che si trattava solo di un centinaio di metri.-
..........................continua
Questo è stato l’itinerario della giornata :- Sacile – Vittorio V.to – Revine – Combai – Monte Cesen – Pianezze – Valdobbiadene – Combai – Revine – MONTE FRASCONE/Pian de le Femene – Revine – Sacile.-
… e questa la strada, prima di ieri, a me sconosciuta.-
Partito da casa prima di mezzogiorno, dopo aver pranzato con un po’ d’anticipo, sono arrivato alla strada per Monte Cesen nelle ore più calde della giornata soleggiata, così come volevo …
Dopo poche centinaia di metri ho dovuto far finta di non vedere un cartello di divieto ed ho proseguito attraverso il bosco spoglio, con molti alberi abbattuti a bordo strada, ma con asfalto pulito. Forse quel cartello era stato esposto per lavori di taglio d’alberi in corso, ma i lavori sembravano finiti e di cantieri aperti nemmeno l’ombra.
Tanto panorama appena arrivato sui 1100 mt di quota slm seppur la visibilità non fosse delle migliori.
Ricordavo che lo scorso anno avevo dovuto tornare indietro per neve e ghiaccio in un tratto ombroso che si deve attraversare per arrivare al monte Cesen / Pianezze ed anche quest’anno ho rischiato il dietro-front .
Mi riprometto sempre che non devo avventurarmi da solo su strade e stradine che presentano pericoli, ma poi l’istinto, l’indole, la voglia di superar l’ “ostacolo” hanno il sopravvento sulla ripromessa ed anche stavolta, sceso dalla moto, ho verificato la scivolosità della strada ed ho deciso di proseguire, sapendo che si trattava solo di un centinaio di metri.-
..........................continua
Commenta