Approfittando della festa del Corpus Domini, (a San Marino ancora c'è), mi son regalato un bel ponte.
Le gorges du Verdon sono una di quelle destinazioni motociclistiche abbastanza decantate, che a me mancavano.
Parto giovedì 15 nella tarda mattinata, poco importa tanto devo fare circa 700 Km di cui 600 di autostrada per arrivare a Catellane dove ho prenotato una camera al grand hotel du Levant.
Si viaggia divinamente in autostrada con la RT, ci sono 31°, ma il cielo è spesso velato e la pianura padana non è un problema. Arrivati in Liguria è ancora meglio, il mare mitiga l'afa.
Le sofferenze iniziano in Francia, sia per l'assurdo sistema di pagamento dei pedaggi, sia per il gran traffico all'uscita dell'autostrada.
Fino a Grasse è un vero patimento, ma poi c'è la Route Napoleon che mi porta a Castellane, che merita sicuramente di essere rifatta.
Parcheggio nel garage dell'hotel e prendo possesso della camera.
Faccio un giro del paese, piccolo, ma carino, con tanti ristorantini, ceno e rientro in hotel.
Fa molto caldo, non c'è condizionartore e dormo abbastanza male.
Sveglia di buon'ora, colazione occidentale, carico la moto e parto per il giro delle gole in senso rigorosamente orario, in modo da essere sempre dal lato del precipizio.
Primi Km a parte fa molto caldo, sempre oltre i 31-32°
Ogni tanto ci si ferma in un terrazzo panoramico, le velocità sono basse, anche perchè, faccio mia la frase che ho letto su un altro forum: "se corri su quelle strade vuol dire, che ti puzza la vita".
Fa veramente molto caldo e la voglia di fare un tuffo è tanta. Ad un certo punto dopo il giro della routes des cretes vedo un ristorantino che sembra un'oasi nel deserto. Più che la fame è l'ombra fitta, che attira la mia intenzione.
A questo punto ho finito il giro, ripasso da Castellane e dirigo verso nord, dove incontro un'altro lago tentatore...
Affronto il col d'Allos, arrivo a Barcellonette e salgo al col de la Bonette. Le temperature sono estremamente alte anche in quota, il traffico essendo venerdì è praticamente nullo.
Torno in dietro e dirigo verso il Vars, dove ricordando la massiccia presenza di strutture alberghiere, vorrei pernottare, ma ho fatto male i conti...
Gli hotel sono tutti chiusi, è la pausa tra la stagione invernale e quella estiva. San booking viene in mio soccorso e trovo un Logis ad una trentina di Km in un'altra valle.
Alloggio a 1600 m, ma anche la sera non è freddo.
Il mattino seguente, solo il traforato non basta, anche se a metà salita dell'Izoard mi fermo e tolgo lo strato superiore.
Segue poi il Galibier, invaso da HD, così come Valloire dove presumo ci sia un raduno mondiale del marchio, vista la quantità di moto.
Come si fa a saltare l'Iseran?
Salgo svelto, per poi tornare sui miei passi, perchè rientrerò dal Moncenisio.
A Susa ci sono già 36°, che mi accompagneranno fino a Bologna, solo negli ultimi 100 km le temperature saranno gradevoli, grazie anche al fatto, che il sole è tramontato.
Alle 22 sono a casa, doccia e poi si esce a mangiare una pizza come niente fosse. Grande RT.
Tutte le foto https://goo.gl/photos/jLL48EAxyvFmgeoYA
Le gorges du Verdon sono una di quelle destinazioni motociclistiche abbastanza decantate, che a me mancavano.
Parto giovedì 15 nella tarda mattinata, poco importa tanto devo fare circa 700 Km di cui 600 di autostrada per arrivare a Catellane dove ho prenotato una camera al grand hotel du Levant.
Si viaggia divinamente in autostrada con la RT, ci sono 31°, ma il cielo è spesso velato e la pianura padana non è un problema. Arrivati in Liguria è ancora meglio, il mare mitiga l'afa.
Le sofferenze iniziano in Francia, sia per l'assurdo sistema di pagamento dei pedaggi, sia per il gran traffico all'uscita dell'autostrada.
Fino a Grasse è un vero patimento, ma poi c'è la Route Napoleon che mi porta a Castellane, che merita sicuramente di essere rifatta.
Parcheggio nel garage dell'hotel e prendo possesso della camera.
Faccio un giro del paese, piccolo, ma carino, con tanti ristorantini, ceno e rientro in hotel.
Fa molto caldo, non c'è condizionartore e dormo abbastanza male.
Sveglia di buon'ora, colazione occidentale, carico la moto e parto per il giro delle gole in senso rigorosamente orario, in modo da essere sempre dal lato del precipizio.
Primi Km a parte fa molto caldo, sempre oltre i 31-32°
Ogni tanto ci si ferma in un terrazzo panoramico, le velocità sono basse, anche perchè, faccio mia la frase che ho letto su un altro forum: "se corri su quelle strade vuol dire, che ti puzza la vita".
Fa veramente molto caldo e la voglia di fare un tuffo è tanta. Ad un certo punto dopo il giro della routes des cretes vedo un ristorantino che sembra un'oasi nel deserto. Più che la fame è l'ombra fitta, che attira la mia intenzione.
A questo punto ho finito il giro, ripasso da Castellane e dirigo verso nord, dove incontro un'altro lago tentatore...
Affronto il col d'Allos, arrivo a Barcellonette e salgo al col de la Bonette. Le temperature sono estremamente alte anche in quota, il traffico essendo venerdì è praticamente nullo.
Torno in dietro e dirigo verso il Vars, dove ricordando la massiccia presenza di strutture alberghiere, vorrei pernottare, ma ho fatto male i conti...
Gli hotel sono tutti chiusi, è la pausa tra la stagione invernale e quella estiva. San booking viene in mio soccorso e trovo un Logis ad una trentina di Km in un'altra valle.
Alloggio a 1600 m, ma anche la sera non è freddo.
Il mattino seguente, solo il traforato non basta, anche se a metà salita dell'Izoard mi fermo e tolgo lo strato superiore.
Segue poi il Galibier, invaso da HD, così come Valloire dove presumo ci sia un raduno mondiale del marchio, vista la quantità di moto.
Come si fa a saltare l'Iseran?
Salgo svelto, per poi tornare sui miei passi, perchè rientrerò dal Moncenisio.
A Susa ci sono già 36°, che mi accompagneranno fino a Bologna, solo negli ultimi 100 km le temperature saranno gradevoli, grazie anche al fatto, che il sole è tramontato.
Alle 22 sono a casa, doccia e poi si esce a mangiare una pizza come niente fosse. Grande RT.
Tutte le foto https://goo.gl/photos/jLL48EAxyvFmgeoYA
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